mossad servizi segreti intelligence israele equalize spioni milano carmine gallo nunzio calamucci marcell jacobs

POTEVA MANCARE IL MOSSAD NEL CASO DEGLI SPIONI MILANESI? CERTO CHE NO! – SECONDO LA DDA, LA EQUALIZE HA AVUTO RAPPORTI CON “DUE UOMINI DELL'INTELLIGENCE DELLO STATO DI ISRAELE" – L’INCONTRO SAREBBE AVVENUTO NEL FEBBRAIO 2023. VINCENZO DE MARZIO, EX CARABINIERE ORA INDAGATO, E NUNZIO CALAMUCCI, L'HACKER AI DOMICILIARI, PARLAVANO DI “UNA COMMESSA DA UN MILIONE DI EURO" – PER GLI INVESTIGATORI “SONO SORTI DUBBI CIRCA L'APPARTENENZA PASSATA DI CARMINE GALLO A SETTORI D'INTELLIGENCE DEL NOSTRO PAESE”– ANCHE “ATTI RISERVATI DI ENI” NEGLI ARCHIVI DELLA SOCIETÀ DI ENRICO PAZZALI – LE INTERCETTAZIONI: “AIUTIAMO LA CHIESA CONTRO LA RUSSIA?” – SAREBBE STATO SPIATO ANCHE MARCELL JACOBS, SU RICHIESTA DI UN AVVOCATO...

1. INCHIESTA HACKER, DOSSIER ANCHE SU JACOBS

Da www.lastampa.it

 

marcell jacobs

[...] Mentre tra i personaggi spiati - tra cui prefetti e giudici - spunta il nome dell'atleta Marcell Jacobs e del suo staff, su richiesta di un «avvocato padovano» ancora in corso di identificazione. Le notizie acquisite da Gallo attraverso la sua vastissima rete relazionale e compendiate in veri e propri dossier erano poi vendute dal gruppo alle società interessate, a imprenditori e politici, con tariffe fino a 15 mila euro per gli accertamenti più completi su un soggetto.

 

Nelle intercettazioni agli atti, gli indagati Nunzio Calamucci e Massimiliano Camponovo parlano anche di una commessa israeliana da un milione di euro. Mentre è accertata la presenza «di soggetti legati all'intelligence israeliana» presso la Equalize. Tra le tante conversazioni captate sul tema Russia e degli attacchi hacker in Italia, poi, il gruppo discuteva anche un presunto mandato proveniente direttamente dalla Chiesa». [...]

 

 

2. INCHIESTA HACKER, ATTI RISERVATI DI ENI NEGLI UFFICI DELLA EQUALIZE. 

https://milano.repubblica.it/cronaca/2024/10/29/news/inchiesta_hacker_informativa_007_israele_pericolo_sicurezza_nazionale-423585838/?ref=RHLF-BG-P3-S1-T1

 

Estratto dell’articolo di Ilaria Carra, Rosario Di Raimondo per https://milano.repubblica.it/

 

carmine gallo samuele calamucci

"Evidente pericolo che corre la Sicurezza Nazionale”: è una premessa netta quella della maxi informativa del Nucleo investigativo dei carabinieri di Varese che ricostruisce in oltre 4mila pagine l’inchiesta sulle spie e sugli hackeraggi che sta scuotendo il mondo della politica e degli affari.

 

Un pericolo, scrivono i carabinieri, “per il potere eversivo delle attività criminali del gruppo denominato “Via Pattari 6” (indirizzo milanese in cui gli stessi hanno i loro uffici e la sede dei loro affari) e per il coinvolgimento di soggetti legati ad asset economici strategici per la Nazione”.

 

Ma di mezzo, a quanto emerge, ci sarebbero anche i servizi segreti israeliani. Nel febbraio 2023 Vincenzo De Marzio, ex carabiniere ora indagato, e Nunzio Calamucci, l'hacker ora ai domiciliari, avrebbero incontrato "due uomini non identificati che rappresenterebbero un'articolazione dell'intelligence dello Stato di Israele". L’informativa parla anche di un episodio in cui si ricostruisce "la presenza di soggetti legati all'Intelligence israeliana presso gli uffici di via Pattari", sede della Equalize di Enrico Pazzali e amministrata dall'ex poliziotto Carmine Gallo.

