"E' STATA UNA NOTTE D'INFERNO. HO PERSO TUTTA LA MIA FAMIGLIA. SONO RIMASTO SOLO. NON SO COME FARÒ" - LA DISPERAZIONE DI FABIO BOSCOLO SCARMANATI, L'UNICO SOPRAVVISSUTO ALL'INCENDIO NELLA PALAZZINA DI CHIOGGIA CHE HA UCCISO SUO PADRE, SUA MADRE E SUO FRATELLO - I TRE SONO MORTI SOFFOCATI DAI FUMI PROVOCATI DAL ROGO AL PIANO TERRA DELL'ABITAZIONE DI FAMIGLIA - IL 30ENNE E' SCAMPATO ALLA TRAGEDIA PERCHÉ…

Estratto dell'articolo di Monica Andolfatto per www.leggo.it

incendio a chioggia 1

 

«È stata una notte d’inferno. Scusatemi, ora non ho voglia di parlare. Domani forse. Dovete capire. Ho perso tutta la mia famiglia. Sono rimasto solo. Non so come farò. Non so spiegarmi come possa essere successo» poi la voce trema. Al telefono Fabio Boscolo Scarmanati, 30 anni, trova la forza e la gentilezza per rispondere ma poi il dolore lo travolge.

 

fabio boscolo scarmanati

È l’unico sopravvissuto all’incendio che gli ha ucciso il padre Gianni, la madre Luisella e il fratello più piccolo Davide nella casa al civico 1443 di via Roma a Sottomarina di fronte alla chiesa di San Martino, in pieno centro. Scampato alla tragedia perché abita a poca distanza. Ieri mattina presto si è rifugiato al campeggio Smeraldo che gestisce a Isola Verde, alla foce del Brenta

 

GLI ULTIMI MOMENTI

La mamma sabato sera, come al solito, era andata a dare una mano nella cucina del ristorante del camping. Aveva salutato Fabio dandogli appuntamento per l’indomani. Invece nella notte è morta, asfissiata dal fumo, come il marito e il secondogenito. Forse è l’unica che si è resa conto fino in fondo di quanto stava succedendo. Dalle testimonianze dei primi soccorritori ha cercato di chiedere aiuto affacciandosi a fatica alla finestra della sua camera da letto, quella a sinistra al secondo piano. Purtroppo le esalazioni anche per lei sono risultate letali.

 

luisella veronese e gianni e davide boscolo scarmanati

[…] Nell’abitazione di tre piani vicino al ponte che da Chioggia consente l’accesso a via Roma, ristrutturata da poco, si fatica a pensare siano morte tre persone. L’odore di bruciato, ieri mattina, era quasi sparito. I segni del fumo sulle finestre al piano terra con i vetri infranti e il nastro bianco e rosso a segnalare che l’immobile è sotto sequestro. Il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, sul posto: «Non li conoscevo di persona, ma sento solo parlarne bene. Dei gran lavoratori, delle gran brave persone. Una perdita immane per la comunità. Il giorno dei funerali sarà lutto cittadino».

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