NON TUTTO ANDRA’ IN PORTO - DOPO IL PATTEGGIAMENTO DI TOTI, LE CONCESSIONI PORTUALI DI ALDO SPINELLI SULL’AREA EX CARBONILE E DEL TERMINAL RINFUSE SONO A RISCHIO: TRE ISPETTORI DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE DOVRANNO VALUTARNE LA LEGITTIMITÀ – CERTO, SONO SEMPRE STATI NOMINATI DA SALVINI E DAL SUO VICE RIXI, FAN DI TOTI E DEL SUO ATTIVISMO SUL PORTO, MA SONO PUR SEMPRE ALTI DIRIGENTI DELLO STATO DI PROVATA ESPERIENZA…
Estratto dell’articolo di Marco Preve per www.repubblica.it
Il sindaco nonché candidato alla Regione Marco Bucci, appena saputo della decisione di Giovanni Toti di patteggiare la pena per corruzione ha detto: “Felice che tutte le pratiche siano state fatte correttamente”. E la frase “le concessioni sono legittime” è diventata in poche ore il mantra di tutto il centro destra.
In realtà, a iniziare dal rinnovo trentennale della concessione per il Terminal Rinfuse fino ad arrivare all’occupazione abusiva dell’ex Carbonile o al riempimento di calata Concenter, nessuno può al momento sostenere con assoluta certezza che siano atti legittimi.
Proprio in queste ore, infatti, sta completando il suo lavoro di analisi dei dossier finiti al centro dell’inchiesta penale, la “Commissione ispettiva sulle procedure di rilascio degli atti di concessione demaniale” dell’Autorità di Sistema portuale di Genova e Savona. Tre i componenti: Salvatore Pilato, magistrato della Corte dei Conti; Patrizia Scarchilli, direttore generale al Mit per il mare; il Capitano di Vascello Giuseppe Strano, ex comandante della Capitaneria di Fiumicino.
Certo, sono stati tutti scelti dal ministro delle infrastrutture Matteo Salvini e dal suo vice Edoardo Rixi i quali, delle strategie portuali di Toti e dell’ex presidente del porto Paolo Emilio Signorini sono sempre stati appassionati sostenitori (per non parlare di Aldo Spinelli che festeggiava Bucci e Salvini sul palco delle comunali 2022) ma è altrettanto vero che si tratta di tre alti dirigenti dello Stato di provata esperienza. Dovranno dire se quelle concessioni e le procedure con le quali sono state affidate a Spinelli fossero regolari. In caso riscontrassero delle illegittimità potrebbero avviare procedimenti per la riduzione del periodo di concessione o revocarli.
PAGO - ALDO SPINELLI MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA
In realtà si tratta di un lavoro, perlomeno l’avvio di un’istruttoria, che avrebbe potuto già fare a maggio, dopo la retata, la stessa Autorità Portuale, attraverso la procedura in autotutela. Se non altro, per dare un senso a quel ruolo di “Responsabile Prevenzione Corruzione e Trasparenza” che in porto è ricoperto dalla dirigente Lucia Tringali. Insomma, gli annunciati patteggiamenti di oggi per corruzione ci dicono che l’anticorruzione a Palazzo San Giorgio ha fatto ripetutamente cilecca in passato e sembra essersi persa qualcosa anche oggi.
giovanno toti sale sullo yacht di spinelli
[…] la procura non ha stabilito che quelle concessioni fossero legittime o meno, semplicemente non ha affrontato l’argomento quando ha deciso di patteggiare riducendo, come è previsto dall’ordinamento, l’imponente castello accusatorio. Ma ora, le concessioni potrebbero essere messe in discussione dagli ispettori del Mit, […]