grazia volo bernardini de pace paolo virzi micaela ramazzotti

DOPO LA RISSA E LE BOTTE, LA PAROLA AI SUPER AVVOCATI! – MICAELA RAMAZZOTTI E PAOLO VIRZÌ VANNO ALLA GUERRA (LEGALE): SI SONO DENUNCIATI A VICENDA DOPO LA LITE AL RISTORANTE – L’ATTRICE HA INGAGGIATO LA MATRIMONIALISTA ANNAMARIA BERNARDINI DE PACE, CHE HA SEGUITO ANCHE TOTTI E CHIARA FERRAGNI. MENTRE IL REGISTA HA SCELTO GRAZIA VOLO, LA LEGALE CHE HA DIFESO TRA GLI ALTRI L’ATTIVISTA SILVIA BARALDINI E CESARE PREVITI – VIRZÌ HA CHIESTO L’ATTIVAZIONE DEL “CODICE ROSSO”: VUOLE OTTENERE IL DIVIETO DI AVVICINAMENTO PER L’EX MOGLIE E IL POMPATISSIMO COMPAGNO, CLAUDIO PALLITTO...

1 - MICAELA RAMAZZOTTI E PAOLO VIRZÌ IN TRIBUNALE: VIA ALLA BATTAGLIA LEGALE TRA SUPER AVVOCATI.

Estratto dell’articolo di Lorenzo D'Albergo per www.repubblica.it

 

paolo virzi micaela ramazzotti

Una battaglia nella battaglia. Un confronto tra due delle avvocate più in vista d’Italia. Da una parte, con Micaela Ramazzotti, la supermatrimonialista Annamaria Bernardini De Pace. Dall’altra, con Paolo Virzì, c’è Grazia Volo: è la legale che ha difeso l’attivista Silvia Baraldini e l’ex ministro ultraberlusconiano Cesare Previti, per anni anche al fianco di quotidiani come il Manifesto e il Foglio. Ora le storie delle due professioniste si incrociano per la rissa vip all’Aventino. Anna Bernardini De Pace, un expertise in divorzi e una lista di clienti da record, non è nuova a litigi capitolini.

 

I vip di Anna Bernardini De Pace

annamaria bernardini de pace 11

L’ultimo caso romano che ha seguito è quello di Francesco Totti. È stata lei la prima avvocata a seguire il caso della separazione dell’ex capitano della Roma da Ilary Blasi. Ma, come detto, il suo portafoglio di conoscenze è di fatto sterminato. Annamaria Bernardini De Pace ha seguito i divorzi di Romina Power e Al Bano Carrisi, Katia Ricciarelli e Pippo Baudo, Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker. È stata contattata anche da Chiara Ferragni appena si sono alzati i primi venti di crisi con Fedez.

 

L’avvocata, nata a Perugia nel 1948 da padre magistrato e madre legale, ha due figlie avute dal professore di Diritto romano Francesco Giordano. Chiara, nata a Roma nel ’73, si è sposata con Raoul Bova nel 2000. Poi, nel 2013, la coppia ha optato per il divorzio. Una scelta salutata dalla madre matrimonialista con una lettera aperta pubblicata dal Giornale: “Caro genero degenerato, vai e non tornare”. Seguì regolare querela.

 

[…]

 

L’avvocata Grazia Volo: “Preferisco i colpevoli”

grazia volo paolo liguori foto di bacco

Se Micaela Ramazzotti ha scelto lo studio Bernardini De Pace, Paolo Virzì si è invece affidato a Grazia Volo. L’avvocata, moglie di Paolo Liguori, in passato è stata impegnata in casi eccellenti. Grazia Volo, nata a Caltanissetta nel 1952, ha infatti difeso Silvia Baraldini, attivista contro la guerra del Vietnam, poi legata al Black Liberation Army (gruppo nato dalla scissione con il Black Panther Party) e quindi condannata a 43 anni di carcere per evasione, associazione sovversiva e ingiuria al tribunale.

 

[…]  Gli altri clienti di spicco di Grazia Volo sono Cesare Previti, collega e poi ministro con Berlusconi, e Stefano Ricucci, l’odontotecnico di Zagarolo noto alle cronache come (ex) furbetto del quartierino. Ora per l’avvocata c’è Paolo Virzì.

GRAZIA VOLO

 

La prima denuncia presentata dal regista muove un colpo alla controparte con la richiesta di attivazione del codice rosso, la tutela per le frange fragili.

