
ANGELI E DEMONI - LA GIORNALISTA FEDERICA ANGELI È STATA PRESA A PUGNI DA UNA COMMESSA DEL SUPERMERCATO, A ROMA - IL RACCONTO DELLA CRONISTA DI "REPUBBLICA", SOTTO SCORTA PER LE INCHIESTE SUL CLAN SPADA DI OSTIA: "FILA CHILOMETRICA AL BANCO DEL PANE. CHIEDO A UNA COMMESSA DI AIUTARE LA COLLEGA, CONTROVOGLIA INIZIA ANCHE LEI A SERVIRE. A UN CERTO PUNTO MI SI AVVENTA CONTRO. MI SFERRA UN PUGNO SULLA SPALLA. L'AGENTE CERCA DI BLOCCARLA, MA LA DONNA È UNA FURIA. NON SI PLACA. VUOLE PROPRIO PICCHIARMI" - LA RISPOSTA DEL DIRETTORE DEL SUPERMERCATO...
Estratto da www.corriere.it
La giornalista Federica Angeli, da anni sotto scorta per le sue inchieste sulle infiltrazioni mafiose del clan Spada a Ostia, è stata aggredita in un supermercato, il Todis di viale di Castel Porziano, zona Infernetto, a Roma. Lo ha raccontato lei stessa in un post su Facebook.
Tutto è cominciato con una lunga attesa al banco del pane: «Fila chilometrica al banco del pane. Numero sul tabellone 63. Io prendo l’81. Una sola commessa a servire al banco», scrive Angeli. Un’altra dipendente, invece, si limita a sistemare il pane nei cesti. Quando la giornalista — come altri clienti — invita la seconda commessa a dare una mano, la situazione degenera: «Controvoglia e guardandomi in cagnesco inizia anche lei a servire. Ma lo fa con tale e tanto nervoso che manda in tilt il banco».
Tutti i clienti sono nervosi e mormorano commenti, ma è con Federica Angeli che se la prende la commessa: «Scoppia. E con chi se la prende? Con me, naturalmente! Colei che aveva osato chiederle di mettersi a lavorare e aiutare la collega! Mi insulta pesantemente davanti a tutti». Dopo un acceso scambio di parole e l’intervento di altri clienti, la giornalista minaccia di avvisare il direttore.
La dipendente sbotta: «Butta a terra pane e coltello e grida che va dal direttore lei prima che ci vada io. E così fa». Ma non le basta: «Lei è lì, mi aspetta, grida e mi si avventa contro. Mi sferra un pugno sulla spalla, che solo grazie al maresciallo della mia scorta che si frappone tra me e lei, mi arriva non fortissimo». L’altro agente cerca di bloccarla, ma la donna è una furia: «Non si placa. Vuole proprio picchiarmi».
Secondo il racconto della giornalista, la reazione del direttore del supermercato è più che cauta: «Dice che bisogna capirla perché è andata a lavorare con la febbre e bisogna avere pazienza». La giornalista ha sporto denuncia: «Ormai mi conoscete e sapete che mi piace responsabilizzare chi commette azioni bieche e meschine», scrive. Poi commenta l'atteggiamento del responsabile: «Io, di fronte a una mia dipendente che picchia una cliente, sarei implacabile. Lui no. [...]