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DAL 4 MAGGIO SI TEME UN NUOVO ASSALTO AI TRENI: DE LUCA IN ALLARME CHIAMA LAMORGESE - “IL GOVERNO RIBADISCA CHE GLI ARRIVI DA ALTRE REGIONI DEVONO ESSERE MOTIVATI DA RAGIONI DI LAVORO O SANITARIE E AUTOCERTIFICATI” - A RIMETTERSI IN VIAGGIO SARANNO QUASI 3 MILIONI DI ITALIANI...

Giu.Sca per “il Messaggero”

 

CORONAVIRUS – LA FUGA DA MILANO IN TRENO

Un lieve aumento, non ci sarà il tutto esaurito e nemmeno l'assalto alla diligenza nella notte tra il 7 e l'8 marzo, vigilia del lockdown. Tuttavia da lunedì 4 maggio si muoveranno più persone rispetto alla situazione attuale. Passeggeri che si dovranno sedere distanziati, con le mascherine e anche tra una regione e l'altra. È l'inizio della fase 2. Il dato emerge dal numero di biglietti staccati per la prossima settimana da Trenitalia (che da domani aggiunge 4 Frecce tra Torino, Milano e Napoli), riguarderà in parte gli aerei, mentre parecchie compagnie di autobus sono fuori gioco ancora per un pò.

 

SPOSTAMENTI

metro milano in epoca coronavirus 1

L'orizzonte degli italiani, dentro i confini nazionali, parzialmente si amplia con i primi spiragli di libertà contenuti nell'ultimo decreto firmato dal premier Conte. A rimettersi in viaggio saranno quasi 3 milioni di italiani, è la stima del ministro dei Trasporti Paola De Micheli. Probabilmente, operai del sud che tornano nelle fabbriche del nord che riaprono, impiegati di nuovo in ufficio dopo lo smartworking o altri lavoratori della ripresa. A loro potrebbe aggiungersi chi rientra nella città di residenza o dove ha il domicilio. Ad esempio universitari fuorisede o lavoratori in stand-by perché le attività sono ancora chiuse.

 

de luca

Nel frattempo in tanti hanno comprato biglietti per viaggiare in treno, da lunedì. Per Trenitalia c'è un leggero aumento rispetto ai giorni precedenti. Ad esempio, lunedì da Milano a Napoli, ieri sera c'erano ancora posti su due Frecce delle tre complessive. Quella delle 10.25 non è più disponibile, perché al completo. Idem per le tratte Bologna-Napoli e viceversa.

 

Le nuove quattro Frecce vanno ad aggiungersi alle altre 8 che, complessivamente, circolavano nella fase 1 del lockdown, e che diventano così 12. Il tutto avviene all'insegna del distanziamento dei passeggeri, che è una delle principali misure di sistema per il settore dei trasporti. E, infatti, per le Fs, il nuovo criterio di assegnazione dei posti a sedere prevede il 50% di riempimento del treno così da permettere la distanza di sicurezza. Pertanto, considerando mediamente 250 posti su 500 su ogni convoglio, i posti disponibili saranno circa 3000. Numeri piccoli, piccolissimi, rispetto ai passeggeri che ogni giorno viaggiano sulle Frecce e, complessivamente, sull'alta velocità, calcolati in circa 180 mila.

7 vincenzo de luca meme

 

Conta pure l'assenza di Italo, che ha ridotto all'osso i collegamenti e riprenderà a viaggiare il 17 maggio. Stessa data per Flixbus, la compagnia di bus low cost che ha allungato lo stop di altre settimane. Mentre Marinobus ha fatto registrare il tutto esaurito fino al 7 maggio su due mezzi (capienza 33 persone) sulla rotta Milano -Napoli.

 

A ranghi ridotti ma in servizio Alitalia, come previsto dalle norme, specie verso le isole. La prossima settimana non ci sono più biglietti da Milano a Napoli, ma per la compagnia è l'effetto incrociato dell'applicazione dei limiti da un lato (per cui la capienza si riduce al 40%) e dall'altro delle prenotazioni precedenti. Risultato, l'aereo si riempie subito e i voli spariscono.

 

LA POLEMICA

3 vincenzo de luca meme

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca, «fortemente preoccupato» per il «previsto esodo», ha telefonato al ministro Lamorgese: «il Governo ribadisca che gli arrivi da altre regioni devono essere motivati da ragioni di lavoro o sanitarie e autocertificati.

 

Dal canto nostro, rimarrà fermo l'obbligo per chiunque venga da fuori regione di segnalare alla Asl di competenza il proprio arrivo, così da procedere a controlli nei 15 giorni successivi». Nello Musumeci, governatore siciliano, ha invece parlato col ministro dei Trasporti chiedendo di «mantenere inalterate le norme per l'accesso in Sicilia. Se oggi l'Isola può contare sul più basso numero di contagi lo si deve anche alla forte limitazione degli arrivi».

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