tumore alla prostata

MEMENTO TUMORI - GLI UOMINI ALTI E QUELLI OBESI HANNO PIÙ PROBABILITÀ DI AMMALARSI DI TUMORE ALLA PROSTATA - OGNI 10 CENTIMETRI DI GIROVITA, IL RISCHIO AUMENTA DEL 13 PER CENTO - LE POSSIBILI CAUSE SONO LEGATE A ORMONI, ALIMENTAZIONE E GENETICA

PROSTATAPROSTATA

Vera Martinella per www.corriere.it

 

Gli uomini di statura elevata e con un girovita molto ampio hanno maggiori probabilità di ammalarsi di un carcinoma prostatico aggressivo e di morire a causa della neoplasia. Lo rileva uno studio dell’Università di Oxford, appena pubblicato sulla rivista BMC Medicine, che ha individuato come il rischio di sviluppare una forma aggressiva di questo tumore cresca di pari passo con l’aumentare dei centimetri di altezza e circonferenza fianchi.

 

LO STUDIO SU 142MILA UOMINI

I ricercatori britannici, guidati da Aurora Perez-Cornago, hanno utilizzato i dati contenuti in un vasto studio europeo (Epic, European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition) riguardante quasi 142mila uomini di otto Paesi (Danimarca, Italia, Olanda, Spagna, Svezia, Regno Unito, Germania e Grecia). I risultati delle loro analisi indicano che l’altezza non è associata al rischio di cancro alla prostata in generale, ma il pericolo di ammalarsi di una forma di alto grado (dunque aggressiva) e di morirne aumenta rispettivamente del 21 e del 17 per cento ogni 10 centimetri di altezza in più.

 

TUMORE ALLA PROSTATATUMORE ALLA PROSTATA

Lo stesso vale per la circonferenza fianchi, che pare far lievitare il rischio del 18 e 13 per cento ogni 10 centimetri di girovita. «È già stato scientificamente documentato che il sovrappeso è un fattore di rischio per molte patologie croniche, quali ipertensione, diabete, malattie cardio e cerebro-vascolari (infarto, scompenso cardiaco, ictus), oltre che di tumori (come quelli di mammella, ovaio, endometrio e colon retto) - dice Aurora Perez-Cornago -. È stata anche dimostrata una stretta correlazione tra accumulo di grasso a livello addominale e pericolo di tumore e questi risultati confermano quanto sovrappeso e obesità siano responsabili dell’insorgenza di un tumore».

 

LE POSSIBILI CAUSE: ORMONI, ALIMENTAZIONE, GENETICA

DIAGNOSTICA DEL TUMORE ALLA PROSTATADIAGNOSTICA DEL TUMORE ALLA PROSTATA

Secondo l’autrice dello studio servono ulteriori indagini per chiarire con maggiore certezza e precisione il legame fra cancro alla prostata, altezza e sovrappeso, ma «emerge un nesso indubbio tra questo tumore e l’adiposità - dice Perez-Cornago -, che influisce anche sull’aggressività della malattia, probabilmente a causa dei cambiamenti ormonali che si scatenano negli uomini obesi e sovrappeso. Per quanto riguarda l’altezza, invece, ci sono minori certezze: potrebbe esserci un collegamento fra la crescita in statura e alimentazione e, quindi, con meccanismi che portano alla formazione del cancro».

 

SESSO PROSTATASESSO PROSTATA

Diverse ricerche avevano già sollevato l’ipotesi di una relazione fra statura e probabilità di tumore, ma quali sono i possibili motivi? «Possono esserci motivi che ci riconducono a ormoni (il carcinoma prostatico è molto ormono-dipendente) e altri fattori di crescita che interferiscono sia con lo sviluppo in altezza che con la formazione di un tumore - risponde Sergio Bracarda, vicepresidente nazionale della Società Italiana di Urologia Oncologica e direttore del dipartimento oncologico dell’Azienda USL Toscana Sud-Est, Istituto Toscano Tumori -. Oppure potrebbe in parte dipendere dall’alimentazione in età infantile e adolescenziale, in grado di influire sulla statura e sull’azione del sistema immunitario e, quindi, sul rischio di cancro. Infine, un’ipotesi molto interessante è che esistano mutazioni genetiche connesse alla statura che sono state anche legate a un maggiore pericolo d’ammalarsi. Ciò che però è certo è che il sovrappeso si conferma come un fattore di rischio importante, non solo per lo sviluppo di un tumore in generale, ma comporta anche più pericolo di ammalarsi di una forma aggressiva».

prostataprostata

 

COSA FA CRESCERE IL RISCHIO DI TUMORE ALLA PROSTATA

Il tumore della prostata è attualmente la neoplasia più frequente tra i maschi (da solo rappresenta il 20% di tutti i tumori diagnosticati ogni anno) a partire dai 50 anni di età e nel 2016 in Italia sono stati stimati circa 35mila nuovi casi.«Al di là delle nuove ipotesi - dice Bracarda, che è anche consigliere nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) -, le cause di questo tumore non sono ancora certe.

 

UROLOGO PROSTATA CONTROLLO ANDROLOGOUROLOGO PROSTATA CONTROLLO ANDROLOGO

Ad oggi i fattori di rischio noti per un carcinoma prostatico sono: l’obesità; l’elevato consumo di carne e latticini; una dieta ricca di calcio (con conseguente elevata concentrazione di IGF-1 ematico); elevati livelli di androgeni nel sangue. E poi i fattori ereditari, che giocano un ruolo in una minoranza di casi (meno del 15%), ma gli uomini con un parente stretto (padre, zio o fratello) con questo cancro presentano infatti un maggiore rischio di ammalarsi, soprattutto se la neoplasia è stata diagnosticata a più di un familiare, anche prima di 65 anni): ed è bene che in questi casi si effettuino controlli già a partire dai 40-45 anni. Infine, sempre in pochi pazienti, hanno un ruolo i fattori genetici, quali le mutazioni dei geni BRAC1 e BRAC2».

esami alla prostata 8esami alla prostata 8

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…