vittorio vicky ducrot

LO CHIAMAVANO "VICKYPEDIA"! È MORTO A ROMA A 89 ANNI VITTORIO DUCROT, FONDATORE DEL FAMOSO TOUR OPERATOR "VIAGGI DELL’ELEFANTE" SPECIALIZZATO IN "ITINERARI E SOGGIORNI DI ALTO PROFILO" - DOPO IL COLLEGIO IN SVIZZERA, SI LAUREO' IN LEGGE ED ENTRO' IN KLM - PROPRIO CON LA COMPAGNIA AEREA COME SOCIO FONDATORE CREO' "VIAGGI DELL'ELEFANTE" - LA MOGLIE PITTRICE, LA VILLA VICINO ORVIETO, LE PASSIONI (L'INDIA E LE ROSE) E LE ORIGINI DEL SOPRANNOME "VICKYPEDIA"

Laura Martellini e Lilli Garrone per www.corriere.it

 

vittorio ducrot

Un signore d’altri tempi, sulla scia dei grandi viaggiatori del «Grand Tour», ma oltre i confini dell’Europa e specialmente in India. Colto, curioso, infaticabile, e capace, nel 1974, di trasformare le sue rare doti in un mestiere. Si è spento a Roma a 89 anni Vittorio Ducrot, fondatore del famoso tour operator Viaggi Dell’Elefante specializzato in «itinerari e soggiorni di alto profilo: i migliori voli di linea, alberghi, ristoranti, servizi», come recita il claim dell’azienda.

 

Ad annunciare «con grande tristezza» la scomparsa del padre — che ha dato nuovi contorni al significato di vacanza, riportandola al senso più alto, e infatti citava spesso Pasolini e Moravia — è il figlio Enrico, attuale ad di Viaggi dell’Elefante. «Papà, per gli amici Vicky, rappresenta la storia del viaggio di alta gamma nel mondo. Nato a Palermo, a due anni già viaggiava sul transatlantico Rex dall’Italia per New York —ricorda —. La nave era stata arredata da suo nonno, Vittorio, in particolare il ponte di prima classe.

 

vittorio ducrot

Dopo il collegio in Svizzera si laureò in Legge ed entrò in Klm, in Nord Africa e poi a Roma. È proprio con la Klm, come socio fondatore, che creò nel 1973 Viaggi dell’Elefante. L’intento era lanciare un tour operator che sapesse guidare le agenzie di viaggio e i loro clienti verso mete di tutto il mondo (Americhe, Africa, Asia, Medio Oriente) visitando i luoghi più importanti senza rinunciare alla comodità. L’India è stata la sua grande passione: 66 viaggi in totale. Ogni anno si recava a Bundi per acquistare nuove opere d’arte».

enrico ducrot

 

Vicky Ducrot e le passoni: l’India e le rose

Lo chiamavano Vickypedia, e si capisce perché: «Conosceva le distanze e i chilometri esatti tra due mete che al 99% degli operatori indiani erano completamente sconosciute» prosegue Enrico. Eclettico e preparato, mai stanco di indagare mondi, anche virtuali: «Vorace lettore, ha collezionato rose, quadri barocchi, miniature indiane, stampe antiche. E ha scritto libri sulle sue passioni, piantato alberi, restaurato la casa in campagna. Ma soprattutto si distingueva per un grande spirito, e per l’umanità e la generosità.

 

È stato un amatissimo marito, padre e nonno. Lavorare con lui è stato un immenso privilegio. Solo chi come noi, seconda generazione e più stretti collaboratori, ha avuto l’onere e l’onore di stare a fianco del fondatore può comprendere le sfide che il settore del turismo ha vissuto negli ultimi quaranta anni: una rivoluzione continua. Da quattro anni aveva dovuto rinunciare suo malgrado, per ragioni di salute, a venire in ufficio. Ma ogni giorno parlavamo dell’azienda, delle nuove sfide, del tremendo periodo del Covid e negli ultimi mesi della veloce ripartenza del settore: consigli, idee, confronti appassionati, lucidi, pieni di passione e saggezza».

 

enrico ducrot

La moglie Isabelle

Grande amante delle rose, nella villa a Corbara, frazione di Orvieto, ne coltivava personalmente oltre tremila varietà. Un interesse che condivideva con la moglie Isabelle, pittrice di fiori e scultrice. «Il viaggio è stato un elemento fondamentale della sua vita, come la sua azienda: una comunità sparsa in tutto il mondo gli ha voluto bene — conclude Enrico —. Era un amico e una guida. Occorrerebbe un libro, per raccontarne l’esistenza. Certamente ne varrebbe la pena». I funerali si terranno mercoledì 4 maggio alle 16 nella Chiesa di Sant’Agostino, a Campo Marzio.

VIAGGI ELEFANTE 5VIAGGI ELEFANTE 5

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...