GABRIEL GARKO SARA' RIASCOLTATO DALLA PROCURA DI ROMA NELL'INDAGINE SUL PRODUTTORE ALBERTO TARALLO, ACCUSATO DI ISTIGAZIONE AL SUICIDIO E FALSO - L'ATTORE AVREBBE FORNITO AI MAGISTRATI INFORMAZIONI UTILI SU TARALLO ANCHE SE I PM HANNO DIFFICOLTÀ AD ARRIVARE A PROVE CONCRETE: IL CORPO DI TEO LOSITO È STATO CREMATO E DUNQUE NON SARÀ POSSIBILE RIESUMARLO. MA L'ACCUSA DI AVER FALSIFICATO IL TESTAMENTO DI TEODOSIO LOSITO SEMBRA AL MOMENTO BLINDATA - IL NOTAIO CHE ACCETTO' L'ATTO CONSIDERATO TAROCCO E' DECEDUTO UN ANNO FA…
Ilaria Sacchettoni per il "Corriere della Sera"
Il produttore Alberto Tarallo ancora non sa che il 12 marzo scorso, negli uffici della Procura, l'indimenticato protagonista della fiction «L'onore e il rispetto», Gabriel Garko, ha affidato ai magistrati la testimonianza più severa agli atti dell'inchiesta sul presunto suicidio dello sceneggiatore Teodosio Losito.
E infatti, oltre a togliersi qualche sassolino riguardo alla politica della ex Ares film nei confronti degli attori dichiaratamente gay (costretti a quotidiana e, a suo giudizio, «anacronistica» dissimulazione delle proprie inclinazioni sentimentali) Garko avrebbe tratteggiato un profilo di Tarallo che si è dimostrato utile all'accusa. L'attore è stato l'unico fra i molti sfilati in Procura (Eva Grimaldi, Manuela Arcuri, Massimiliano Morra, Nancy Brilli, Giuliana De Sio per citarne alcuni) ad aver anticipato il grado di spregiudicatezza del produttore, ex compagno di Losito.
Tarallo, Losito, Garko, Clemente Mimun
E dunque Viso d'angelo, come è chiamato Garko dalle ammiratrici, sarà a breve riconvocato dal pm Carlo Villani per una nuova e dettagliata audizione in qualità di persona informata sui fatti. Mentre Rosalinda Cannavò/Adua Del Vesco, grande accusatrice di Tarallo a sua volta, si sarebbe concentrata sul tratto pseudo esoterico della faccenda, evocando una «setta» che avrebbe recluso i suoi adepti, Garko avrebbe fornito più concreti elementi sulla scuderia Ares.
Subito ribattezzato «ingrato» dal produttore della fu Ares film, oggi indagato per falso e istigazione al suicidio a seguito della perizia sul testamento e alcune lettere di Losito dell'esperta nominata dalla Procura, Maria Caldarazzo. Il punto è che, in seguito a quella consulenza molte cose sono cambiate. E perfino la difficile accusa di istigazione al suicidio, ipotizzata con poche speranze d'essere dimostrata, sembra destinata a una rivalutazione.
gabriel garko, adua del vescovo e il produttore storico di garko, tarallo(2)
Le difficoltà di arrivare a prove concrete restano sul tavolo, perché non va dimenticato che il corpo di Teo Losito è stato cremato e dunque non sarà possibile riesumarlo. Ma l'accusa di falso sembra al momento blindata benché la difesa abbia già annunciato il deposito di una perizia di parte che dimostri l'autenticità del documento.
Un nuovo dettaglio affiora riguardo al testamento sottoposto a esame grafologico da parte della Procura. Il notaio che pubblicò l'atto, Claudio Cerini, deceduto un anno fa (diversamente sarebbe stato ascoltato dagli esperti del nucleo di polizia economico finanziaria cui è affidato l'approfondimento) avrebbe apposto la sua firma per ricezione dell'originale sul retro del foglio.
ALBERTO TARALLO TEODOSIO LOSITO
Un improbabile gesto che ora alimenta ulteriori sospetti. Nel frattempo, quest' ultimo, in attesa che il Tribunale di Roma fissi l'udienza del Riesame sul sequestro da cinque milioni eseguito una settimana fa, vara nuove strategie difensive. Sono già in corso contatti con l'autorevole avvocato Franco Coppi gradito alla sua storica legale, la penalista Daria Pesce, in difficoltà a seguire da Milano gli sviluppi di un'inchiesta incardinata a Roma. Accetterà l'incarico?
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