ius soli

I “NUOVI” ITALIANI - CON LO “IUS SOLI” ACQUISTEREBBERO LA CITTADINANZA 800 MILA RAGAZZI. E, SORPRESA, SOLO UNO SU TRE E’ MUSULMANO - I ROMENI LA COMUNITA’ PIU’ NUMEROSA, SEGUONO GLI ALBANESI ED I MAROCCHINI - TRA I BANCHI DI SCUOLA PIU’ DI 200 NAZIONALITÀ DIVERSE

 

Vladimiro Polchi per “la Repubblica”

 

MANIFESTANTE PRO IUS SOLIMANIFESTANTE PRO IUS SOLI

Rheslyn ha 12 anni, è nata in Italia e vive a Roma, dove quest'anno frequenterà la seconda media. I suoi genitori, Rayln e Rene, sono arrivati dalle Filippine 18 anni fa e oggi lavorano in casa di una famiglia romana. Rheslyn, italiana per gli amici, resta straniera per la legge.

 

Il suo è l'identikit tipo dei "nuovi cittadini": bambini e ragazzi figli di immigrati che otterrebbero il passaporto tricolore se passasse la riforma dello ius soli, ancora ferma al Senato. Chi sono davvero? Per lo più cristiani, cattolici e ortodossi, uno su tre è musulmano. Hanno madri e padri in gran parte romeni, albanesi e marocchini, ma anche cinesi, filippini e indiani.

IUS SOLI IUS SOLI

 

Dopo le recenti parole di Papa Francesco, che ha richiamato il "diritto a una nazionalità" per tutti i bambini, la Fondazione Leone Moressa è andata a capire chi sarebbero i potenziali nuovi italiani. Innanzitutto i numeri: secondo una stima dei ricercatori, i beneficiari della riforma sarebbero 800.600 ragazzi, circa l'80% dei minori stranieri residenti in Italia. A questi si aggiungerebbero 58.500 potenziali beneficiari ogni anno.

OPERAI ROMENIOPERAI ROMENI

 

Come si arriva a queste cifre? Le nuove norme, approvate il 13 ottobre 2015 alla Camera, introducono due principi: con lo ius soli si riconosce la cittadinanza a chi è "nato in Italia da genitori stranieri, di cui almeno uno in possesso del permesso Ue di lungo periodo"; con lo ius culturae beneficiario è invece "il minore straniero, nato in Italia o che vi abbia fatto ingresso entro il dodicesimo anno di età, che abbia frequentato un percorso formativo per almeno cinque anni".

 

 

BADANTI ROMENEBADANTI ROMENE

Ebbene, i minori stranieri in Italia al primo gennaio 2017 sono circa un milione, il 21% della popolazione immigrata totale. I maschi sono il 52% e le femmine il 48%. Per tracciare un identikit di chi potrà diventare italiano, i ricercatori della Moressa hanno esaminato i dati relativi agli alunni stranieri nell'anno scolastico 2015/2016: un campione di 815mila ragazzi, che in buona parte coincide con i potenziali beneficiari della riforma.

 

Complessivamente tra i banchi di scuola si contano oggi oltre 200 nazionalità diverse, anche se le prime dieci rappresentano da sole i due terzi del totale. Ebbene, tra i nuovi italiani sarebbe record di bambini con genitori romeni, albanesi o marocchini, ovvero le tre comunità più numerose in Italia. Sarebbero loro a dividersi il podio, subito sotto troveremmo i figli di cinesi, filippini, indiani, moldavi, ucraini, pachistani e tunisini.

 

IUS SOLI   IUS SOLI

E quale sarebbe la religione di questi nuovi cittadini? "Possiamo stimare le religioni degli alunni stranieri in Italia - scrivono alla Moressa - partendo dal presupposto che gli immigrati provenienti da un determinato Paese, ne rispecchino anche la ripartizione per gruppi religiosi".

 

E così tra le nazionalità dell'Est Europa, la maggioranza è di religione ortodossa (87% in Romania, 93% in Moldavia, 70% in Ucraina). I cattolici sono invece in maggioranza nelle Filippine (85%) e registrano comunque una presenza diffusa in Europa e in Africa. I musulmani sono in prevalenza nel Nord Africa, nei Balcani e in alcuni Paesi asiatici (Pakistan, Afghanistan).

 

ius soli cittadinanza italiana agli immigrati ius soli cittadinanza italiana agli immigrati

Complessivamente la maggioranza degli alunni stranieri (44%) è di religione cristiana. Gli alunni provenienti da Paesi musulmani sono poco più di un terzo (38,4%). Insomma, stando agli studiosi della Moressa, "saranno oltre 800mila i potenziali beneficiari della riforma e si tratterà in prevalenza di giovani provenienti da Paesi cristiani, mentre la componente musulmana si attesta al di sotto del 40%".

 

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI