plastica mare 1

E' POSSIBILE VIVERE SENZA PLASTICA? - SONO ANNI CHE SI CERCA DI LIMITARE LA PRODUZIONE DI PLASTICA, MA I TENTATIVI PRECEDENTI SONO STATI DEI BUCHI NELL'ACQUA: RUSSIA E ARABIA SAUDITA, I PRINCIPALI ESPORTATORI DI POLIPROPILENE DEL MONDO, NON VOGLIONO SENTIR PARLARE DI UN TETTO ALLA PRODUZIONE E SI LIMITANO AGLI INCENTIVI PER RICICLO E RIUTILIZZO (PRATICHE CHE COINVOLGONO APPENA IL 10% DELLA PLASTICA PRODOTTA) - PER LIMITARE I DANNI ALL'AMBIENTE E ALLA SALUTE UMANA PROVOCATI DALLA PLASTICA BISOGNEREBBE…

https://www.repubblica.it/italia/2024/11/25/news/plastica_ultima_chiamata_salva_mondo_inquinamento-423729297/

Estratto dell'articolo di Elena Dusi per “la Repubblica”

PRODUZIONE PLASTICA E GOMMA

 

La plastica è uno tsunami. Per erigere un muro davanti ai 460 milioni di tonnellate prodotte ogni anno, ieri sono partiti i negoziati patrocinati dall’Onu in Corea del Sud. I 178 Paesi invitati hanno tempo fino a domenica per porre un tetto alla mole di plastica fabbricata annualmente nel pianeta. Se non ci riusciranno, potranno almeno dettare regole più stringenti per il riciclo e il riutilizzo e contro i prodotti monouso. Se saranno costretti ad abbassare ulteriormente la mira, si spera almeno che limitino le 4.200 sostanze chimiche tossiche che a volte sono mescolate alla plastica come additivi per colorarla, rafforzarla, elasticizzarla.

 

stop agli oggetti di plastica monouso 6

«In questa conferenza l’umanità si mobilita di fronte a una minaccia esistenziale» ha messo in guardia Luis Vayas Valdivieso, il diplomatico dell’Ecuador che presiede le sedute. «Il fallimento non è un’opzione» ha aggiunto la direttrice del programma ambientale dell’Onu Inger Andersen. Anche perché di fallimenti, i negoziati sulla plastica, ne hanno già vissuti quattro dall’inizio del 2024. Il quinto round — l’attuale — è considerato l’ultimo appello.

 

PRODUZIONE PLASTICA E GOMMA

[…] Ci sono i produttori di petrolio, la materia prima da cui si ricava il 90% della plastica. Russia e Arabia Saudita non vogliono sentir parlare di un tetto alla produzione. Riad in particolare esporta il 17% di tutto il polipropilene del mondo. […] I suoi margini di trattativa si limitano agli incentivi per riciclo e riutilizzo: pratiche che coinvolgono appena il 10% della plastica prodotta.

 

Lo schieramento opposto è guidato da Norvegia e Ruanda, insieme al blocco dei Paesi africani ed europei, indirettamente quindi anche all’Italia. Sono stati battezzati “la coalizione degli ambiziosi” […] Agli ambiziosi si sono uniti i piccoli stati-arcipelago (particolarmente agguerrita è la Micronesia) con coste paradisiache sfregiate da spazzatura proveniente da chissà dove, parte di quei 20 milioni di tonnellate di plastica gettate ogni anno nell’ambiente. […]

 

stop agli oggetti di plastica monouso 8

Frammenti di microplastiche sono stati trovati ai poli, nella Fossa delle Marianne, sulle nuvole, nell’acqua che beviamo e in ogni organo del corpo, incluso (per quanto riguarda i frammenti inferiori al nanometro) il cervello. […] La cosiddetta “grande isola di spazzatura del Pacifico” — una poltiglia di 100mila tonnellate di plastica sminuzzata tra Giappone e California — ha raggiunto 1,6 milioni di chilometri quadri, pari a tre volte la Francia.

 

plastica

Per arginare lo tsunami di plastica, secondo una ricerca pubblicata questo mese su Science , sono necessarie quattro misure: obbligare i produttori a usare almeno il 40% di plastica riciclata, porre un tetto alla quantità di plastica fabbricabile, investire per raccolta e riciclaggio dei rifiuti e imporre una piccola tassa sugli imballaggi.

 

Poco chiara, sullo scacchiere di Busan, è la posizione di due giocatori di peso come Cina e Stati Uniti. L’America, durante i negoziati precedenti, aveva abbandonato la linea contraria al tetto di produzione e a sorpresa si era unita al fronte degli ambiziosi. Non è chiaro però se tornerà sui propri passi dopo l’elezione del presidente Trump. Sarebbe una premessa per il fallimento dei negoziati coreani. […]

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