È STATA DENUNCIATA PER ABBANDONO DI MINORE LA 17ENNE EGIZIANA CHE A FEBBRAIO HA LASCIATO IL FIGLIO APPENA NATO DAVANTI LA PORTA DI UNA FAMIGLIA DI CONNAZIONALI A MILANO: INSIEME ALLA RAGAZZA È STATA DENUNCIATA ANCHE UN’AMICA MAGGIORENNE CHE L’HA AIUTATA A PARTORIRE IN UN BAGNO DI UN SUPERMERCATO - INSIEME AL NEONATO C'ERA UN FOGLIO SCRITTO IN ARABO AL COMPUTER IN CUI SI DICEVA CHE LA MADRE ERA MORTA E…
Estratto dell'articolo di Cesare Giuzzi per www.corriere.it
È stata individuata la mamma del neonato abbandonato nel pomeriggio dell'1 febbraio in una palazzina di via degli Apuli, al Giambellino. Si tratta di una ragazza di 17 anni di origini egiziane e con lei è stata segnalata in procura per abbandono di minore anche un'amica maggiorenne che l'ha aiutata a partorire, cinque giorni prima dell'abbandono, nel bagno di un supermercato della zona.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia Porta Magenta, guidati dal capitano Nicola de Maio, e dai colleghi della stazione San Cristoforo, la madre aveva abbandonato il piccolo nella speranza che venisse ritrovato proprio dalla famiglia egiziana che quel giorno aveva effettivamente dato l'allarme dopo il ritrovamento del neonato davanti alla porta di casa.
Anzi, già subito dopo il parto c'era stato un primo tentativo di abbandono, sempre con lo scopo di farlo ritrovare da quella famiglia, ma il piccolo era stato trovato da un'altra donna, una vicina di casa, che per quattro giorni lo aveva accudito (la donna, straniera, non poteva avere figli e quindi voleva adottarlo).
Poi la madre, accompagnata dall'amica, si era presentata alla sua porta per riprendere il bambino. Pochi minuti dopo l'aveva lasciato davanti all'uscio di casa della famiglia egiziana che l'aveva effettivamente subito trovato dando l'allarme al 118 e ai carabinieri. Insieme al neonato c'era un foglio scritto in arabo al computer in cui si diceva che la madre era morta e che il padre non poteva prendersene cura.
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