TRUMP PREPARA LA VENDETTA CONTRO BIG TECH - I COLOSSI DI SILICON VALLEY, CONSIDERATI "AMICI" DI KAMALA HARRIS, TREMANO: IL TYCOON HA SCELTO BRENDAN CARR ALLA GUIDA DELL’ENTE REGOLATORE DELLE TELECOMUNICAZIONI, LA FCC, CHE HA PROMESSO IDI “SMANTELLARE IL CARTELLO DELLA CENSURA DI FACEBOOK, GOOGLE, APPLE E MICROSOFT”. (SENZA ALCUN RIFERIMENTO A “X”, IL SOCIAL DI ELON MUSK) - IL GOVERNO USA CHIEDERÀ A "BIG G" DI VENDERE IL BROWSER GOOGLE CHROME, DOPO CHE UNA SENTENZA DI AGOSTO AVEVA STABILITO CHE…
1. 'IL GOVERNO USA CHIEDERÀ A GOOGLE DI VENDERE CHROME'
(ANSA) - Gli Stati Uniti solleciteranno un giudice a costringere la società madre di Google, Alphabet, a vendere il suo browser Chrome. Lo riporta Bloomberg. Ad ottobre il dipartimento di Giustizia americano aveva dichiarato che avrebbe chiesto a Google di apportare profondi cambiamenti al modo in cui opera, dopo che una storica sentenza ad agosto aveva stabilito che il colosso della tecnologia gestiva un monopolio illegale.
Chiedere la vendita di Chrome a Google segnerebbe un profondo cambiamento da parte dei regolatori Usa, che hanno in gran parte lasciato in pace i giganti della tecnologia da quando non sono riusciti a smembrare Microsoft due decenni fa.
2. LA SFIDA DI TRUMP AI GRANDI DELLA RETE - CARR, ALLEATO DI MUSK E NOMINATO ALLE COMUNICAZIONI, SI BATTERÀ CONTRÒ IL «CARTELLO DELLA CENSURA»
Estratto dell'articolo di M. Ga. per il “Corriere della Sera”
Appena Donald Trump ha comunicato, domenica sera, di averlo scelto per la guida della Fcc (Federal Communication Commission), l’agenzia del governo che regola tecnicamente le emittenti tv, radio e le telecomunicazioni, Brendan Carr ha dichiarato guerra ai giganti di Big Tech promettendo di smantellare quello che definisce il «cartello della censura». Mentre fin qui sotto accusa era stato soprattutto Elon Musk per aver rimosso i filtri dalla sua piattaforma X (ex Twitter) che si è, così, riempita di messaggi calunniosi, violenti, pornografici, falsità e teorie cospirative di ogni tipo (con conseguente fuga degli inserzionisti pubblicitari), ora con Trump il vento cambia.
Carr, alleato di Musk […] chiarisce subito che intende dare un’interpretazione politica al suo mandato, mettendo sotto accusa i grandi gruppi — Apple, Meta, Google, Microsoft — che vuole regolamentare e punire per aver fatto il contrario della X di Musk: hanno tenuto in servizio migliaia di moderatori incaricati di verificare che i contenuti immessi in rete rispettino i requisiti minimi di decenza fissati autonomamente da queste piattaforme, in assenza di regole generali. […] per Carr, assolutista del free speech come Musk, quella è […] censura.
L’altra missione politica assegnata da Trump è quella di punire le reti televisive Nbc e Cbs che, secondo lui, durante la campagna elettorale hanno favorito Kamala Harris. Carr, un avvocato specializzato in tlc che lavora per la Fcc dal 2012 e nel 2017 è stato nominato suo commissario proprio da Trump, potrà governare l’authority a suo piacimento: il suo vertice sarà composto da tre commissari repubblicani e due democratici.
Ma dovrà tener conto delle limitate competenze di un organismo che fin qui si è limitato a distribuire frequenze alle emittenti, a regolare i costi telefonici e a promuovere la diffusione delle connessioni internet a banda larga in tutto il Paese (Carr si è schierato con Musk attaccando i suoi colleghi che due anni fa hanno bloccato la concessione di un sussidio di 885 milioni di dollari a Starlink per la diffusione delle sue connessioni nell’America rurale).
La legge americana vieta di punire radio o tv per le loro scelte editoriali, mentre la competenza per la regolamentazione di Big Tech spetta soprattutto alla Federal Trade Commission e al ministero della Giustizia, oltre che al Congresso. Ma Carr, spalleggiato da Musk e Trump, sembra avere idee diverse. […]
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