vespa orientale vespe orientalis

DOPO CINGHIALI, SORCI E GABBIANI, A ROMA MANCAVANO SOLO LE VESPE ORIENTALI - A MONTEVERDE SONO STATI TROVATI ESEMPLARI DI VESPE ORIENTALIS, UNA SPECIE MAI CENSITA PRIMA D'ORA CHE E' PIU' GRANDE E AGGRESSIVA DELLE VESPE REGOLARI - GLI INSETTI SAREBBERO ATTRATTI DALL'IMMONDIZIA CHE CONTINUA AD INFESTARE LE STRADE DELLA CAPITALE…

Salvatore Giuffrida e Valentina Lupia per “la Repubblica - Edizione Roma””

 

vespa orientale 8

Non solo cinghiali e topi. Ora in città c'è un'altra specie attirata dai rifiuti: è la vespa Orientalis, che «a Roma non veniva segnalata dagli anni Cinquanta » , spiega Andrea Lunerti, etologo e zoofilo naturalista. L'esperto, coinvolto a maggio dalla cattura di una tartaruga azzannatrice nel cortile di un condominio, è stato chiamato da una donna a Monteverde - stesso quartiere del sindaco Gualtieri - che, di ritorno dalle vacanze, si è ritrovata con queste strane vespe sul balcone.

 

«L'impianto dell'allarme non era stato chiuso bene da chi ha effettuato il lavoro e così le vespe sono entrate dentro - spiega l'uomo - Rispetto alle vespe comuni hanno una capacità di pungere superiore, se molestate, e sono più a rischio anziani e bambini, e coltivazioni » . Si tratta, precisa l'esperto, di una specie « segnalata a Roma negli anni '50, ma mai censita prima d'ora».

 

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Per questo, «per certificare l'arrivo della vespa orientalis in città», Lunerti ha preso tre operaie e una regina. «Questa vespa, secondo la mia esperienza, è solita nutrirsi di rifiuti organici e in putrefazione come un avanzo di carne. E come cinghiali o topi anche la Orientalis può essere attirata dall'immondizia » . Che del resto continua a infestare le strade della capitale. Dieci giorni fa il sindaco aveva promesso che «l'emergenza sarà superata entro una settimana». Ma il piano non ha funzionato.

 

Nonostante il periodo feriale, ci sono ancora cassonetti pieni e cumuli di rifiuti a terra a Centocelle, Cinecittà e Quadraro. Discariche a cielo aperto intorno ai cassonetti anche a Boccea, La Rustica, Casilina, Torbellamonaca: nei municipi IV, V e VI le situazioni più critiche. Eppure da pochi giorni i mezzi Ama - almeno una ventina ogni notte - scaricano anche all'impianto stir del gruppo Porcarelli di Rocca Cencia, un trituratore meccanico che separa ferro e altri metalli dai rifiuti indifferenziati, da dove partono i Tir diretti al nord per smaltire i rifiuti.

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 «Stiamo dando precedenza all'indifferenziata, ma abbiamo almeno un 20% di disservizio nonostante la città sta producendo un 30% in meno di spazzatura perché molti sono in vacanza - spiegano i netturbini del gruppo Lila - notiamo meno spazzatura nei quartieri centrali ma in periferia la situazione è invariata e siamo in sofferenza anche con la raccolta della carta un po' ovunque: se non si apre il Tmb di Guidonia torneremo in sofferenza prima di settembre, siamo stanchi e stremati» .

 

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Ama cerca di correre ai ripari: «Nelle ultime 48 ore sono state raccolte e avviate a trattamento oltre 5mila tonnellate di rifiuti indifferenziati - spiega l'azienda - dato che fa salire il complessivo degli ultimi 9 giorni ad oltre 20mila tonnellate". Infine ha attivato squadre mirate di spazzamento e lavaggio sulle strade di Monteverde vecchio, Trastevere e alcune strade del XIII municipio come via D'Amelio e via Val Cannuta.

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