tacchi alti

NON BASTAVA IL #METOO, ORA CI INFLIGGONO IL #KUTOO - LE DONNE GIAPPONESI SI RIBELLANO ALLA SCHIAVITÙ DEL TACCO ALTO SUL POSTO DI LAVORO A COLPI DI HASHTAG #KUTOO (GIOCANDO CON LA PAROLA "KUTSU" CHE SIGNIFICA SCARPE E AGONIA) - PORTAVOCE DEL GRIDO DI PROTESTA È YUMI ISHIKAWA, ATTRICE E MODELLA DI 32 ANNI, CHE HA LANCIATO UNA PETIZIONE PER ELIMINARE I TRAMPOLI CHE FINIRÀ DIRETTAMENTE SUL TAVOLO DEL MINISTRO DELLA SALUTE…

Veronica Timperi per “il Messaggero”

 

tacchi a spillo

No ai tacchi sul posto di lavoro. È il grido di protesta che si leva dal Giappone, dove Yumi Ishikawa, attrice e modella di 32 anni, ha lanciato una petizione per eliminare le scarpe alte al lavoro via change.org, che è poi rimbalzata sui social - soprattutto su Twitter - aumentando giorno dopo giorno like e firmatarie.

 

Un fatto che accomuna le donne di tutto il mondo, soprattutto quelle che per via di dress code aziendali molto rigidi sono costrette a trascorrere dalle 8 alle 10 ore su stiletti e décolleté , tra vescicole, piedi che si gonfiano, gambe stanche e schiena dolente. «Vorrei che un giorno quest'obbligo sparisse. Perché devo svolgere la mia attività mentre mi fanno male i piedi?», ha cinguettato Yumi raggiungendo in un battibaleno oltre 100mila mi piace.

donne single e tacchi a spillo

 

Da questo consenso di massa è partita la petizione vera e propria con l' hashtag #KuToo, giocando con la parola giapponesekutsu che significa scarpe e agonia, e rifacendo il verso al famoso #MeToo contro le molestie.

 

LE FIRME

Oggi ha superato le 15.000 firme delle 25.000 imposte dalla modella al fine di presentarle al Ministero della salute giapponese. «Costringere una donna a indossare sul lavoro, per tante ore, scarpe con tacco mi sembra una tortura medievale», afferma Guillermo Mariotto, direttore creativo di Gattinoni. «Se a volerle in azienda sono gli uomini - continua - è perché non sanno cosa significhi muoversi l' intera giornata su certe altezze e con i piedi in una posizione davvero poco confortevole».

i tacchi alti fanno male alla schiena

 

«La verità è che i tacchi alti servono per slanciare chi non è molto alta - aggiunge il designer - e rappresentano un simbolo di femminilità, ma sul posto di lavoro si possono tranquillamente evitare». Al bando quindi le mise da donna in carriera stile Melanie Griffith in Working girl che includevano tailleur e décolleté vertiginose e largo, invece, a calzature più confortevoli, basse, addirittura rasoterra.

 

i tacchi alti distorcono le caviglie

«Le donne con un ruolo di potere non hanno bisogno di indossare i tacchi per sentirsi all' altezza di un uomo e anzi amano avere i piedi ben piantati a terra quando lavorano. Per questo se proprio devono indossare un tacco il migliore è il 5. Niente fastidi e massima comodità». Parola di stilista.

TACCHI LIBRITACCHIDONNA COI TACCHIi tacchi alti accorciano il tendine di achille

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…