maurizio bernocchi sosia di gianluca vacchi

MANDARE TUTTO IN VACCHI - DISTRUTTA A MILANO L’AUTO DI MAURIZIO BERNOCCHI, SOSIA DI GIANLUCA VACCHI - UN GRUPPO DI HATERS GLI HA SFASCIATO LA SMART PARCHEGGIATA SOTTO CASA: "MI INSULTANO IN STRADA E MI LANCIANO ADDOSSO MOZZICONI DI SIGARETTE. ANCHE AL SUPERMERCATO MI…”

MAURIZIO BERNOCCHI SOSIA DI GIANLUCA VACCHI

M.V. per https://www.ilgiorno.it

 

I vetri dei finestrini in frantumi seminati sui sedili hanno reso inutilizzabile la sua Smart parcheggiata sotto casa. È l’ennesimo atto di vandali e «haters», letteralmente odiatori, che colpisce Maurizio Bernocchi, il sosia di Gianluca Vacchi, l’imprenditore famoso per la sua «dolce vita» che ha conquistato milioni di seguaci sui social network. «O lo si ama o lo si odia», dice chi lo conosce bene. E lo stesso è per il suo sosia, spesso scambiato per il Vacchi in persona, che come primo lavoro si occupa di pilotare droni. Non deve amarlo particolarmente, chi (ignoto) gli ha sfasciato l’auto.

 

MAURIZIO BERNOCCHI SOSIA DI GIANLUCA VACCHI

Il danno è stato subito denunciato. Bernocchi si divide tra la sua casa milanese (in zona Primaticcio) e quella di Prato. Secondo quanto emerso, Bernocchi era rientrato a casa la sera precedente, parcheggiando l’auto nei paraggi, e, al mattino, era stato svegliato da un amico che si era accorto del mezzo distrutto. «Si è precipitato giù, ha constatato la cosa e ha denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine».

 

MAURIZIO BERNOCCHI SOSIA DI GIANLUCA VACCHI

Non è la prima volta che accade, anzi: secondo quanto riferito al Giorno, non è raro che Bernocchi sia preso di mira anche per strada, scambiato per Gianluca Vacchi. «C’è chi lo insulta a distanza, solo perché lo vede. In via Montenapoleone gli sono stati gettati addosso dei mozziconi di sigarette. Anche al supermercato è diventato bersaglio di lanci, sia a Milano e sia a Prato. Ora il danno alla macchina: speriamo non capiti più». Per contro, «tanti fan gli sono affezionati: lo fermano per scattare i selfie con lui». O lo si ama o lo si odia, appunto.

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