 

Si attendono le prossime mosse. Nel frattempo, dagli archivi salta fuori un’intervista a Grazia Volo di Claudio Sabelli Fioretti per Sette. La legale si presentava così: “Cinicamente io preferisco i colpevoli. È più divertente difendere i colpevoli. L’innocente è una tragedia, una seccatura tremenda. Per un avvocato la massima soddisfazione sta nell’ottenere l’assoluzione di un reo confesso”. […]

 

2 - LA LITE VIRZÌ-RAMAZZOTTI IL REGISTA: IO LA VITTIMA E CHIEDE IL CODICE ROSSO

 

Estratto dell’articolo di Flaminia Savelli per “Il Messaggero”

 

paolo virzi micaela ramazzotti

Virzì chiede il codice rosso ma la battaglia è solo all'inizio: dopo la miccia che ha acceso la lite, le denunce reciproche, ora spetta ai magistrati della Procura di Roma stabilire le posizioni tra il regista livornese e l'attrice ed ex moglie, Micaela Ramazzotti.

 

I carabinieri hanno infatti trasmesso la prima informativa, con tanto di video, sulla violenta discussione scoppiata lunedì sera in un ristorante di piazza Albania tra la ex coppia d'oro del cinema italiano in fase di separazione dallo scorso anno. Al momento il fascicolo è senza ipotesi di reato e senza indagati.

 

Dunque restano accese le luci sui due artisti che per oltre 40 minuti lungo viale Aventino hanno discusso tra insulti e spintoni coinvolgendo pure il nuovo compagno dell'artista, Claudio Pallitto e la figlia maggiore del regista.  […]

 

claudio pallitto micaela ramazzotti

Poi il regista insieme alla figlia che ha dato un'altra stoccata.

Ai militari ha presentato l'esigenza di tutelarsi dagli attacchi dell'ex moglie e del suo fidanzato Pallitto attivando la procedura del "codice rosso", prevista per la tutela delle fasce deboli e nei casi di violenza domestica.

 

Una misura su cui dovranno decidere i magistrati della Procura. Si tratta, in sostanza della richiesta di divieto di avvicinamento per la sua ex moglie e il suo fidanzato. Ovviamente la parte lesa può solo avanzare una richiesta e saranno comunque i magistrati a stabilire la procedura da attivare.

 

Claudio Pallitto

«Si tratta di una procedura d'urgenza», sottolinea l'avvocata Ilenia Guerrieri, vice presidente dell'associazione "Donne al centro" e referente commissione reati in ambito familiare della camera penale di Roma: «Si attiva non appena la persona sporge denuncia, in questo caso il regista Virzì, per uno dei reati che rientrano nel codice rosso. Cioè: stalking, maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, revenge porn e sfregio tramite l'acido.

 

[…]

 

 Lunedì sera intorno alle 22 si è accesa la miccia. «Si sono avvicinati a noi e la figlia ha rivolto qualche battuta nei miei confronti. Ho chiesto a mio figlio di avvicinarsi a me, ma la sorella e il padre glielo impedivano», ha riferito ai militari l'attrice che quella sera era a cena negli spazi esterni del locale con il fidanzato e la figlia di 11 anni.

 

claudio pallitto micaela ramazzotti

Quando appunto, per caso, è passato il regista insieme alla figlia maggiore (avuta da una precedente unione) e al figlio 14enne della ex coppia. Una provocazione dunque, secondo la versione dell'attrice, avrebbe innescato lo scontro verbale e poi quello fisico.

micaela ramazzotti (2)micaela ramazzotti claudio pallitto 2claudio pallitto 2annamaria bernardini de pace 1annamaria bernardini de pace con la figlia chiara e raoul bovaCLAUDIO PALLITTO MICAELA RAMAZZOTTI