 

NUNZIO SAMUELE CALAMUCCI CON CARMINE GALLO E I 'RAGAZZI' AL LAVORO AL QUARTIER GENERALE DI EQUALIZE

Gli investigatori avrebbero documentato con pedinamenti e fotografie quell'incontro che ha dato riscontro a quanto detto da Calamucci e Gallo "circa i rapporti tra il gruppo di via Pattari ed i servizi d'intelligence italiani e stranieri". Sono inoltre "sorti dubbi", scrivono gli investigatori, "circa l'appartenenza passata di Gallo a settori d'intelligence di qualche tipo del nostro Paese".

 

La prima volta che l'ex carabiniere De Marzio "viene notato negli uffici di via Pattari" è l'8 febbraio del 2023 "quando si presenterà accompagnato da due uomini non identificati che rappresenterebbero un'articolazione dell'intelligence dello Stato di Israele". Calamucci, intercettato il giorno prima dell'incontro, parla con Massimiliano Camponovo e gli dice: "ci hanno fatto una proposta".

 

In un'informativa i carabinieri del Nucleo investigativo di Varese scrivono che l'hacker "conferma e spiega come abbiano già fruttato al gruppo 40mila euro" e che "ora in gioco vi è una commessa da un milione di euro". Dice: "mi han proposto un lavoretto da un milione!". E più avanti: "metà dei dati li hanno dati al Vaticano, l'altra metà gli servono per combattere Wagner!". E ancora: "Hanno tutti i documenti originali del Qatar Gate".

 

Atti riservati di Eni negli uffici di Equalize

MOSSAD images

Sono stati individuati anche "atti riservati di Eni Spa" negli uffici a Milano, dove ha sede Equalize. Come si legge nelle carte, nei locali della società, oltre a "un vero e proprio 'archivio di Polizia' ci sono "numerosi" atti su Paolo Simeone "noto youtuber e contractor italiano" ma anche "atti riservati" del gruppo petrolifero.

 

Le intercettazioni: “La aiutiamo la Chiesa contro la Russia?”

Viene tirata in ballo anche la Chiesa: i un atto contenuto nell’informativa viene riportata un'intercettazione ambientale, tra Massimiliano Camponovo (indagato) e Samuele Nunzio Calamucci e l'ex poliziotto Carmine Gallo, entrambi arrestati (domiciliari). Si parla di hacker e a un certo punto Calamucci dice: "Il braccio destro di Putin...la Chiesa chiede quello...quindi...La aiutiamo la Chiesa contro la Russia o no? Ci darà un po’ di roba per l'anno prossimo?".

 

enrico pazzali

Gallo replica: "Se ci paga...è stato sempre gratis" e Calamucci risponde: "Io...tu mi hai visto fare qualcosa gratis agli altri se non a te?". A questo punto ironizza Camponovo: "Pro bono per il Papa?" e Gallo risponde: "Ma me l'ha detto lui...quand'è che fa qualcosa gratis?".

 

Pazzali: “Fontana mi ha chiesto se Scaroni ha dei precedenti”

Ma c’è anche la politica nostrana, nelle carte depositate, da cui emerge che il presidente della Regione Attilio Fontana avrebbe commissionato a Pazzali degli accertamenti su Paolo Scaroni: "Attilio mi chie...Fontana mi chiede se Scaroni ha dei prece...delle cose in corso", scrive Pazzali al super poliziotto Carmine Gallo.

 

SAMUELE CALAMUCCI DAVANTI AL PC CONTA UNA MAZZETTA DI SOLDI

Enrico Pazzali

Lo stesso Pazzali, in realtà, rivolge questo quesito a Gallo nell'ambito della sua corsa al gestione dell'evento "Milano-Cortina", per la quale il presidente del Milan è favorito: "Guarda se ha qualche coinvolgimento ancora in corso".

L’hard disk e il pc di Nunzio Samuele Calamucci

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…