emanuele severino

È MORTO EMANUELE SEVERINO – IL FILOSOFO È SCOMPARSO A BRESCIA IL 17 GENNAIO MA PER SUA VOLONTÀ LA NOTIZIA È STATA DIFFUSA SOLO OGGI - AVREBBE COMPIUTO 91 ANNI IL 26 FEBBRAIO ED È STATO GIÀ CREMATO – NEL 1964 FU COSTRETTO A LASCIARE LA CATTEDRA ALLA CATTOLICA DI MILANO DOPO IL SUO LIBRO “RITORNARE A PARMENIDE” - LA MORTE DEL FRATELLO CHE LO AVVICINÒ ALLA FILOSOFIA E IL SOGNO DI FARE UN INCONTRO A SCHERMA

 

 

È MORTO IL FILOSOFO EMANUELE SEVERINO

emanuele severino

(ANSA) - E' morto il filosofo Emanuele Severino. E' scomparso a Brescia lo scorso 17 gennaio ma si è saputo soltanto oggi, per sua volontà. Il filosofo, che avrebbe compiuto 91 anni il 26 febbraio, è stato già cremato. Severino, era considerato uno dei più grandi filosofi, scrittori e intellettuali viventi.

 

BIOGRAFIA DI EMANUELE SEVERINO

Da www.cinquantamila.it di Giorgio Dell’Arti

 

emanuele severino

• Brescia 26 febbraio 1929. Filosofo. Accademico dei Lincei. Professore emerito di Filosofia teoretica all’Università di Venezia. Allievo di Bontadini, nel 1962 diventò docente all’Università Cattolica, due anni dopo uscì il suo Ritornare a Parmenide, che provocò il suo allontanamento (la Sacra congregazione per la dottrina della fede sentenziò l’incompatibilità del suo libro con la dottrina cristiana: lui raccontò il lungo processo ne Il mio scontro con la Chiesa). Insegnò poi al San Raffaele di Milano. Tra gli altri libri: Essenza del nichilismo (Paideia 1972), Destino della necessità (Adelphi 1980), Il declino del capitalismo (Rizzoli 1993), Pensieri sul cristianesimo (Rizzoli 1995). Tra gli ultimi: Oltrepassare (Adelphi 2007), Immortalità e destino (Rizzoli 2008), l’autobiografia Il mio ricordo degli eterni (Rizzoli 2011), Intorno al senso del nulla (Adelphi 2013) e La potenza dell’errare (Rizzoli 2013).

• Collabora con il Corriere della Sera.

emanuele severino e la moglie

• «Chirurgo di quel magma terribile che è il Nichilismo (e cioè la consapevolezza che la verità dell’essere sia il nulla)» (Pietrangelo Buttafuoco).

• L’esigenza di interrogarsi sul significato della vita nacque «dalla consuetudine che avevo con mio fratello, più grande di me di otto anni. Io, come lui, ho fatto le scuole, dalle elementari fino al liceo, dai gesuiti di Brescia, di cui ho un ottimo ricordo. Verso i miei 11 anni, poniamo che fossi in prima ginnasio, lui era già alla Normale di Pisa dove sentiva le lezioni di Giovanni Gentile (che considero uno dei massimi pensatori contemporanei, forse il più radicale) e ne parlava in casa. Sull’onda di quello che raccontava, nacque il bisogno di vederci un po’ più chiaro. Si fece avanti allora, forse, la domanda, ancora incerta e acerba: “Che senso ha la vita?”. La mia famiglia era cattolica e la risposta precedeva la domanda perché l’educazione cattolica indicava appunto qual è, a suo avviso, il senso della vita. C’è stato bisogno di tempo per anteporre la domanda» (da un’intervista di Luigi Vaccari).

emanuele severino

• «Credo di essere stato un bambino allegro fino alla tragica scomparsa di mio fratello. Fu lui ad aprirmi alla filosofia. Lui – normalista a Pisa durante la guerra – a parlarmi con entusiasmo di Gentile. La sua morte mi gettò nella costernazione. La stessa cosa, ma forse più dolorosa, l´ho rivissuta con la morte di mia moglie (avvenuta nel 2009 – ndr). Con lei siamo stati insieme per più di sessant’anni. Ho il rimorso di non averle forse dato tutto quello che avrei potuto» [ad Antonio Gnoli, Rep 15/8/2011].

emanuele severino

• «Mi dico neoparmenideo, per semplificare. In verità, sono l’opposto di Parmenide. In Parmenide, l’Essere è la pura luce, senza considerare i colori. Lui afferma l’eternità della pura luce, mentre il molteplice, il mondo, sono illusione. Io dico che sono eterni, proprio il mondo e la molteplicità. Quello che unisce me e Parmenide, è l’eternità. Tutto è eterno. Non esiste un passato che sia nulla e attenda di entrare nell’Essere. Questo pieno totale si affaccia progressivamente nella storia. La storia e il tempo sono il progressivo affacciarsi degli Eterni» (da un’intervista di Giancarlo Perna).

EMANUELE SEVERINO - RITORNARE A PARMENIDE

• «Da più di trent’anni i miei scritti sviluppano la tesi che anche il capitalismo è destinato al tramonto, come lo era il socialismo reale e come lo sono tutte le altre grandi forze della tradizione occidentale (e orientale).

• Sposato con Estervioletta Mascialino, due figli.

• Eccellente intenditore di vini e amante del cervo con la polenta. Un suo grande sogno sarebbe fare un incontro di scherma da campioni, «come era mio padre».

 

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…