 

micaela ramazzotti paolo virzi

Ultimi Dagoreport

tulsi gabbard donald trump laura loomer timothy haugh

DAGOREPORT - È ORA D’ALLACCIARSI LE CINTURE. L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE E' NEL PANICO TOTALE: SU CONSIGLIO DI UNA MAGA-INFLUENCER, LA PROCACE LAURA LOOMER, GIOVEDI' TRUMP HA CACCIATO SU DUE PIEDI IL GENERALE TIMOTHY HAUGH, DIRETTORE DELLA NATIONAL SECURITY AGENCY - LA NSA È LA PRINCIPALE AGENZIA DI CYBERSPIONAGGIO DEGLI STATI UNITI (CON 32 MILA DIPENDENTI, È QUASI IL 50% PIÙ GRANDE DELLA CIA) - LA CACCIATA DI HAUGH AVVIENE DOPO LA DECAPITAZIONE DEI CAPI DEI SERVIZI SEGRETI DI CIA E DI FBI, CHE TRUMP CONSIDERA IL CUORE DI QUEL DEEP STATE CHE, SECONDO LUI, LO PERSEGUITA FIN DALL’ELEZIONE PRESIDENZIALE PERDUTA CONTRO BIDEN NEL 2020 – UNA EPURAZIONE MAI VISTA NELLA TRANSIZIONE DA UN PRESIDENTE ALL’ALTRO CHE STA ALLARMANDO L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE. CON TRUMP CHE SI FA INTORTARE DA INFLUENCER BONAZZE, E FLIRTA CON PUTIN, CONDIVIDERE INFORMAZIONI RISERVATE CON WASHINGTON, DIVENTA UN ENORME RISCHIO - (E C’È CHI, TRA GLI 007 BUTTATI FUORI A CALCI DA ''KING DONALD'', CHE PUÒ VENDICARSI METTENDO A DISPOSIZIONE CIÒ CHE SA…)

vespa meloni berlusconi

DAGOREPORT - VABBE’, HA GIRATO LA BOA DEGLI 80 ANNI, MA QUALCOSA DI GRAVE STA STRAVOLGENDO I NEURONI DI "GIORGIA" VESPA, GIA' BRUNO - IL GIORNALISTA ABRUZZESE, PUPILLO PER DECENNI DEL MODERATISMO DEMOCRISTO DEL CONTERRANEO GIANNI LETTA, CHE ORMAI NE PARLA MALISSIMO CON TUTTI, HA FATTO SOBBALZARE PERFINO QUELLO SCAFATISSIMO NAVIGATORE DEL POTERE ROMANO CHE È GIANMARCO CHIOCCI – IL DIRETTORE DEL TG1, PRIMO REFERENTE DELLA DUCETTA IN RAI, E’ RIMASTO BASITO DAVANTI ALL’”EDITORIALE” DEL VESPONE A "CINQUE MINUTI": "DAZI? PER IL CONSUMATORE ITALIANO NON CAMBIA NULLA; SE LA PIZZA A NEW YORK PASSERÀ DA 21 A 24 EURO NON SARÀ UN PROBLEMA". MA HA TOCCATO IL FONDO QUANDO HA RIVELATO CHI È IL VERO COLPEVOLE DELLA GUERRA COMMERCIALE CHE STA MANDANDO A PICCO L’ECONOMIA MONDIALE: È TUTTA COLPA DELL’EUROPA CON “GLI STUPIDISSIMI DAZI SUL WHISKEY AMERICANO’’ - VIDEO

elon musk donald trump matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - LE “DUE STAFFE” NON REGGONO PIÙ. IL CAMALEONTISMO DI GIORGIA MELONI NON PUÒ PIÙ PERMETTERSI DI SGARRARE CON MACRON, MERZ, URSULA, CHE GIÀ EVITANO DI CONDIVIDERE I LORO PIANI PER NON CORRERE IL RISCHIO CHE GIORGIA SPIFFERI TUTTO A TRUMP. UN BLITZ ALLA CASA BIANCA PRIMA DEL CONSIGLIO EUROPEO, PREVISTO PRIMA DI PASQUA, SAREBBE LA SUA FINE -  UNA RECESSIONE PROVOCATA DALL’AMICO DAZISTA TRAVOLGEREBBE FRATELLI D’ITALIA, MENTRE IL SUO GOVERNO VIVE SOTTO SCACCO DEL TRUMPUTINIANO SALVINI,

