
È IL MOMENTO DEI DIVI DELLA CHIESA: I CARDINALI – RONCONE: “CHE FRANCESCO LI PERDONI. AGGHINDATI CON I LORO PESANTI CROCEFISSI D’ORO MASSICCIO, L’ABITO TALARE ROSSO PORPORA COMPLETO DI ZUCCOTTO. ANCHE, QUELLI PIÙ SCIOLTI, DENTRO VESTITI NERI DI STOFFE PREZIOSE, I BOTTONI DI VERO CORNO, PERCHÉ SI VEDE, REVERENDISSIME EMINENZE, CHE VI PIACE SERVIRVI DA SARTI DI GRAN MESTIERE. CHI LI INCONTRA, GUARDANDOLI COME PER DIRE ALLORA, CHE DICI? RICEVE RISPOSTE SECCHE: “ESCLUSO, NON TOCCHERÀ A ME”. LA VERITÀ È CHE SE DIPENDESSE TUTTO SOLO DALLO SPIRITO SANTO, SAREBBE PIÙ FACILE...”
Estratto dell'articolo di Fabrizio Roncone per il "Corriere della Sera"
Arrivano come divi della Chiesa, che Francesco li perdoni. Agghindati con i loro pesanti crocefissi d’oro massiccio, l’abito talare rosso porpora completo di zuccotto: ma anche, quelli più sciolti, dentro vestiti neri di stoffe preziose, le giacche ben tagliate, con le asole ricamate, i bottoni di vero corno, perché si vede, reverendissime eminenze, che vi piace servirvi da sarti di gran mestiere (certo non è un vezzo che appartiene a Matteo Zuppi, tra i pochissimi ad avere un’autentica aria da prete, da pastore, e chissà se per lo Spirito Santo potrà essere un buon indizio).
Vedremo se tra questi cardinali c’è davvero un degno erede di Bergoglio, capace di continuare la sua rivoluzionaria azione da militante della Misericordia, tra i poveri e i perdenti: intanto, però, eccoli entrare dentro piazza San Pietro, certi provenienti da Porta Sant’Anna, dove hanno prudentemente lasciato la Mercedes con l’autista, eccoli lanciare un’occhiata distratta ai fedeli ancora in coda per raggiungere la Basilica e inginocchiarsi davanti al feretro di Papa Francesco, e poi via, a passi veloci, chi s’infila sotto l’Arco delle Campane, chi sparisce dietro porte misteriose, dentro corridoi nella penombra, con l’odore dell’incenso e di quel certo potere curiale, hanno tutti fretta gli attori protagonisti del grandioso evento che comincerà presto, il Conclave.
Così vengono inseguiti dai fotografi e dai cameraman, blanditi e riveriti nel solito mischione. Eminenza! Santità! («Ma sei scemo? Mica è il Papa»). C’è chi abbassa la testa e tira diritto, tipo Raymond Leo Burke, il fantasmagorico cardinale trumpiano che si fa portare il mantello dai chierichetti e, certe volte, quando gli viene lo sghiribizzo, va in giro con un cappello a tesa larga così fru fru, che al confronto, Benedetto XVI, con le sue scarpette rosse, sembrava un tipo sobrio. Ma c’è pure chi si ferma, come Gianfranco Ravasi, davanti al microfono di SkyTg24, e dice, con la consueta arguzia: «Il testamento di Francesco? Semplice, come la sua esistenza».
i cardinali nella cappella sistina 2013
Ecco, a proposito di semplicità: la corrispondente della televisione giapponese parte e va a cercare il cardinal Tarcisio Bertone. Ma che gli puoi chiedere a Bertone? Abita in un attico di 500 metri quadrati, putti alle pareti e lampadari sempre accesi come a Versailles, lo sfarzo più assoluto racchiuso in storie memorabili, come quella della sua festa di compleanno, quando organizzò una strepitosa tartufata vuotando bottiglie di Barolo, perché siccome è di origini piemontesi, gli piaceva celebrare con la tavola imbandita di cose buone della sua terra. Bertone ha 90 anni; Giovanni Battista Re, uno di più: il che lo rende decano, e quindi toccherà a lui celebrare la messa funebre di domani e quella che precede l’apertura del Conclave […]
Stanno arrivando da tutto il mondo. Quelli destinati a riunirsi per decidere il nome del nuovo erede di Pietro sarebbero 135: ma, considerati i due preannunciati forfait per ragioni di salute, diventano 133. Gestirli non sarà semplice. Da molti punti di vista. Per questo, la vera star di queste ore è diventato Kevin Joseph Farrel, 77 anni: il Camerlengo.
Se fai il vaticanista e sei suo amico, hai risolto molti dei tuoi problemi con le notizie. È lui che, in questa fase, decide tutto. Se ci sono i divi, dev’esserci il regista. Entra in gioco con l’inizio della «sede vacante», ovvero il periodo che inizia con la morte del Papa e si conclude con l’elezione del successore […]
Farrel sta lavorando a stretto contatto con il segretario di Stato, Pietro Parolin, e con l’arcivescovo Diego Ravelli, maestro delle celebrazioni liturgiche: devono trovare il modo di alloggiare tutti i cardinali dentro la Domus Santa Marta e assicurare la totale segretezza di quanto avverrà poi nella clausura della Cappella Sistina. Un’impresa. Alcuni cardinali fanno i capricci: certi hanno già espresso perplessità sulla qualità dell’alloggio (come se Francesco, in quel residence, non avesse abitato per dodici anni). Altri hanno fatto pervenire specifiche richieste alimentari. L’unico che, pur di esserci, sarebbe disposto a digiunare e a dormire anche sul pavimento, è Angelo Becciu […]
Il cardinale arcivescovo di Colonia, Rainer Maria Woelki, prevede «un Conclave lungo, perché tra noi ci conosciamo poco». Forse anche per questo fioccano le interviste. I cardinali si posizionano. I bookmaker del Regno Unito, però, non modificano le quote: il favorito è Parolin, dietro c’è il filippino Tagle. Poi Zuppi e Pizzaballa.
Chi li incontra, e ha un po’ di confidenza, e li sfruguglia, guardandoli come per dire allora, che dici? riceve risposte secche: «Escluso, non toccherà a me». La verità è che se dipendesse tutto solo dallo Spirito Santo, sarebbe più facile.
Il cardinale Burke con Matteo Salvini
LETTERA DI ANGELO BECCIU AL COLLEGIO CARDINALIZIO
Raymond Leo Burke
raymond burke
concistoro per la creazione di 21 nuovi cardinali 2
pierbattista pizzaballa
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