johanna quandt

QUANDT BASTA - FINISCE A 89 ANNI LA FAVOLA DELLA SEGRETARIA JOHANNA QUANDT CHE STREGÒ IL CAPO E DIVENNE REGINA DELL’IMPERO BMW LASCIA UN’EREDITÀ DI 14 MILIARDI €

Tonia Mastrobuoni per “la Stampa”

QUANDT BMWQUANDT BMW

 

Quando la cassiera di un supermercato riconobbe il cognome sulla carta di credito, le chiese se era una di «quei» Quandt. Johanna scosse la testa e le rispose «magari! Sarebbe bello».

 

La gran dama del capitalismo tedesco è morta lunedì scorso a 89 anni nella casa di famiglia, a Bad Homburg. La matriarca dell’impero Bmw era famosa per la modestia, ma anche per una tendenza alla riservatezza che rasentava la maniacalità. Pochissimi dettagli sono noti della sua vita personale. E in questa storiella del supermercato, che circola da anni, sembra esserci anche un elemento in più. Nella risposta alla cassiera è come se ci fosse un residuo di meraviglia. Come se in Johanna Quandt non si fosse mai spenta l’incredulità nel portare quel cognome. E in effetti, la sua vita fu una fiaba.

Quandt è morta dopo una lunga malattia e lascia ai due figli, Susanne e Stefan, un patrimonio immenso, 14 miliardi di euro, oltre a partecipazioni in duecento aziende diverse. Secondo la classifica «Forbes» dei super ricchi, occupava la 77a posizione nel mondo. Ogni anno, i dividendi della Bmw le garantivano introiti milionari a tre cifre. Al momento della scomparsa era la seconda donna più ricca della Germania - dietro la figlia Susanne. 
 

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Famiglia medio-borghese
Ma Johanna Quandt proveniva da un ambiente diverso, lontanissimo dalle leggendarie famiglie della grande industria tedesca della Germania del Centro e del Sud, dalle loro storie di successo ma anche dai loro passati oscuri, dalle fortune moltiplicate negli anni bui del nazismo come i Krupp, i Flick, gli Oetcker. E, appunto, i Quandt.
 

Nata e cresciuta a Berlino in una famiglia della media borghesia, Johanna Quandt sognava di fare l’infermiera, ma la guerra non le consentì di finire gli studi. Dopo la guerra andò un anno negli Stati Uniti, come governante.

 

Quando tornò in Germania, fu assunta alla fine degli Anni 50 come segretaria di Herbert Quandt, che aveva ereditato dal padre Guenther la Afa, l’azienda che produceva batterie (poi ribattezzata Varta) e che secondo gli storici ebbe un ruolo terribile durante il nazismo.

 

JOHANNA QUANDT BMWJOHANNA QUANDT BMW

A Stoecken pare che il padre impiegasse detenuti dei campi di concentramento per produrre batterie, in un ambiente talmente inquinato dal piombo che i prigionieri morivano come mosche. Ad oggi, la famiglia tace sul suo passato nazista.
 

Alla metà degli Anni 50, tuttavia, questi dettagli erano ancora ignoti al grande pubblico. Johanna conquistò la fiducia di Herbert Quandt, che prima la promosse a sua assistente personale e poi se ne innamorò. Nel 1960 la sposò in terze nozze, quando lei aveva 34 anni, lui 50. Tra i due nacque un sodalizio solidissimo: quando lui iniziò a perdere la vista, lei cominciò a leggergli tutti i giorni montagne di quotidiani, libri, documenti. Nessuno si meravigliò quando Herbert non le lasciò solo i miliardi, alla sua morte, ma anche un ruolo chiave nelle sue aziende. 
 

BMW MERKELBMW MERKEL

La casa automobilistica
Già all’esordio, il legame tra i due era stato segnato dalle tormentate vicende della Bmw, il colosso automobilistico di cui i Quandt non sono oggi solo il simbolo, ma i principali proprietari, con il 47 per cento delle quote. Herbert Quandt fu l’uomo del miracolo. Nel 1959 l’azienda era sull’orlo del fallimento, Daimler pronta a rilevarla, con l’appoggio di Deutsche Bank. Quandt si mise di traverso.

 

JOHANNA QUANDT 5JOHANNA QUANDT 5

Assumendosi un rischio finanziario spaventoso rilevò la perla automobilistica di Monaco e la fece rinascere, trasformandola in una delle più grandi storie di successo della Germania del dopoguerra.

 

Nel 1994, quando rischiò di nuovo di passare in altre mani a causa di una crisi gravissima, Johanna si dimostrò all’altezza della fiducia che il marito aveva sempre riposto in lei. Fece sapere che non avrebbe venduto le sue quote; la bufera passò, la decisione della matriarca si rivelò lungimirante.

johanna e stefan quandt johanna e stefan quandt

 

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