EFFETTI DELLA TRANSIZIONE GREEN: ADDIO ALL’APE, UN PEZZO DI MADE IN ITALY – DOPO 76 ANNI, PIAGGIO CESSA LA PRODUZIONE IN ITALIA DEL VEICOLO CON TRE RUORE: IL SUO MOTORE A DUE TEMPI EURO 4 È TROPPO INQUINANTE PER I REGOLAMENTI EUROPEI - D’ORA IN POI SARÀ REALIZZATA E VENDUTA SOLO IN INDIA, DOVE I VINCOLI SULLE EMISSIONI SONO MOLTO PIÙ BLANDI – DAL 1948 A OGGI DALLO STABILIMENTO DI PONTEDERA NE SONO USCITE OLTRE 2 MILIONI – IL “CORRIERE”: “È IL MEZZO DI AGRICOLTORI E ARTIGIANI, MECCANICI E POSTINI. INSOMMA, GENTE CHE LAVORA” – VIDEO
1. L’APE È VOLATA VIA. SIMBOLO DEL MADE IN ITALY, NON SI POTRÀ PIÙ VENDERE IN ITALIA: È TROPPO INQUINANTE
Estratto dell’articolo di E.Na. per il “Corriere della Sera”
Settantasei anni dopo la prima volta Piaggio cessa la produzione dell’Ape in Italia. In oltre sette decenni dallo stabilimento di Pontedera (Pisa) ne sono uscite oltre 2 milioni, pronte a diventare alleate dei lavoratori e compagne di avventure dei ragazzi.
Da ora in poi la piccola tre ruote sarà realizzata e venduta esclusivamente in India attraverso la controllata Piaggio Vehicles Private Limited, operativa dal 1999. Per il mercato locale e per quello africano, infatti, i vincoli in materia di emissioni inquinanti e sicurezza non sono stringenti.
Le nuove normative in tema ambientale hanno portato a una scelta difficile, visto anche il legame con il territorio, ma obbligata. L’Ape monta un motore a due tempi Euro 4 e la riconversione a Euro 5 non sarebbe semplice dal punto di vista meccanico. La soluzione potrebbe essere cambiare il motore, ma non si tratterebbe più di un’Ape così come l’abbiamo sempre conosciuta.
[…] L’addio dell’Ape all’Italia è stato anche dettato da questioni in materia di sicurezza. Secondo quanto dichiarato, il Porter Elettrico, sarà dotato dei più recenti sistemi di assistenza alla guida che sarebbe stato impossibile installare sull’Ape.
2. IL CONTADINO, IL MURATORE E VALENTINO L’ANIMA DELLA 3 RUOTE RESTA IMMORTALE
Estratto dell’articolo di Giorgio Terruzzi per il “Corriere della Sera”
In principio era la Vespa e la Vespa, certo, non era Dio. Provvidenziale, questo sì. Un colpo di genio firmato Corradino D’Ascanio per permettere agli italiani, addirittura alle italiane, di muoversi in libertà ed economia tra gli affanni da dopoguerra. Era il 1946. L’Ape comparve due anni dopo.
Piaggio, stessa famiglia. Una ruota più della Vespa, una in meno di una automobile. Totale: tre. Abbastanza per trasformare questo motocarro in uno spartano, formidabile compagno di viaggio, di lavoro, di divertimento, accessibile, affidabile, in gamba. Da allora per sempre, cosa importa se hanno smesso di fabbricarlo da noi, se continueranno a costruirlo in India dove sgobba, trasporta cose e persone come un mulo o un taxi metropolitano.
[…] In mano a contadini indaffarati, arruffati, abituati a vivere in simbiosi con il loro fedelissimo socio. Legna da ardere e sacchi di cemento; mattoni, pecore, cani. Un via vai incessante, soprattutto lungo l’Appennino dove l’Ape – pare una abbreviazione- ronza in pianta stabile, continua a fare la sua parte tra provinciali asfaltate, strade bianche e sentierini. Un mezzo capace di tutto, pronto a tutto.
Versatile, multiuso. Talmente presente da alimentare la memoria ad ogni visione per ricordarci una storia cara e nostra, per collegare il come eravamo al come siamo.
Agricoltori e artigiani, meccanici e postini. Insomma, gente che lavora, con qualche guizzo trasgressivo come da precoci e leggendari capitoli della storia di Valentino Rossi che sull’Apecar diede i primi esami da “Dottore”, con tanto di vigili urbani al seguito lungo i colli di Tavullia. Per non dire dei patiti del raid, dal Portogallo a Pechino dormendo nel cassone col caldo, col freddo che fa.
[…] Disposto a trasformarsi in una bancarella, attrezzato a mini-pub, carico di gelati, vestiti per bambini, abiti vintage. Basta un anfratto, uno spicchio di piazza ed è fatta. Colorato, spalancato ed attraente. Un oggetto alla moda.
Il fatto è che di moda, l’Ape, lo è da sempre, sempre resterà. Le sue forme squadrate, aerodinamiche mica tanto, hanno raccolto troppi sogni, una quantità di desideri. Un veicolo ai minimi termini, perfetto per immaginare un’impresa, un’avventura, il gioco connesso al viaggio. Insomma, un totem a motore. […]
valentino rossi francesca sofia novello - ape piaggioape piaggio raduno ape piaggio 1piaggio ape impennataape 50 1ape piaggiola prima ape piaggiopiaggio ape bar 1piaggio ape barpiaggio ape cambogiapiaggio ape calessinoraduno ape piaggioape piaggio