rissa piazza venezia

FOLLIA CAPITALE - RISSA IN PIAZZA VENEZIA TRA UBRIACHI PER 4 EURO: CAPELLI TIRATI, PUGNI, CALCI, SPUTI – UN TURISTA SPAGNOLO PROVA A SEPARARLI MA RISCHIA DI ESSERE PICCHIATO -  I VIGILI PASSANO E VANNO VIA MENTRE C’E’ CHI SI METTE A FARE LA PIPÌ SUL PALO…

RISSA PIAZZA VENEZIARISSA PIAZZA VENEZIA

Elena Panarella per Il Messaggero

 

Gruppi di sbandati arrivano anche in pieno giorno. Piombano nella piazza, mangiano e buttano di tutto in strada. Si ubriacano. Spaccano le bottiglie, con i frammenti di vetro dappertutto.

 

Sono aggressivi (anche tra di loro). Ieri mattina l'ultimo episodio sotto gli occhi sbalorditi e spaventati dei turisti: un senzatetto sulla sedia a rotelle e il suo compare che lo spinge lungo la strada hanno aggredito un loro conoscente per tentare di rubargli qualche spicciolo. E sul marciapiede rotolano due monete da due euro.

 

Sono volate parolacce, schiaffi, calci. «Qui è l'inferno», scappa una ragazza impaurita. Siamo in piazza Venezia, nuovo avamposto del degrado e della sicurezza a rischio. I passanti sussurrano la paura, la confessano a denti stretti: «Ma come è possibile che nessuno intervenga? Un turista spagnolo ha tentato di separarli ma quello con la maglia nera gli è corso dietro urlando, voleva picchiarlo».

 

«IL MATCH»

Qualcuno in realtà si ferma: prima la polizia, cerca di calmarli e poi va via. Il match, sotto Palazzo Venezia, riprende. E così poco dopo arrivano due vigili: la scena si ripete, anche loro provano a calmarli, allontanarli. Poi si dileguano. Intanto i tre, imperterriti, restano lì. Anzi, quello sulla carrozzina si alza per fare la pipì sul palo che sorregge la targa dello storico palazzo. Mentre l'altro, quello aggredito, barcollando si incammina verso piazza San Marco.

RISSA PIAZZA VENEZIARISSA PIAZZA VENEZIA

 

«Scene di ordinaria follia ormai - racconta Annamaria, che lavora in via del Plebiscito - qui ci sono mendicanti, barboni, sbandati, ubriachi, ladruncoli che si insinuano con piccoli stratagemmi tra le file dei turisti. Insomma è una vera e propria indecenza».

 

Diciamolo subito: piazza Venezia sta diventando una ferita aperta nel cuore della città «Una lite furibonda: vestiti strappati, capelli tirati, calci, sputi ormai non preoccupa più nessuno se anche le forze dell'ordine passano e vanno via - tuona un commerciante della zona - Solo che non può essere questa la cartolina della città Eterna».

 

DESOLAZIONE

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Una cosa è certa: Roma vive di continue contraddizioni. Da una parte gli occhi dei turisti spalancati di meraviglia poco distante davanti alla Chiesa in Corso Vittorio, dall'altra un senzatetto stende scrupolosamente maglietta e pantaloncini a un passo dai marmi bianchi come il latte della basilica.

 

Ma c'è anche chi si cambia completamente nudo nel vicoletto accanto. E chi come i tre senzatetto indisturbati se le danno di santa ragione a piazza Venezia. Se non ci fossero le foto a raccontare le scene di vita quotidiana che avvengono puntualmente in pieno centro, forse nessuno crederebbe ai racconti dei testimoni.

 

Ma quelle foto ci sono e fanno male come una scheggia che si conficca nel fianco della grande bellezza romana. Non è la prima e non sarà nemmeno l'ultima. «Il centro storico è avvolto dal degrado - racconta Rossella Baldi, residente in via dei Coronari - c'è chi urina sui portoni, chi si lava alle fontanelle con spugna e sapone, chi stende i panni sul sagrato di una chiesa, chi si tuffa nelle fontane, insomma è un continuo. Ma nulla cambia».

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