volontaria ama aggredita tor bella monaca maricetta tirrito

FAR WEST ROMA – A 24 ORE DAL LINCIAGGIO DELLO SCIPPATORE INDIANO AL QUARTICCIOLO, OGGI A TOR BELLA MONACA UN NORDAFRICANO HA SPEZZATO UN BRACCIO A UNA VOLONTARIA CHE STAVA RIPULENDO LA STRADA – MARICETTA TIRRITO ERA INSIEME AD ALTRI MEMBRI DELL’ASSOCIAZIONE “TOR PIÙ BELLA”, QUANDO È STATA AGGREDITA CON UNA BOTTIGLIA VUOTA – SECONDO IL PRESIDENTE DEL VI MUNICIPIO, NICOLA FRANCO, “È STATO UNO DEI TANTI SPACCIATORI DI ZONA CHE HA VISTO OCCUPATA LA SUA PIAZZA…”

Estratto dell'articolo di Silvia Mancinelli per www.adnkronos.com

 

Maricetta Tirrito con il braccio rotto

Colpita con una bottiglia di Coca cola vuota che le ha fratturato il braccio solo perché, insieme ad altre donne del quartiere e all’associazione Tor Più Bella, stava pulendo via Scozza. E' successo questa mattina a Roma a Maricetta Tirrito, volontaria da sempre impegnata nel sociale, aggredita da un uomo di origine nordafricana mentre ripuliva la strada.

 

“Quell'uomo, uno dei tanti spacciatori di zona, ha prima offeso le donne impegnate a ripulire quella che è una delle vie di Tor Bella Monaca abbandonate al degrado, poi le minacce perché evidentemente 'occupavamo' la sua piazza di spaccio, infine quella bottiglia lanciata contro un sasso in direzione della volontaria - racconta all'Adnkronos il presidente del VI Municipio Nicola Franco, stamattina sul posto insieme all'associazione - Voglio esprimere tutta la mia solidarietà a Maricetta Tirrito che, assieme ad altre mamme, aveva deciso di rispondere all’appello di don Coluccia, il prete antimafia, e di pulire via Scozza, a Tor Bella Monaca".

 

Maricetta Tirrito

"La reazione scomposta del nordafricano, che ha causato 25 giorni di prognosi a Maricetta, segnala il fatto che la criminalità è in difficoltà - aggiunge - Con la società civile presente e le Istituzioni, don Coluccia e il Dg di Ama Alessandro Filippi con gli operatori, gli spacciatori hanno dovuto interrompere la loro attività. L’aggressore è stato fermato e portato in caserma.

 

Come per l’operazione blitz di giovedì mattina, inoltre, rileviamo che non sia un caso la nazionalità di quest’aggressore e di quella degli altri manovali della criminalità organizzata: sono tutti extra comunitari. La criminalità si serve di questi soggetti, spesso in possesso già di più fogli di via; non possiamo tollerarli oltre, devono essere portati nei Cie di tutta Italia per poi essere spediti nelle rispettive patrie. Durante le operazioni di bonifica ho trovato e consegnato ai carabinieri un machete e un coltello nascosti in un divano su cui abbiamo poi scoperto che faceva prostituire donne e anche ragazzine. Questa è la strada giusta, non molliamo un centimetro di territorio”. [...]

Maricetta Tirrito con il braccio rotto

 

Maricetta Tirrito Maricetta Tirrito con il braccio rotto Maricetta Tirrito

 

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA