candyman

AL CINEMA I FILM HORROR TIRANO DI PIU' - DURANTE IL PRIMO WEEKEND NELLE SALE, "CANDYMAN" HA INCASSATO 27 MILIONI DI DOLLARI: CONSIDERATO CHE NE E' COSTATO 25, E' STATO UN VERO AFFARE - IN SALA IL GENERE FUNZIONA PERCHE' ALLE PERSONE PIACE "AVERE PAURA IN UNA STANZA BUIA IN COMPAGNIA DI ESTRANEI" - INOLTRE GLI HORROR DISPONGONO DI BUDGET INFERIORI, E QUESTO LI RENDE PIU'...

 

Dagotraduzione dalla Cnbc

 

Candyman

Dopo la pandemia i film di Hollywood hanno faticato a replicare gli incassi al botteghino del 2019. Ma “Candyman” ha dimostrato ancora una volta quanto il genere horror sia profittevole.

 

Il film della Universal ha debuttato questo weekend negli Usa e ha totalizzato 22 milioni di dollari in biglietti sul suolo nazionale e 5,2 milioni all’estero. Il film, genere slasher (un maniaco omicida che dà la caccia a un gruppo di persone), classificato come R, è stato scritto da Jordan Peele (“Get Out”) e diretto da Nia DaCosta (“The Marvels”).

 

Candyman 2

I risultati del botteghino hanno superato le aspettative, anche se i casi di Covid sono in aumento in gran parte degli Stati Uniti a causa della variante delta. I cinema infatti hanno fatto fatica a tenere il passo con l’entusiasmo della riapertura dell’anno scorso. Al Covid poi si è aggiunta la scelta di lanciare molti film in contemporanea nelle sale e in streaming.

 

Non è andata così per i film horror, né tantomeno per “Candyman”. Il film è uscito solo nelle sale e il pubblico ha premiato la scelta. «L’esperienza del cinema è fatta su misura per i film horror. È come uno spettacolo teatrale: le persone sono entusiaste di avere paura in una stanza di buia in compagnia di estranei» ha detto Paul Dergarabedian, analista dei media senior di Comscore.

 

Candyman 3

Inoltre i film horror dispongono spesso di budget inferiori rispetto ad altri generi, il che rende estremamente redditizi gli incassi del botteghino. Il budget di “Candyman”, sequel di un film del 1992, è stato stimato in 25 milioni di dollari, poco meno di quanto incassato nel primo weekend di proiezioni, 27 milioni.

 

«I film horror sono il sogno di ogni contabile e di ogni dirigente di uno studio: hanno un enorme potenziale di profitto grazie alla loro intrinseca efficacia in termini di costi; non è necessario svaligiare una banca per realizzarne uno e i risultati al botteghino per il genere - in particolare durante la pandemia - sono stati i più impressionanti», ha detto Dergarabedian.

 

A Quiet Place Part II 3

“A Quiet Place Part II” della Paramount, che è stato ritardato a causa della pandemia, ha totalizzato quasi 300 milioni di dollari a livello globale dalla sua uscita alla fine di maggio. Aveva un budget stimato di circa 22 milioni di dollari.

 

L’ultimo capitolo della serie di film di Conjuring, “The Conjuring: The Devil Made Me Do It”, ha avuto un budget di circa 40 milioni di dollari e, dal suo debutto ai primi di giugno, ha assicurato 200 milioni di dollari di vendite in tutto il mondo.

 

A Quiet Place Part II

Per fare un confronto, “Black Widow” della Disney aveva un budget di produzione di 200 milioni di dollari e un budget di marketing stimato intorno ai 100 milioni. Con un incasso globale al botteghino di 370 milioni dalla sua uscita all’inizio di luglio, incasso che lo studio divide con i cinema, il film Marvel probabilmente non andrà in pareggio. La Disney ha fatto trapelare alcuni dati suoi suoi incassi per lo streaming, ma non ha aggiornato pubblicamente queste cifre.

 

The Conjuring

Allo stesso modo, il film della Warner Bros. “The Suicide Squad”, uscito nelle sale all’inizio di questo mese, aveva un budget di 185 milioni di dollari e attualmente ha raccolto circa 154,5 milioni di dollari di incassi al botteghino. Anche questo film è stato reso disponibile gratuitamente su HBO Max agli abbonati alla piattaforma.

 

I film horror hanno contribuito ad alimentare il botteghino anche quando i cinema sono stati chiusi l’anno scorso. In particolare, “The Wretched” di IFC, uscito a maggio 2020, ha attirato grandi folle nei cinema drive-in.

 

The Conjuring 2

Anche se gli incassi globali del film sono stati di soli 4,59 milioni di dollari, il suo budget di produzione era di 66.000 dollari.

The Conjuring 3

Ultimi Dagoreport

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...