SEI UN MITO, ANZI NO – DIETRO AL CASO DEL PREMIO “SAN SIRO” ASSEGNATO DAL COMUNE DI PAVIA A MAURO REPETTO C'È UNA DISPUTA LEGALE SULLA PROPRIETÀ DEL MARCHIO “883” – PER QUESTO GLI AVVOCATI DI MAX PEZZALI HANNO INVIATO UNA DIFFIDA IN CUI SI CHIEDE DI NON CONFERIRE IL RICONOSCIMENTO A REPETTO, CHE LASCIÒ IL DUO NEL ’94 – MENTRE LA GUERRA DI CARTE BOLLATE VA AVANTI, PEZZALI USA PAROLE D’AFFETTO PER L’EX COLLEGA: “IL LEGAME TRA ME E MAURO È INDISTRUTTIBILE, SANCITO DA QUELLE CANZONI CHE ORMAI SONO PIÙ VOSTRE CHE NOSTRE” – VIDEO
Estratto dell’articolo di Francesca Del Vecchio per “La Stampa”
francesca del vecchio Premiare o non premiare Mauro Repetto: scoppia il caso 883 al comune di Pavia. La storia, in sintesi, è questa: il consigliere pavese del PD Pietro Alongi, decide di proporre per la benemerenza civica di San Siro (massima onorificenza cittadina), l'artista pavese che nell'89, assieme a Max Pezzali, fondò la band 883, «per la visibilità che sta dando a Pavia anche grazie al suo spettacolo teatrale Alla ricerca dell'uomo ragno». È il 20 novembre e la proposta ufficiale di Alongi viene presentata alla riunione dei capigruppo in consiglio comunale, a Palazzo Mezzabarba.
post di max pezzali su mauro repetto
Il 6 novembre, però, ben prima dell'ufficializzazione della candidatura (con una fuga di notizie che ha del misterioso) al sindaco dem della città, Michele Lissia, arriva una diffida da parte dei legali di Max Pezzali in cui si chiede di non conferire il riconoscimento a Repetto. La richiesta è infatti motivata dal fatto che, secondo i legali, il nome degli 883 si identifichi con Pezzali e non con Repetto, che lasciò il duo nel ‘94.
Alla base di questa richiesta c'è una questione legale relativa alla proprietà del marchio 883, diatriba sulla quale c'è anche una causa, in corso davanti al Tribunale di Milano, con una società del notissimo talent scout Claudio Cecchetto che rivendica a sua volta la titolarità del nome della band, avendo «lanciato e scoperto il duo», come ha più volte ribadito.
E intanto, mentre monta la polemica dalle parti di Pavia e non solo, arrivano le parole di Pezzali sui suoi social: una foto di non molto tempo fa assieme all'amico Repetto accompagnata da un testo sincero e al tempo stesso irremovibile: «Fosse per me, oltre al premio San Siro di Pavia, a Mauro darei anche un Grammy per l'importanza che ha avuto nella mia vita. Quello che sta venendo fuori in queste ore c'entra con delle questioni legali abbastanza di dominio pubblico che non coinvolgono Mauro, ma sono legate all'utilizzo del nome degli 883, una storia che appartiene a Mauro quanto a me», spiega il cantante.
«Nonostante quello che sta cominciando a girare in rete, il legame tra me e Mauro è indistruttibile, sancito da quelle canzoni che ormai sono più vostre che nostre. A noi - conclude - piacciono le birre scure e le moto da James Dean, non quelle stronzate che si dicono nei film».
Dal canto suo, però, il comune di Pavia non sembra intenzionato a rivedere la candidatura di Repetto e la decisione ufficiale verrà presa dopo la votazione sugli 11 benemeriti che riceveranno il premio il prossimo 9 dicembre. La votazione ci sarà domani e solo allora sapremo se il consiglio comunale proseguirà sulla sua strada. […]
Quel che è certo è che la polemica, al di là dei rapporti tra i due artisti pavesi che non hanno mai negato la loro amicizia, nonostante la fine del sodalizio musicale, arriva nel momento di massima attenzione sugli 883, soprattutto da parte dei nostalgici che stanno guardando (o hanno già divorato) la serie TV targata Sky proprio sulla storia della band, Hanno ucciso l'uomo ragno. […]
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