rivolta sociale

IL FUTURO CHE CI ASPETTA? I FORCONI IN PIAZZA! - UN RAPPORTO ALLIANZ SULLA VALUTAZIONE DEI RISCHI, METTE IN GUARDIA DALLA MISCELA ESPLOSIVA CREATA DALLE CONSEGUENZE DEL CONFLITTO IN RUSSIA, DALLA CARENZA DI CIBO, PREZZI ALLE STELLE, BORSE IN TILT, TASSI DEI MUTUI CHE SALGONO E DALLA PROSPETTIVA DI UNA RECESSIONE - LE IMPRESE DOVRANNO PREPARARSI A SCIOPERI, SOMMOSSE E VIOLENTI MOVIMENTI DI PROTESTA DEI DIPENDENTI - SONO ADDIRITTURA 75 I PAESI CHE HANNO UN'ALTA PROBABILITÀ DI VEDERE UN AUMENTO DELLE PROTESTE ENTRO LA FINE DEL 2022, TRA QUESTI STATI UNITI, ARGENTINA, BRASILE E SPAGNA…

rivolte in olanda contro il lockdown 14

Sandro Iacometti per “Libero quotidiano”

 

Nel 2020 a scatenare la furia di una parte consistente della popolazione americana fu la morte di George Floyd per mano della polizia. Un caso enorme e clamoroso che scosse il mondo e sollevò ovunque dibattiti, polemiche e manifestazioni. Ma la rabbia dei cittadini esplode anche per molto meno. Nel 2018 in Francia bastò un aumento della benzina per far scendere la gente in piazza per mesi.

 

rivolte in olanda contro il lockdown 15

In Cile accadde lo stesso per l'incremento delle tariffe della benzina. Mentre nei due anni appena trascorsi ad alimentare in molti Paesi disordini sociali e dure proteste ci hanno pensato le restrizioni anti-Covid. Quando il materiale è infiammabile, una piccola scintilla è sufficiente a far divampare l'incendio. E sembra che la miscela creata dalle conseguenze del conflitto in Russia, dalla carenza di cibo, dai prezzi alle stelle, dalle borse a gambe all'aria, dai tassi dei mutui che salgono e dalla prospettiva di una recessione sia altamente sensibile alle sollecitazioni.

 

tunisia giovani in rivolta

A pensarla così non sono solo istituzioni internazionali come l'Onu, che ha più volte paventato il rischio di carestie e rivolte, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, o la Fao, secondo cui la fame minaccerà la stabilità sociale in decine di Paesi, ma anche gli esperti di Allianz, che per mestiere fanno proprio questo: valutare i rischi.

 

EDIFICI E BENI

L'allarme del colosso assicurativo è ovviamente rivolto alle aziende e non ai governi, ma la sostanza cambia poco.

 

Secondo la divisione Global Corporate & Specialty (AGCS) le imprese dovranno prepararsi a scioperi, sommosse e violenti movimenti di protesta che, oltre a provocare costosi danni materiali agli edificio ai beni, possono causare anche gravi interruzioni dell'attività a seguito dell'impossibilità di accedere ai locali con relative perdite di profitto.

rivolte a capitol hill

 

Per Srdjan Todorovic, attualmente Head of Crisis Management per Regno Unito e Paesi nordici di AGCS e prossimo a diventare Head of Global Political Violence & Hostile Environment Solutions, i disordini civili, quanto a danni economici, sono addirittura peggio del terrorismo. E il manager ipotizza addirittura che potenziali focolai non si manifestino solo nelle piazze, ma anche nel mondo del lavoro.

parigi, rivolta contro la legge sulla sicurezza 8

 

«È improbabile», ha spiegato, «che i disordini sociali si attenuino presto, viste le ripercussioni del Covid-19, la crisi del costo della vita e i cambiamenti ideologici che continuano a dividere le società di tutto il mondo. Le aziende devono prestare attenzione a qualsiasi indicatore sospetto e definire percorsi chiari per la risposta e l'allentamento della tensione, in modo da anticipare e scongiurare il rischio di danni ai dipendenti e/o alle proprietà aziendali e personali».

 

Insomma, oltre a stringere i denti per i costi schizzati alle stelle delle materie prime e dell'energia, a fronteggiare il prevedibile calo dei consumi provocato dall'inflazione e, tra qualche giorno, a pensare in che modo trovare la necessaria liquidità dopo la fine dei tassi a zero annunciata dalla Banca centrale europea, gli imprenditori dovranno anche fare i conti con le possibili fibrillazioni dei dipendenti.

scontri tra polizia e manifestanti a campo de' fiori 4

 

E se fino ad ora si pensava che il livello di guardia, considerato soprattutto il previsto calo delle forniture mondiali di beni primari come il grano, sarebbe scattato soprattutto nei Paesi poveri, adesso sembra che nessuno sia più al sicuro.

 

La società di consulenza britannica Verisk Maplecroft, ad esempio, ritiene «inevitabile un aumento dei disordini civili nei Paesi a medio reddito, che sono stati in grado di offrire protezione sociale durante la pandemia, ma che ora avranno difficoltà a mantenere quel livello di spesa visto l'aumento del costo della vita».

rivolta a napoli per le misure anti covid 4

 

I FORCONI

Secondo le Verisk Civil Unrest Index Projections, sono addirittura 75 i Paesi che hanno un'alta probabilità di vedere un aumento delle proteste entro la fine del 2022, tra questi Stati Uniti, Argentina, Brasile e Spagna, con conseguente aumento della frequenza di tali fenomeni e dei danni alle infrastrutture e agli edifici.

 

bangalore rivolta della comunita musulmana

In altre parole, lo spettro dei forconi nelle strade e sotto i palazzi della politica, che molti tirano in ballo quasi per gioco per descrivere gli effetti di misure particolarmente impopolari di chi governa è ora un pericolo concreto. Viste da questa prospettiva le prossime mosse di Mario Draghi, che si appresta a varare l'ennesimo decreto aiuti destreggiandosi con margini di bilancio resi inesistenti dal risveglio dello spread, appaiono assai delicate. Suscitare l'ira di Bruxelles facendo ricorso al debito o quella degli italiani lasciandoli a bocca asciutta di fronte ad un costo della vita già diventato per molti insostenibile? Questo, banalmente, è il problema.

saccheggi a new york durante le rivolte per omicidio di george floyd 23

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…