figli dittatori

FIGLI DI TIRANNI - CHE FINE HANNO FATTO I FIGLI DI STALIN, POL POT O FIDEL CASTRO? ECCO LE LORO STORIE TRA SUICIDI (YACOV STALIN), CIRROSI EPATICHE (NICU CEAUSESCO) E VITE NORMALI COME QUELLA DI MEA SITHA, FIGLIA DI POL POT

Marco del Corona per corriere.it

 

stalin con la seconda moglienadezhda alliluyeva stalin con la seconda moglienadezhda alliluyeva

Eredi, spesso. Continuatori, talvolta. Traditori, anche, o traditi. Persino redentori. Nessun destino comune: i figli di dittatori hanno saputo trovare finali diversi alla parabola che li ha voluti prigionieri di una storia familiare che coincide con la Storia.

 

Cercare di fuggire lontano è stata la scelta di chi, come Svetlana Stalin, aveva vissuto fino in fondo il mondo di terrore costruito dal padre: sposa di un ebreo finito in Siberia, poi dell' ideologo Zhdanov, l' unica figlia del dittatore sovietico passò in Occidente nel 1967; l' altro figlio, Jacov, catturato dai tedeschi durante la guerra, si sarebbe suicidato nel ' 43.

 

stalin con i figli vasily e svetlanastalin con i figli vasily e svetlana

Un modo incruento di «uccidere il padre» è quello di Alina Castro, che gira il mondo illustrando le nefandezze del socialismo cubano di Fidel. Alcuni tradimenti diventano quasi rovesciamenti, purificazioni: Chiang Ching-Kuo, al potere a Taiwan dopo la morte del padre Chiang Kai-Shek (1887-1975), avviò lo smantellamento del regime nazionalista e la democratizzazione dell' isola. Ci sono destini, poi, che i figli hanno abbracciato fino a condividerli, a perpetuarli. Anche nel sangue.

 

papa doc con figlio jean claude papa doc con figlio jean claude

Baby Doc, al secolo Jean-Claude Duvalier, come «presidente a vita» di Haiti fra il 1971 e l' 86 seppe quasi eguagliare le efferatezze del padre Francois, il Papa Doc che fece del voodoo e nelle squadre della morte dei Tonton Macoutes le chiavi del potere. Kim Jong Il, il «caro leader» nordcoreano, gode oggi di una venerazione abilmente alimentata sulla falsariga di quella tributata al defunto «presidente eterno» Kim Il Sung. L' ombra di un genitore despota segnò Nicu Ceausescu: il figlio del dittatore romeno Nicolae - vizi e crudeltà leggendari - morì distrutto dalla cirrosi in un ospedale di Vienna nel ' 96. Fatali, ai figli dei tiranni, le guerre dei padri.

 

benito mussolini con la figlia eddabenito mussolini con la figlia edda

Nel 1941 morì il pilota Bruno Mussolini (ma durante un volo di allenamento), mentre Edda vide il marito Galeazzo Ciano fucilato durante la Repubblica di Salò. Il primogenito di Mao Zedong, Mao Anying, scontò con la morte la partecipazione cinese alla guerra di Corea: il 24 novembre 1950 la sua postazione fu centrata da una bomba incendiaria americana. «Conosciamo i come e i perché di queste cose», disse il padre: «Senza sacrificio non c' è vittoria».

 

Allan Hall per http://www.dailymail.co.uk/

mutassim gaddafimutassim gaddafi

 

Hanno lasciato la loro firma di sangue su paesi e popoli, spesso anche sui loro stessi figli. Muhammar Gheddafi ebbe dieci figli, tre di loro morirono durante la rivolta che portò alla caduta del dittatore nella primavera del 2011. Mutassim Gheddafi morì nelle mani dei ribelli lo stesso giorni in cui fu ucciso suo padre, il quarto figlio del dittatore era noto per le sue feste di capodanno ai caraibi dove invitava pop star del calibro di Usher e Beyoncè. Gli altri sono riusciti a far perdere le loro tracce durante la primavera araba.

 

manda   figlio di mobutumanda figlio di mobutu

Un’altra famiglia numerosa è quella dell’ex dittatore dello Zaire Mobutu Sese Seko, che a quanto pare beveva sangue umano per fortificarsi. Tutti i suoi 17 figli, frutto di due matrimoni e numerose amanti, sono stati educati all’estero sotto falso nome e il primogenito Niwa con la prospettiva di diventare l’erede del dittatore. Kongulu, uno dei 17 fratelli, è stato soprannominato “Saddam Hussein” per essere a capo degli squadroni della morte che eliminano i nemici della sua famiglia mentre un altro, Manda, alla morte del padre ha dichiarato che la sua eredità milionaria era “in media con quelle che venivano lasciate nel pese”.

kongulu figlio di mobutukongulu figlio di mobutu

 

Pol Pot, spietato dittatore cambogiano che condannò a morire 2 milioni di persone, scelse sua moglie Mea Son da una lista di donne preparata dai servizi segreti e da lei ebbe la sua unica figlia Mea Sitha. La piccola crebbe sotto svariati nomi falsi fino che a 18 assunse quello di Sar Patchata. Ora è sposata con un cambogiano con cui gestisce una piantagione di riso.

 

mea son e mea sitha mea son e mea sitha

Uno dei dittatori più famosi della storia, Adolf Hitler, non ebbe nessun figlio né da Angelika Raubal, figlia della sua sorellastra con cui intrattenne un’appassionata e profonda relazione, né dalla sua amante più famosa Eva Braun. Tuttavia c’è un francese, Jean-Marie Loret, che sostiene di essere nato da una relazione tra sua madre e Adolf Hitler durante la prima guerra mondiale. Una pretesa che non è mai stata verificata né presa troppo sul serio.

jean marie loret dice di essere figlio di hitlerjean marie loret dice di essere figlio di hitlerkim jong il e kim jong unkim jong il e kim jong unmao con figlia li min e maritomao con figlia li min e maritozola elena ceausescuzola elena ceausescunicu ceausescunicu ceausescu

 

Ultimi Dagoreport

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATI CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…

fulvio martusciello marina berlusconi antonio damato d'amato antonio tajani

DAGOREPORT – CE LA FARANNO TAJANI E I SUOI PEONES A SGANCIARE FORZA ITALIA DALLA FAMIGLIA BERLUSCONI? TUTTO PASSA DALLA FIDEIUSSIONI DA 99 MILIONI DI EURO, FIRMATE DA SILVIO, CHE TENGONO A GALLA IL PARTITO – IL RAS FORZISTA IN CAMPANIA, FULVIO MARTUSCIELLO, È AL LAVORO CON L’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, ANTONIO D’AMATO: STANNO CERCANDO DEI “CAPITANI CORAGGIOSI” PER CREARE UNA CORDATA DI IMPRENDITORI CHE “RILEVI” FORZA ITALIA - LA QUESTIONE DEL SIMBOLO E IL NOME BERLUSCONI…