IMPEGNATISSIMO NEL SUO OBIETTIVO DI STRAPPARE 4/5 PUNTI AGLI ‘’USURPATORI’’ DELLA FIAMMA (INTANTO LE HA “STRAPPATO” ELON MUSK AL CONGRESSO LEGHISTA A FIRENZE) - UN CARROCCIO FORTIFICATO DAI MEZZI ILLIMITATI DELLA "TESLA DI MINCHIA" POTREBBE FAR SALTARE IN ARIA IL GOVERNO MELONI, MA VUOLE ESSERE LEI A SCEGLIERE IL MOMENTO DEL “VAFFA” (PRIMAVERA 2026). MA PRIMA, A OTTOBRE, CI SONO LE REGIONALI DOVE RISCHIA DI BUSCARE UNA SONORA SCOPPOLA…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - LA CACCIA GROSSA AL LEONE DI TRIESTE INIZIA COL CDA DEL 24 APRILE MA SI CONCLUDERÀ A MAGGIO CON L’OPS DI MPS-CALTAGIRONE-MILLERI SU MEDIOBANCA CHE, UNA VOLTA ESPUGNATA COL SUO 13% DI GENERALI IN PANCIA, APRIRÀ LA VIA A CALTARICCONE PER ARRIVARE AL COMANDO DEL PRIMO FORZIERE D’ITALIA (843 MILIARDI) – CHE SUCCEDERA' QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I PEZZI GROSSI: ANDREA ORCEL DI UNICREDIT E CARLO MESSINA DI INTESA? - INTANTO, OGNI GIORNO SI REGISTRA UNO SCAZZO: SE IL PROXY ISS SOSTIENE MEDIOBANCA, IL PROXY GLASS LEWIS INVITA GLI AZIONISTI A PUNTELLARE MPS - (POTEVA MANCARE L’ANGOLO DEL BUONUMORE CON DAVIDE SERRA DEL FONDO ALGEBRIS?)…

zuppi sinodo claudio giuliodori ruini bergoglio

DAGOREPORT – ATTENZIONE: SI AGGIRANO CORVI SUL CUPOLONE – CON BERGOGLIO ANCORA CONVALESCENTE, L’ALA CATTO-CONSERVATRICE DI RUINI SI È “VENDICATA” SUL LIBERAL ZUPPI: SUL DOCUMENTO NON VOTATO DALL’ASSEMBLEA SINODALE CI SAREBBERO INFATTI LE MANINE DELL’EX CAPO DELLA CEI AI TEMPI DI BERLUSCONI. COME? NEL PORTARE A SINTESI I TEMI DISCUSSI NEL LUNGO CAMMINO SINODALE, SONO STATI SBIANCHETTATI O “AGGIRATE” QUESTIONI CRUCIALI COME IL RUOLO DELLE DONNE NELLA CHIESA, LA TRASPARENZA SUGLI ABUSI E L’OMOSESSUALITÀ. PIÙ DI UN VESCOVO HA CRITICATO L’ASSENZA NEL TESTO DELLA SIGLA “LGBTQ” – LA MIGLIORE SPIEGAZIONE SUL CAMBIO DI CLIMA LA DA' UN PORPORATO ANZIANO: "ANNI FA, ALLA FINE AVREMMO ABBOZZATO E VOTATO..."

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - CERCASI DISPERATAMENTE TALE MELONI GIORGIA, DI PROFESSIONE PREMIER, CHE DEFINIVA “UN’OPPORTUNITÀ” LA MANNAIA DEL DAZISTA TRUMP - DOVE È ANDATA A NASCONDERSI L’’’ANELLO DI CONGIUNZIONE’’ TRA AMERICA FIRST E L’EUROPA DEI "PARASSITI?" A CHE È SERVITA LA SUA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON LO PSICO-DEMENTE DELLA CASA BIANCA CHE CINGUETTAVA: “MELONI È UN LEADER E UNA PERSONA FANTASTICA”? - CHE FOSSE TAGLIATA FUORI DAI GIOCHI, LA REGINA DI COATTONIA DOVEVA FICCARSELO IN TESTA QUANDO L’ALTRO GIORNO HA CHIAMATO URSULA PER SCONGIURARLA DI NON RISPONDERE CON I CONTRO-DAZI AL TRUMPONE. LA KAISER DI BRUXELLES LE HA RISPOSTO CON PIGLIO TEUTONICO CHE LA DECISIONE FINALE SULLA POLITICA COMMERCIALE DELL’UNIONE APPARTIENE SOLO A LEI. COME A DIRE: "A COSETTA NON T’ALLARGA’, QUI COMANDO IO!" - ED ORA “IO SONO GIORGIA” SI TROVA A DOVER AFFRONTARE UNA GUERRA COMMERCIALE CHE TOCCA MOLTO DURAMENTE LA SUA BASE ELETTORALE, E NON SOLO QUELLA CHE VIVE DI EXPORT, COME AGRICOLTURA, LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE, I TESSILI. UN BAGNO DI SANGUE E, IN PROSPETTIVA, UNA CATASTROFE POLITICA…