elisa girotto

1. UNA BAMBOLA, UN DIARIO SEGRETO E UN MAPPAMONDO: UN DONO ALLA FIGLIA PER OGNI COMPLEANNO DA OGGI AI 18 ANNI: LA SCELTA DI UNA MAMMA MALATA PRIMA DI MORIRE - 2. PER ESORCIZZARE IL DISTACCO LA DONNA, SCOMPARSA MERCOLEDI’ SCORSO PER UN TUMORE AL SENO, HA AFFIDATO AL MARITO VARI REGALI DA CONSEGNARE ALLA FIGLIA DI 1 ANNO E UNA LETTERA: "PORTALA SEMPRE CON TE. E CHE PRENDA IL TUO ESEMPIO, PERCHÉ DI TE MI FIDO”

 

ELISA GIROTTO 23

Enrico Ferro per la Repubblica

 

C' è una bambola con gli occhi azzurri, la bocca che sorride e i lunghi capelli biondi. Anna potrà spazzolarli nel giorno del suo terzo compleanno. A 6 anni, invece, dovrà cimentarsi nella ricostruzione di un puzzle con la foto del ponte di San Francisco. Quando ne avrà 16 c' è la prima trousse di trucchi che l' attende mentre per i 18 c' è un mappamondo di sughero in cui mettere le puntine per indicare i luoghi visti e quelli ancora da vedere.

 

Elisa Girotto ha pensato a tutto per la sua bambina venuta alla luce solo un anno fa. L' ha dovuta salutare troppo presto, è morta mercoledì scorso. Non potrà tenerla per mano durante i primi passi, né sentirle dire le prime paroline. Mamma però ci sarà sempre e ha già comprato regali per 18 compleanni e 18 Natali.

 

Scoprire a 40 anni di non avere più tempo, con una bambina appena nata e un marito che ti adora. La vita, a volte, è anche questo. Mentre Alessio Vicenzotto lo spiega sforzandosi di trattenere le lacrime, fuori c' è un corriere espresso che suona il campanello. «Ecco, un altro regalo. Chissà per quanti giorni ancora continueranno ad arrivare», sospira stringendo tra le mani la foto di una donna bellissima in abito da sposa. «La mia Elisa li ha ordinati tutti via internet. Abbiamo dovuto fare tutto prima che se ne andasse».

 

ELISA GIROTTO 9

Elisa Girotto è passata dalla gioia infinita di diventare madre allo strazio di una diagnosi che lascia poche speranze come quella del tumore al seno "triplo negativo", uno dei più aggressivi. «Sono prima di tutto una mamma e poi una malata», ha ripetuto ogni giorno in questi ultimi due mesi, mentre il corpo si consumava ma la testa continuava a fantasticare. «Ha immaginato quali regali avrebbero fatto piacere alla nostra bambina, anno dopo anno» racconta il marito che ha radunato tutti i pacchi in un' unica stanza.

 

Il primo gioiello a 13 anni, il diario segreto a 14, una cartina geografica dell' Italia a 17. E poi ci sono le lettere, una miriade di pensieri e sentimenti messi di getto in due quaderni, che Anna potrà leggere e rileggere per provare a immaginare chi era la donna che l' ha tenuta un grembo e che l' ha stretta tra le braccia nei primi mesi.

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Ci sono immagini della vita di tutti i giorni che sanno di famiglia. Come le scarpe sistemate nello sgabuzzino in ordine crescente: bimba, mamma, papà. O i capotti in fila sull' attaccapanni. È difficile accettare che questo ordine venga stravolto da una tempesta che si porta via tutto. Elisa era alla trentottesima settimana di gravidanza, quando una sera si è resa conto di avere un nodulo al seno. «Siamo corsi al pronto soccorso e per un gioco del destino quella stessa notte ha partorito. Da quel momento la nostra vita ha iniziato a correre su due binari: la gioia per la nascita di una figlia e la dura lotta contro una malattia terribile. È come raggiungere un sogno e non poterlo vivere».

 

MAPPAMONDO ELISA GIROTTO REGALO

Elisa e Alessio, direttore di banca lei, impiegato lui. Entrambi improvvisamente impegnati in una corsa contro il tempo. Il 12 agosto scorso hanno anticipato le nozze previste per il mese di settembre e si sono uniti in matrimonio. «In luglio le hanno dato due mesi di vita» ricorda sistemando le carte. «Ci siamo sposati, abbiamo finito i lavori in casa con tutti i mobili. Siamo riusciti a fare tutto». Prima di andarsene Elisa ha nascosto biglietti e lettere per il marito in vari angoli della casa. Testi pieni d' amore e di raccomandazioni. «Portala sempre con te, qualsiasi cosa tu faccia. E che prenda il tuo esempio, perché di te mi fido», queste le sue ultime parole prima di chiudere gli occhi.

 

Il progetto era che di incartare i regali insieme. Ma non c' è stato tempo. E adesso c' è quella stanza piena di scatole e scatoloni ancora imballati. Alessio cercherà di collocarli sulla linea del tempo che scorre inesorabile. Proverà a dare loro calore e colore, per rendere ogni compleanno unico, così come ogni Natale. E poi c' è il compito più difficile: spiegare a una figlia che mamma non c' è più. «Non ho ancora pensato come fare. Credo che inizierò a farlo osservando insieme a lei l' enorme angelo raffigurato in un poster della sua cameretta. Più lo guardo e più penso che ora lei è proprio così».

ELISA GIROTTO 2

 

AVRO' CURA DI TE

 

Massimo Gramellini per il Corriere della Sera

 

Quando hai una bambina di un anno e ti dicono che tra due mesi morirai, puoi decidere di accelerare la fine oppure di proiettarla nel tempo dell' amore, che è l' eternità. Solo la morte di tua figlia ti apparirebbe più insopportabile del saperla condannata a crescere senza di te. Per esorcizzare il distacco, una giovane madre di Treviso aggredita da un tumore rarissimo ha cercato il modo di accompagnare la sua creatura per mano fino ai confini della maggiore età.

 

Lo ha trovato nel linguaggio muto dei gesti, che a differenza delle parole arrivano diritti al cuore. Ha scelto e affidato al marito diciotto regali da consegnare alla figlia uno per volta, a ogni compleanno. Bambole, giochi, libri per l' infanzia, vestiti da adolescente e infine un mappamondo di sughero dove ha segnato con delle puntine tutti i luoghi che avrebbe voluto visitare con lei.

 

Chissà che cosa ne sarà stato del mondo, quando la diciottenne scarterà l' ultimo pacchetto. Non potendo prevedere il futuro, sua madre le ha donato il proprio passato. Non ci sarà per sgridarla quando combinerà la prima sciocchezza né per consolarla quando subirà la prima delusione. Ma le ha lasciato un testamento di regali per ricordarle che sua madre non l' ha mai né abbandonata né rifiutata. L' ha amata. Solo per un attimo, purtroppo. Ma l' amore di questa madre è un attimo che dura tutta una vita.

 

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