gioia romiti

LA GIOIA DI CESARONE – ‘’NELLA TORINO DEGLI ANNI '80, QUANDO L’UOMO PIÙ POTENTE DELLA CITTÀ ERA CESARE ROMITI, I SALOTTI DELLA BUONA BORGHESIA SI TROVAVANO DAVANTI A UN DILEMMA DI BON TON AL MOMENTO DI INVITARLO A CENA: PREGARLO DI VENIRE CON LA MOGLIE GINA O CON MICHI GIOIA, STORICA AMANTE?’’ – MICHI: “LA STORIA CON ROMITI E' STATA L'UNICA RELAZIONE DELLA MIA VITA CON UN UOMO SPOSATO” – ‘’E’ SICURAMENTE VERO CHE IL DOTT. ROMITI HA AVUTO TANTE DONNINE DAVANTI A SÉ, MA È ALTRETTANTO VERO CHE È SEMPRE TORNATO DA LEI. LO ASPETTAVA A CASA, MAGARI CON I MUSI LUNGHI E TRE SIGARETTE ACCESE CONTEMPORANEAMENTE…”

1. LA GIOIA DI CESARONE

Gigi Moncalvo per “la Verità” - estratto

 

romiti

Gli sono state attribuite relazioni con numerose e famose signore anche del mondo della tv e del cinema. L'unica che sia stata resa pubblica, dalla diretta interessata, riguarda Michi Gioia, una signora «bene» di Torino, regina dei salotti, figlia del direttore generale della Fiat di Valletta, Nicolò Gioia, cresciuta alla corte di Agnelli e diventata famosa ai tempi della Torino socialista, del «celodurismo» romitiano.

 

2. L’”AMICA” O LA MOGLIE?

Terry Marocco, Panorama 22/8/2013 - estratto

CESARE ROMITI CON LA MOGLIE GINA

 

Nella Torino degli anni Ottanta, quando l’uomo più potente della città era «il Dottore», ossia Cesare Romiti, i salotti della buona borghesia si trovavano davanti a un dilemma di bon ton al momento di invitarlo a cena: pregarlo di venire con la moglie Gina, storica compagna di tutta la vita, o con Michi Gioia, storica amante?

 

La capitale del perbenismo risolveva l’impasse con sabauda eleganza: una volta toccava all’una e una volta all’altra. Perché allora «l’amica» (come si chiamava con soave ipocrisia) aveva lo stesso status della moglie e spesso molto potere, quasi come ai tempi di Luigi XV e di Madame de Pompadour. Era ascoltata, omaggiata e soprattutto accolta in società: l’amante per un uomo di potere era una necessità.

 

MICHI GIOIA: 'DALLA PASSIONE PER ROMITI ALL'ISOLA DEI FAMOSI'

Clara Caroli per La Repubblica - estratto

michi gioia

 

Che si parta per Alassio o per l' Honduras, prima di tutto il parrucchiere. "Non sono una rossa naturale, cerco di rimediare alla ricrescita. La valigia non sarà un problema, metto dentro quattro cose. Solo tre saranno veramente necessarie laggiù: l' adrenalina, l' intelligenza e la curiosità. E io ne ho da vendere".

 

Si può dire tutto di Michaela (o Michi) Gioia tranne che non sia una donna coraggiosa e di spirito….questa signora "bene" torinese, regina dei salotti, figlia del direttore generale della Fiat di Valletta, Nicolò Gioia, cresciuta alla corte di Agnelli e diventata famosa ai tempi della Torino socialista, della Torino da bere, ai tempi di Cesare Romiti e del "celodurismo" romitiano.

 

Oletta Citterio Furio Garba michi gioia

Lei di quegli anni e di "quelle persone" non vuole più parlare né sentir parlare: "Non ho nessuna nostalgia. Che ancora adesso, l' unica cosa che si ricorda di me è la mia relazione con quella persona, è un' offesa alla mia intelligenza. Di me si citano sempre solo tre cose: che mio padre era direttore della Fiat, che sono stata l' amante di Romiti e che mi sono fatta il lifting con il botulino. Dopo quarant' anni di ferite e di lotte penso di meritarmi qualcosa di più".

 

Signora Gioia, e la storia con Romiti? «E' stata l' unica relazione della mia vita con un uomo sposato». Com' era l' amore ai tempi del terrorismo? Niente di speciale, c' eravamo abituati. Anche mio padre girava con la scorta».

 

DIETRO, MA ANCHE DI FIANCO, AL DOTT. ROMITI C’È STATA LA SIGNORA GINA ROMITI

flavia vento e michi gioia -isola_famosi

Lettera a “Oggi” - 8 maggio 2012

 

Cara Michi Gioia, Cesare Romiti deve tutto a sua moglie Gina

So bene che certi articoli non meritano né di essere letti  né  di essere commentati, ma credo sia doveroso intervenire riguardo un’affermazione di Micaela Gioia dove parla delle conquiste del Dott. Romiti.

 

Lei vorrebbe sovvertire il concetto che dietro un grande uomo ci sia una grande donna… Sbaglia. Mi dispiace, ma sbaglia di grosso e sgarbatamente! Dietro, ma anche di fianco, al Dott. Romiti c’è stata la Signora Gina Romiti: una grande donna, una grande moglie e una grande mamma (concetti forse un po’ difficili da capire per chi non li conosce).

michi gioia

 

Certo i suoi interessi non erano il chirurgo plastico o la festa “cafonal” (come vede ho seguito i consigli!!!), aveva la stessa età di suo marito e non aveva bisogno di rendersi ridicola per piacere: era simpatica, dolce, bella ed elegante. E’ sicuramente vero che il Dott. Romiti ha avuto tante donnine davanti a sé, ma è altrettanto vero che è sempre tornato da lei.

 

Lo aspettava a casa, magari con i musi lunghi e tre sigarette accese contemporaneamente, ma pronta a stargli vicino quando ne aveva bisogno, pronta a tenergli la mano quando le chiedeva di sedersi accanto a lui sul divano, sempre uniti in famiglia; poi lasciava alle donnine, quelle davanti, il compito di farsi vedere in piazza… Non aveva paura di loro. Il grande uomo Romiti ha avuto una grande donna dietro, e si chiamava Gina.

cenacolo michi gioia e simonetta de gresy

 

E se mi permette, Direttore, certi articoli non meritano neppure di essere pubblicati!

Cordialmente.

Gloria Muzzarelli

 

DAGOSPIA - 5 MAR 2016

FLASH! – QUESTA MATTINA A “FORUM”. LA PALOMBA CHIEDE ALL'OSPITE MICHI GIOIA, STAGIONATA DAMA DEI SALOTTI MENEGHINI: "GLI UOMINI TI FANNO ANCORA IL BACIAMANO?" - LEI: "CARA, VORREI CHE GLI UOMINI MI BACIASSERO IN UN ALTRO POSTO"....

047 michi gioia;arturo artom;maria luisa trussardi nin 4295Michi Gioia

 

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…