"GLI STUPRATORI DI RIMINI? LI COSTRINGANO A TAGLIARSELO E A MANGIARSELO..." – BUFERA PER IL POST CHOC DELL’ASSESSORA GRILLINA DI VENARIA, CLAUDIA NOZZETTI - ATTACCHI ANCHE ALLA BOLDRINI: I POVERINI FUGGITI DALLE GUERRE E BISOGNOSI DI ACCOGLIENZA E AFFETTO. IN ALTERNATIVA DATEGLIELI IN CURA A CASA DELLA BOLDRACCHIA”
Federico Cravero per repubblica.torino.it
Prima ha pubblicato su Facebook un commento politicamente molto scorretto sul caso degli stupratori di Rimini ("Spero che li obblighino a tagliarselo l'un l'altro e a farglielo mangiare"), con tanto di abusato riferimento alla presidente della Camera definita con disprezzo "Boldracchia".
Poi si è pentita e lo ha cancellato, sostituendolo con un post nel quale si scusa per i toni ma si inoltra in molti distinguo per giustificare in qualche modo la sua uscita infelice. Questo non è bastato ad evitare che Claudia Nozzetti, assessore al Lavoro e alle Politiche sociali della giunta pentastellata di Venaria Reale, finisse nella bufera per un'iniziativa di impronta non proprio "istituzionale".
L'esponente grillina, commentando la notizia di un sito razzista che riferiva della richiesta di estradizione in Polonia per i quattro violentatori della riviera, si era lasciata andare a parole rabbiose: “Hanno fatto bene a richiamarseli, e spero che li obblighino a tagliarselo uno con l'altro e a farglielo mangiare.... i poverini fuggiti dalle guerre e bisognosi di accoglienza e affetto. In alternativa dateglieli in cura a casa della Boldracchia”.
Subito le dichiarazioni dell’esponente grillina hanno scatenato una raffica di polemiche, tanto che lei ha tolto dalla sua pagina le frasi incriminate: “Scusandomi, desidero peraltro fare alcune precisazioni a proposito del commento di ieri. La problematica è sotto gli occhi di tutti e anima in modo forte e condiviso un senso di esasperazione e impotenza di fronte a istituzioni statali spesso avvertite come tiepide e incapaci nel tutelare il bisogno di sicurezza dei cittadini.
Il concetto è stato espresso con parole eccessive, forti e inadeguate condivise più su una scia emotiva che razionale. Parole esterne a un ruolo istituzionale che soltanto parzialmente investe la mia vita, fatta al di sopra di tutto di quotidianità e problemi emotivamente vissuti che vanno ben oltre la semplice necessità di apparire. Al netto di ogni necessità, il commento proprio per le parole espresse è da censurare. Auspico in ogni caso una svolta nell'intraprendere azioni atte a tutelare indistintamente tutti”.
Tuttavia sono stati in molti ad aver salvato il messaggio postato, che dunque continua a circolare in rete raccogliendo accese reazioni sia dal mondo politico sia soprattutto per il ruolo istituzionale ricoperto da chi l'ha scritto.
Il sindaco di Venaria Roberto Falcone ha parlato in mattinata
con il suo assessore. Il primo cittadino si dice "contrariato dall'esternazione, che è stato un atto di ingenuità" da parte di un elemento della giunta che, precisa, "è un assessore tecnico e dunque quello che ha detto è opinione personale e non del Movimento 5 Stelle. Claudia Nozzetti - aggiunge - mi ha confermato che si trattava di un pensiero dettato da un'emozione personale particolare, ben distinto dall'opinione politica".