SCENA APOCAL-ITTICA - UN SACCO PIENO DI LETAME DAVANTI ALLA PESCHERIA DEL PRESIDENTE DELLA SEZIONE DI PADOVA DELL’ENTE NAZIONALE PROTEZIONE ANIMALI – LA GUERRA TRA GLI ANIMALISTI FINISCE MALISSIMO: "COL SUO RUOLO NON PUO' LAVORARE IN UN NEGOZIO CHE VENDE PRODOTTI ITTICI", IL PRESIDENTE-PESCIVENDOLO COSTRETTO ALLE DIMISSIONI
SILVIA DI PAOLA per la Verità
Una guerra tra gruppi di animalisti è scoppiata a Padova perché Luigi Cusin, presidente della sezione locale dell' Ente nazionale protezione animali (Enpa), a metà settembre ha aperto una pescheria. Cusin ha dovuto dare le dimissioni dalla guida dell' Enpa assieme alla compagna Alessia Bastianello, ex tesoriere: lei detiene il 70% del negozio (che si trova nel centro storico di Padova), Cusin il 20 e un terzo socio il restante 10. «Per 40 anni sono stato al fianco degli animali combattendo bracconaggio e maltrattamenti», si difende il neo pescivendolo, «questo scontro nasce da gelosie e invidie da parte di un' associazione di fanatici oscurata dalle nostre azioni». La contraddizione di guidare un ente che protegge gli animali e lavorare in un negozio che vende prodotti ittici è stata evidenziata da Paolo Mocavero, portavoce dell' associazione Centopercentoanimalisti. (Andrea Pistore) [Corriere del Veneto]
GUERRA TRA ANIMALISTI
La storia della pescheria di proprietà di due attivisti di primo livello dell’Ente protezione animali pare una barzelletta e invece è vera, tanto che ha fatto il giro dei giornali. E dopo il clamore mediatico è arrivata anche la “punizione” dell’associazione che ruota attorno a Paolo Mocavero, fondatore di 100% animalisti. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del blitz animalista:
E’ ormai virale la storia dei due funzionari ENPA che hanno aperto una pescheria. A Padova il (forse ex) presidente Luigi Cusin e la (forse ex) tesoriera Alessia Bastianello hanno aperto in comproprietà un esercizio che vende Animali morti e vivi da mangiare: Pesci, Crostacei, Molluschi sono Animali.
E’ ben strano da parte di persone con responsabilità – neanche fossero semplici iscritti! – in un’associazione che dovrebbe tutelare gli Animali. Una pescheria è uguale, se non peggiore, di una macelleria. Cusin non è mai stato vegano o vegetariano, e lo ha sempre detto: e questa è un’altra contraddizione in cui cadono molti “animalisti” che si occupano solo di Cani e Gatti, al massimo Cavalli o Agnellini: è una visione ipocrita e nociva dell’Animalismo. Chi ama gli Animali non li mangia, non li vende, non li sfrutta! Vergogna!
Comunque, la presidente dell’ENPA Carla Rocchi è intervenuta, a polemica esplosa, spiegando fantozzianamente che Cusin e Bastianello sono dimissionari dall’ENPA. A parte che l’ENPA avrebbe dovuto espellerli, per recuperare credibilità, i due hanno stipulato il contratto per il negozio in agosto e date le dimissioni, a detta della Rocchi, in settembre, ma nessun documento ufficiale lo prova, di fatto i due pesciaroli sono ancora attivi a tutti gli effetti all’interno di ENPA.
La Rocchi, da esperta politica, conosce bene la prassi delle “dimissioni predatate”, quando scoppia uno scandalo. Nell’ENPA ci sono tanti attivisti che si impegnano a favore degli Animali, altri, tipo i due Padovani, decisamente no. Noi CENTOPERCENTOANIMALISTI abbiamo da sempre fatto una scelta di campo e combattuto gli ipocriti!
I due pesciaroli di ENPA hanno fatto ridicolizzare gli Animalisti di tutta Italia, basta navigare sulle principali pagine antivegane della rete per capire il danno che hanno fatto i due “volontari” Padovani di ENPA. Altro che “fake news”, vergogna! Espulsione immediata signora Rocchi! Immediata, in caso contrario le nostre azioni continueranno, ad iniziare con volantinaggi legittimi di denuncia di fianco ai banchetti ENPA, non solo quelli Padovani.
Sul Corriere del Veneto il responsabile ENPA Regionale Giovannoni, ha dichiarato che i due hanno dato le dimissioni e a dicembre non sarà rinnovata la loro tessera. A noi però interessano i fatti con carta che canta, quindi i vertici di ENPA si decidano a pubblicare le dimissioni dei due pesciaroli e la promessa che saranno espulsi alla scadenza della tessera, perchè di queste “belle parole” non esiste traccia da nessuna parte.
In tutta la storia dell’Animalismo uno scandalo di queste dimensioni non si era mai visto, una vergogna senza precedenti. Per il Cusin noi saremmo dei fanatici e gelosi del suo operato. Se essere coerenti e Vegani vuol dire essere fanatici, noi lo siamo! In quanto alle gelosie per l’operato dei due pesciaroli, caliamo un velo pietoso.
La nostra non è una guerra tra Animalisti, la nostra è una guerra vs finti Animalisti che ora sono diventati nemici degli Animali! Un Animalista SERIO non si sognerebbe mai di aprire un esercizio dove Animali vengono squartati, uccisi e venduti! Vergogna!
Nostri militanti, nella notte tra il 13 e il 14 novembre, hanno lasciato sull’ingresso della pescheria, in via Zabarella a Padova, un “odoroso” omaggio: un sacco pieno di sterco, l’unico che si meritano.