attacco skinhead contro le sedi della caritas

TENETEVI LA VOSTRA CARITAS - UN GRUPPO DI NAZI-PIRLA DI “VENETO FRONTE SKINHEAD” ATTACCA DIECI SEDI DELLA CARITAS NEL NORD ITALIA: “FAVORISCE L'INVASIONE STRANIERA. C’È UN DISEGNO POLITICO PER ANNIENTARE L’IDENTITÀ ITALIANA”

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Fabio Poletti per “la Stampa”

 

Trovarli non sarà difficile. La rivendicazione delle «azioni» contro la Caritas e alcune sedi del Pd nel Nord Italia è sul sito di Veneto Fronte Skinhead, il gruppo di teste rasate che tre giorni fa ha lanciato una campagna al grido di «Masse di stranieri ci stanno invadendo». Dieci le sedi della Caritas, da Como a Trento, da Brescia a Reggio Emilia, attaccate con manifesti listati a lutto e macabri manichini addobbati con la bandiera italiana.

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«Vogliamo denunciare chi continua a condurre un chiaro disegno politico finalizzato all' annientamento dell' identità italiana», scrive da Lonigo, provincia di Vicenza, qualche fine testa di skinhead. Nel mirino delle teste rasate il dibattito parlamentare sulla cittadinanza agli extracomunitari e quello che definiscono il «favoreggiamento di un' invasione pianificata di orde di immigrati extraeuropei».

 

A far scattare la molla dell' azione - scrivono sempre nella rivendicazione del sito che ora rischia di essere oscurato - «i tiepidi, rari e scarsi festeggiamenti per l' anniversario della vittoria della Prima Guerra Mondiale». I carabinieri di Como hanno aperto un' inchiesta per l' azione davanti alla locale sede del Pd.

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Poco prima delle foto che documentano le loro gesta i militanti del Veneto Fronte Skinhead, sulla home page del loro sito mettono le mani avanti temendo l' applicazione della legge Mancino che punisce tutti gli atti xenofobi e parafascisti: «Da noi nessun atto vandalico. Piaccia o meno l' azione è stata semplicemente dimostrativa».

 

Visto che non è la prima volta - agli inizi del mese le «azioni» erano avvenute a Mantova - sarà la magistratura a decidere come qualificare gli atti. La politica e la chiesa si sono già espressi. Il direttore di Caritas Italiana monsignor Francesco Soddu parla di «azione inqualificabile» ma poi rivendica il lavoro fatto a fianco dei migranti: «Le nostre comunità sono un laboratorio di un nuovo umanesimo fatto non di divisioni e contrapposizioni ma di relazioni e di incontri».

 

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Provocazioni respinte al mittente anche dal ministro Graziano Del Rio, ex sindaco di Reggio Emilia dove è stata presa di mira con scritte e manichini la sede del Pd: «Siamo di fronte a un indegno atto di squadrismo ma la violenza non sconfigge la solidarietà».

 

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