SECONDO GLI STATI UNITI IL SUPER YACHT A MARINA DI CARRARA SAREBBE DI PUTIN: "ABBIAMO TROVATO I PRIMI INDIZI” – LA PROPRIETA’, AL MOMENTO, RESTA MISTERIOSA. LA SOCIETA’ CHE HA VENDUTO LO SCHEHERAZADE, UNA MEGA BARCA DA 700 MILIONI DI DOLLARI, HA DICHIARATO DI DOVER ANCORA “INCASSARE 6 MILIONI DI EURO RELATIVI AL SALDO CONSEGNA NAVE”
Marco Gasperetti per corriere.it
La certezza ancora non c’è. Ma le agenzie di intelligence statunitensi hanno trovato «i primi indizi» che porterebbero a dire che sì, il super yacht Scheherazade ancorato nel porto di Marina di Carrara è riconducibile a Vladimir Putin.
L’informazione — riportata dal New York Times — arriva dopo che lo stesso quotidiano aveva dato la notizia delle indagini da parte delle autorità italiane sulla proprietà del lussuoso panfilo, lungo 140 metri, con una stazza di 10.167 tonnellate e un valore di almeno 700 milioni di dollari. In una nota successiva a quelle prime notizie, The Italian Sea Group — società della nautica di lusso con sede in Toscana — aveva invece smentito che lo yacht fosse del presidente russo, e aveva spiegato di dover ancora «incassare 6 milioni di euro relativi al saldo consegna nave, prevista nei primi mesi del 2023» e che «il soggetto contraente non rientra tra quelli colpiti da sanzioni internazionali».
Al momento, dunque, la proprietà dello yacht — che l’equipaggio chiamerebbe «la nave di Putin» — resta misteriosa: né la società che cura la manutenzione, né la guardia di finanza hanno comunicato ad ora chi sia il suo padrone e neppure la sua nazionalità.
Lo Scheherazade — un nome che fa riferimento alla protagonista delle Mille e una Notte, ma anche a una suite sinfonica composta nel 1888 dal compositore russo Rimskij-Korsakov — si trova attualmente in cantiere per attività di manutenzione, e avrebbe dotazioni da capo di stato: una piattaforma di atterraggio per elicotteri e un sistema per intercettare i droni.