fratelli musulmani

TIRA UNA BRUTTA SHARIA - ALTRO CHE “MUSLIM BAN”: DUE DEPUTATI REPUBBLICANI PRESENTATO UN DISEGNO DI LEGGE AL CONGRESSO PER INSERIRE I “FRATELLI MUSULMANI” NELLA LISTA DEI GRUPPI TERRORISTI - PICCOLO DETTAGLIO: E’ L'ORGANIZZAZIONE ISLAMISTA PIU’ DIFFUSA, OPACA E MULTIFORME DEL MONDO, CON RAMIFICAZIONI OVUNQUE

Lorenzo Vidino per “la Stampa”

 

FRATELLI MUSULMANI    FRATELLI MUSULMANI

Mediaticamente oscurata dal cosiddetto Muslim ban, un'altra iniziativa discussa in questi giorni dall' amministrazione Trump potrebbe portare ad importanti sviluppi nei rapporti tra l'America e il mondo islamico. Un disegno di legge recentemente presentato al Congresso da due repubblicani e supportato dalla Casa Bianca vorrebbe infatti far designare come organizzazione terroristica i Fratelli musulmani.

 

Un' eventuale designazione avrebbe enormi ripercussioni, visto che la Fratellanza è la più vecchia e diffusa organizzazione islamista del mondo, con ramificazioni in ogni Paese del mondo islamico e in Occidente (America inclusa). L' idea è figlia di un manipolo di attivisti che da anni animano una vivace corrente di pensiero che vede islamismo e Islam, la cui differenza è per molti di essi spesso inesistente, come minacce supreme alla società americana, evidenziando a volte problematiche reali, ma spesso esagerandole e distorcendole con toni paranoici e complottistici.

FRATELLI MUSULMANI   FRATELLI MUSULMANI

 

Tradizionalmente messi alla berlina dall'establishment di Washington, anche quello conservatore, i sostenitori della sharia come minaccia esistenziale all'America hanno trovato un' inaspettata visibilità nell' amministrazione Trump, nella quale molti di loro rivestono ruoli formali o informali.

 

Nonostante i promotori della designazione siano censurabili, l'idea non va accantonata in toto. Se la visione della Fratellanza dei trumpisti, che li vedono identici ai tagliagole dello Stato Islamico o costantemente affaccendati in attività sovversive, è fuorviante, la posizione opposta è altrettanto problematica.

FRATELLI MUSULMANI  FRATELLI MUSULMANI

 

Vedere la Fratellanza, sia in Medio Oriente che nelle sue emanazioni in Occidente, come baluardo contro l'estremismo jihadista genuinamente devoto alla democrazia e ai diritti umani, come fanno alcuni accademici e politici, vuoi per ingenuità vuoi per motivi di convenienza personale o politica, è un errore dalle dimensioni macroscopiche.

 

La realtà è che i Fratelli Musulmani sono un movimento estremamente complesso ed opaco e che pertanto sfugge a facili etichette e categorizzazioni. Le sue ramificazioni a livello locale hanno un minimo comun denominatore ideologico, ma col tempo hanno adottato visioni e tattiche diverse. Non deve stupire pertanto che se la branca yemenita della Fratellanza opera storicamente come un tutt'uno con Al Qaeda, quella tunisina, al Nahda, ha partecipato con correttezza alla vita democratica del Paese dopo la caduta del regime di Ben Ali.

 

FRATELLI MUSULMANI FRATELLI MUSULMANI

O che mentre alcuni degli attivisti legati al movimento partecipino ad eventi della comunità Lgbt o a dialoghi interreligiosi, Yussuf al Qaradawi, il leader spirituale della Fratellanza a livello globale, dichiari su Al Jazeera che gli omosessuali vadano puniti, come i fornicatori, con le frustate e che coloro che lasciano l'Islam debbano subire la pena di morte per apostasia.

 

Come valutare e relazionarsi quindi con un movimento così complesso e ambiguo? Il problema è comune ad ogni Paese occidentale, dove le opinioni contrastanti sulla Fratellanza trascendono gli schieramenti politici.

 

FRATELLI MUSULMANIFRATELLI MUSULMANI

Il problema tocca anche l' Italia, sia in questioni di politica estera (come raffrontarsi, per esempio, con i Fratelli Musulmani in Libia? Insidiosi doppiogiochisti come dice Haftar o forze di stabilizzazione del Paese?) che interna (come rapportarsi con quelle sigle dell' Islam italiano che, seppur indipendenti, hanno forti legami storici, ideologici, organizzativi e finanziari con il network transnazionale dei Fratelli?

 

Fautori di integrazione o promotori di un Islam che, anche se non violento, è intollerante e auto-ghettizzante?). La risposta a questi complessi quesiti non si trova certo nelle analisi a 140 caratteri di Trump o nel complottismo islamofobo dei suoi consiglieri. Ma neanche in un' apertura cieca a un movimento che presenta molti lati oscuri.

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...