mauro mascetti bus in fiamme

EROE PER UN GIORNO - MAURO MASCETTI, 48 ANNI, DA 20 IN CROCE ROSSA, È L'UOMO CHE HA SALVATO LA COMITIVA DI 24 ADOLESCENTI CHE STAVA PORTANDO COL BUS DA COMO A LIVIGNO, QUANDO ALL'IMPROVVISO IL MEZZO HA PRESO FUOCO, DENTRO UNA GALLERIA: "HO SENTITO UN BOATO E PROVENIVA DALLA GOMMA, HO CAPITO SUBITO CHE DOVEVO METTERE I RAGAZZI IN SICUREZZA, È SOLO IL MIO LAVORO" - L'USO DEGLI ESTINTORI, LE FIAMME CHE NON SI SPENGONO, LE VALIGIE BRUCIATE E QUELLE IMMAGINI SCIOCCANTI...

 

Anna Campaniello per il “Corriere della Sera

 

mauro mascetti 5

Il turno alla guida del bus della Croce Rossa, con la prospettiva di una giornata senza gli imprevisti del lavoro alla guida dell'ambulanza. Si trattava solo di accompagnare una comitiva di adolescenti dell'oratorio in montagna. Un viaggio di quattro ore da Lipomo, nel Comasco, a Livigno e ritorno. Invece un boato in galleria ha sconvolto tutto. E Mauro Mascetti, 48 anni, da 20 in Croce Rossa, prima come volontario e ora dipendente, si è trasformato in un eroe.

 

autobus in fiamme vicino a lecco 2

«Eravamo in galleria a pochi chilometri da Bellano ed era un viaggio tranquillo - racconta -. Abbiamo sentito un boato nella zona posteriore sinistra e ho capito che proveniva dalla gomma. Non ho capito subito cosa fosse accaduto perché il bus non ha sbandato né altro. Ho accostato e ho cercato la prima piazzola, volevo provare a portare il mezzo fuori dal tunnel, ma poi ho visto il fumo e ho capito che dovevo immediatamente mettere in sicurezza i ragazzi. Mi sono fermato a ridosso del marciapiede e li ho fatti scendere rapidamente dalla porta anteriore, dicendo al coordinatore di portarli subito fuori dalla galleria».

 

autobus in fiamme vicino a lecco 3

Sulla strada continuavano a passare le macchine. «Era una situazione di pericolo per gli automobilisti - dice Mascetti -. Oltre al fumo ho iniziato a vedere le fiamme e ho provato a spegnere l'incendio per evitare rischi per gli altri veicoli. L'estintore del bus non è bastato, ho preso anche i due dell'Anas. Il fuoco sembrava spento, ma poi è ripartito e non ho potuto fare altro che uscire anche io dal tunnel. A quel punto ho raggiunto i ragazzi, ho iniziato a fare loro le prime domande per capire se avessero bisogno di cure o se fossero sotto choc. Fortunatamente erano in buone condizioni e neppure troppo spaventati. Piuttosto erano arrabbiati per i bagagli andati distrutti. Hanno potuto portare fuori solo le cose che avevano addosso, ovviamente non c'è stato il tempo per pensare ad altro. Ho anche cominciato a chiamare i genitori per tranquillizzarli».

 

mauro mascetti 1

L'autista ha cercato di capire se stavano realmente tutti bene: «Qualcuno aveva dei giramenti di testa per il fumo inalato. Nel frattempo erano arrivate ambulanze e Vigili del fuoco e abbiamo deciso per precauzione di accompagnarne alcuni in ospedale».

 

Mauro invece non ha avuto bisogno di cure. «Di una doccia e di un cambio, piuttosto. Ero nero per il fumo ma stavo bene e quando finalmente non c'è stato più nulla da fare anch' io ho chiamato mia moglie per tranquillizzare lei e i nostri figli».

 

mauro mascetti 3

Tanti i messaggi di ringraziamento che gli sono arrivati. «Ma io non mi sento affatto un eroe. Non c'è stato il tempo per pensare, ma sapevo che dovevo salvare i ragazzi. Ho fatto il mio lavoro e il coordinatore dell'oratorio è stato bravissimo ad aiutarmi. Solo questo».

 

mauro mascetti 4

Le immagini di quel che resta del bus divorato dalle fiamme dicono che quel «solo questo» sono 24 adolescenti salvati e quel che ha fatto la differenza tra un brutto spavento da raccontare e un bilancio catastrofico.

autobus in fiamme vicino a lecco 1INCENDIO AUTOBUS LECCOINCENDIO AUTOBUS LECCOINCENDIO AUTOBUS LECCOmauro mascetti 2mauro mascetti 6

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)