I PIANI DI HITLER PER BUCKINGHAM PALACE - SPUNTANO NUOVI DOCUMENTI CHE DIMOSTRANO COME IL FUHRER, VINTA LA GUERRA, VOLESSE RIMETTERE SUL TRONO INGLESE, IL FILO-NAZI EDOARDO VIII, CHE AVEVA ABDICATO PER AMORE DI WALLIS SIMPSON

Vittorio Sabadin per “la Stampa”

 

ANDREW MORTONANDREW MORTON

Edoardo VIII, il re che rinunciò al trono per amore di Wallis Simpson, era molto più legato a Hitler e al nazismo di quanto si sapesse. Durante la guerra, era arrivato addirittura ad auspicare che i bombardamenti su Londra si intensificassero per costringere la Gran Bretagna a trattare la resa, e Hitler gli aveva promesso di rimetterlo sul trono alla conclusione del conflitto.
 

I SOSTENITORI DEL REICH
Documenti che probabilmente dovevano restare ancora segreti e che, anche se è passato molto tempo, creeranno non poco imbarazzo a Buckingham Palace, sono entrati in possesso di Andrew Morton, lo scrittore che aveva già dato non pochi dispiaceri alla famiglia reale con il libro «Diana: la vera storia». Morton ne ha fatto un nuovo libro, che ha anticipato ieri con un lungo articolo sul «Mail on Sunday».
 

 Edoardo VIII Edoardo VIII

Edoardo, figlio primogenito di Giorgio V, era stato sospettato di simpatie naziste fin dall’inizio degli Anni 30, quando Londra era piena di hitleriani di sangue blu che venivano dalla Germania e frequentavano l’erede al trono e la sua amante, l’americana due volte divorziata Wallis Simpson. Morton rafforza i sospetti che Wallis fosse in realtà una spia nazista, cosa che anche Winston Churchill e l’ambasciatore americano a Londra pensavano.

 

Quando, dopo la morte di Giorgio V nel 1936, Edoardo salì al trono, scoprì che gli era molto difficile regnare. Washington e Scotland Yard avevano avvertito il governo dei pericoli rappresentati dalla sua relazione con Wallis e i documenti più scottanti e segreti non gli venivano sottoposti: si sapeva che parlava di tutto con l’amante, chiedendole consiglio. 
 

 Edoardo VIII giovane Edoardo VIII giovane

NO ALLE NOZZE CON WALLIS
Forse fu anche per questo che il governo e l’Arcivescovo di Canterbury gli negarono ogni possibilità di sposare Wallis, una donna divorziata, minacciando dimissioni e scandali. Nel 1937, Edoardo fece alla radio il famoso discorso nel quale abdicava lasciando il trono al fratello Albert, perché non poteva «portare il pesante fardello del regno senza l’appoggio della donna che amo».

 

Nello stesso anno la sposò e insieme andarono subito in Germania, a trovare un Hitler piuttosto seccato per l’abdicazione: «Potevamo avere un amico sul trono - disse ai suoi -. Avrebbe reso tutto più facile». 
 

wallis simpson e il principe edwardwallis simpson e il principe edward

L’accoglienza fu comunque straordinaria. Wallis veniva chiamata «sua altezza reale», un titolo al quale teneva molto e che il nuovo re Giorgio VI, il padre di Elisabetta, le aveva con grande fermezza negato. In quei 12 giorni di visita, Hitler promise a Edoardo che quella grande ingiustizia sarebbe stata sanata: vinta la guerra, lo avrebbe rimesso sul trono. 
 

Wallis Simpson Wallis Simpson

L’ESILIO PARIGINO
I microfilm ai quali Morton ha avuto accesso ricostruiscono nei dettagli l’esilio della coppia a Parigi, nella residenza al Bois de Boulogne regalata dal Comune, e la successiva permanenza in Spagna e Portogallo. A Parigi erano una sera a casa dell’amica di Wallis, Claire Boothe Luce, la giornalista e scrittrice poi diventata ambasciatrice americana in Italia, quando la radio diede l’annuncio di un bombardamento particolarmente violento su Londra. «Mi spiace», disse la Luce a Edoardo. E Wallis si intromise: «A me no, dopo tutto quello che mi hanno fatto. Un intero Paese contro una donna». 
 

hitlerhitler

In Spagna, la coppia frequentava la nobiltà legata ai fascisti e al dittatore Francisco Franco, ed è stato in quei salotti che Edoardo, le cui parole erano sempre segretamente registrate per inviare rapporti a Hitler, espresse l’auspicio che i bombardamenti su Londra diventassero più intensi, compiendo un atto di tradimento nei confronti del suo Paese e della sua famiglia che non potrà essere perdonato. 
 

IL SALUTO DI ELISABETTA 
Nel 1972, in visita ufficiale a Parigi, la regina Elisabetta chiese di incontrare lo zio, che stava morendo. Nella vecchia casa al Bois de Boulogne, Edoardo pregò il medico di rivestirlo e di consentirgli di restare in piedi, con i tubi delle flebo che passavano sotto gli abiti e i flaconi nascosti da una tenda, perché voleva «ricevere la sua regina in modo appropriato».

 

Winston ChurchillWinston Churchill

Elisabetta uscì dall’incontro con le lacrime agli occhi. Quando morì, lo fece seppellire a Windsor e invitò Wallis al funerale, ormai sfatta dalla chirurgia plastica e dai primi accenni di demenza. «Nessuno - scrisse quella sera il principe Carlo nel suo diario - ha mai lasciato così tanto per così poco».

ZEFFIRELLI SI INCHINA ALLA REGINA ELISABETTAZEFFIRELLI SI INCHINA ALLA REGINA ELISABETTAla regina elisabetta col velo e l islam ha vintola regina elisabetta col velo e l islam ha vinto

 

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