alessandro impagnatiello giulia tramontano

“A GIULIA TRAMONTANO FURONO INFERTE 37 COLTELLATE, NON POTÈ GRIDARE PERCHÉ COLPITA ALLA LARINGE” – I MEDICI LEGALI SPIEGANO CHE LA 29ENNE INCINTA FU AGGREDITA ALLE SPALLE DA ALESSANDRO IMPAGNATIELLO - IL FETO È MORTO DOPO LA MADRE. L'UDIENZA SI È SVOLTA IN PARTE A PORTE CHIUSE, MENTRE VENIVANO MOSTRATE LE IMMAGINI DEL CORPO DELLA RAGAZZA - RILEVATO UN “AUMENTO DELLA SOMMINISTRAZIONE” DEL BROMADIOLONE, IL VELENO PER TOPI TROVATO IN POSSESSO DI IMPAGNATIELLO…

Cesare Giuzzi e Giuseppe Guastella per milano.corriere.it - Estratti

 

alessandro impagnatiello 1

È ricominciata a porte chiuse la quinta udienza del processo per l’omicidio di Giulia Tramontano a Senago. Ad avanzare l’istanza alla presidente della Corte d’Assise, Antonella Bertoja, è stato l’avvocato di parte civile Giovanni Cacciapuoti che assiste la famiglia della vittima.

 

Nessuno dei familiari oggi è presente in aula. La richiesta riguarda in particolare le immagini e i dettagli del rinvenimento del cadavere. Ed è stata accolta in buona parte dalla Corte, che ha disposto l’esame di uno dei medici legali che si sono occupati del sopralluogo e dell’autopsia a porte chiuse.

 

 

ALESSANDRO IMPAGNATIELLO - GIULIA TRAMONTANO

La richiesta è stata motivata in quanto in aula c’è la presenza di giornalisti, pubblico e anche di diverse decine di studenti del liceo milanese Beccaria accompagnati da un docente, e nell’udienza di oggi saranno sentiti i medici legali che si sono occupati dell’autopsia e verranno anche proiettate le immagini dell’esame.

 

Alla richiesta del legale hanno espresso parere favorevole anche i legali dell’imputato Alessandro Impagnatiello (regolarmente presente) e l’accusa con il procuratore aggiunto Letizia Mannella e il sostituto Alessia Menegazzo.

 

 

Così, pochi istanti dopo l’inizio dell’udienza, la Corte si è ritirata per valutare l’istanza sulle porte chiuse. La richiesta è stata tuttavia accolta solo in parte dalla Corte e relativamente alla sola proiezione delle immagini del corpo 

 

(...)

 

 

GIULIA TRAMONTANO

Nel corso delle audizioni dei medici legali Nicola Galante e Andrea Gentilomo, che si sono occupati dell’esame autoptico sul corpo della 29enne, è stato spiegato che Giulia Tramontano è stata colpita con 37 coltellate. È stata aggredita alle spalle e non poteva urlare a causa di una ferita alla laringe. Le lesioni mortali sono state due in particolare, una alla carotide destra e una alla vena succlavia sinistra. Lesioni che hanno portato a uno «shock emorragico» che ha provocato il rapido decesso della vittima. 

 

Sulla base dell’analisi delle lesioni - concentrate tra collo, parte alta del torace e dorso - e la presenza di numerose ferite non mortali, il medico legale Andrea Gentilomo, tra i massimi specialisti italiani, ha spiegato che è «personalmente plausibile parlare di una aggressione avvenuta da tergo». Sul corpo infatti non risultano lesioni da difesa né altre ferite frontali o al pancione (la vittima era incinta al settimo mese). Giulia Tramontano sarebbe stata aggredita quindi alle spalle, a sorpresa, e la lesione alla laringe le ha impedito di urlare e chiedere aiuto. La morte del feto è stata «successiva alla morte della madre», determinata da una insufficienza vascolare provocata dall'emorragia materna».

alessandro impagnatiello esce di casa dopo aver ucciso giulia tramontano 1

 

Nel corpo di Giulia Tramontano c'è stato un «aumento della somministrazione» del bromadiolone, il veleno per topi trovato in possesso di Impagnatiello, secondo quanto dichiarato dal tossicologo Mauro Minoli dell'Istituto di Medicina Legale di Milano che ha svolto gli esami sul cadavere della 29enne. «Sicuramente nell'ultimo mese» prima dell'omicidio «c'è una risposta molto più alta» e dall'analisi del capello emerge che «l'inizio dell'assunzione è avvenuta almeno due mesi prima del decesso» del 27 maggio.

GIULIA TRAMONTANO - ALESSANDRO IMPAGNATIELLO alessandro impagnatiello giulia tramontano alessandro impagnatiello

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