revenge porn 1

“HO PROVATO AD AMMAZZARMI PER I TROPPI INSULTI E SONO FINITA IN COMA” – LA STORIA DI UNA 15ENNE DI ROMA CHE HA PROVATO A TOGLIERSI LA VITA DOPO CHE LE SUE FOTO IN TOPLESS HANNO INIZIATO A GIRARE SUI CELLULARI DI CENTINAIA DI ADOLESCENTI: “SONO STATA RICATTATA E HO MANDATO LE FOTO DELLE MIE TETTE E UN VIDEO. SONO STATA UNA COJONA. NON HO PENSATO ALLE CONSEGUENZE, VOLEVO ESSERE ACCETTATA” – IL CASO È EMERSO DURANTE L’INCHIESTA SULLA BABY GANG CHE HA PICCHIATO IL RAGAZZO DOWN E…

Dal “Corriere della Sera”

 

revEnge porn

Ogni tanto la chat, principio e fine della comunicazione in epoca social, restituisce a brandelli la dignità di qualche ragazzo. Affiora così la storia di Giulia, una quindicenne spinta alla gogna per aver divulgato la sua foto in topless e spinta addirittura a un tentativo di suicidio. Un caso di revenge porn emerso all'interno dell'altra indagine, quella sulla gang di minori che ha pestato un diciassettenne down al quartiere Ostiense di Roma, nel maggio 2021.

Gli approfondimenti avviati dalla Procura dei minori svelano altri reati e un mondo di sopraffazione, intolleranza, rabbia pronta a esplodere.

 

«Ho mandato le tette di Giulia?», chiede a un amico uno dei ragazzi già sotto inchiesta per il caso del diciassettenne.

revenge porn 3

Quindi invia «due video dove nel primo si vedono chiaramente i seni di una ragazza e nel secondo è ritratta lei in topless mentre balla» annotano gli agenti della Squadra mobile. Il filmato rimbalza online da un cellulare all'altro. Ed è la stessa Giulia a denunciare cosa sia avvenuto: «Allora praticamente due estati fa sono stata ricattata e ho mandato delle foto mie del c... e delle tette ai miei ex e anche un video senza reggiseno».

 

I social non perdonano leggerezze del genere e il filmato diviene rapidamente virale.

Poco importa che la ragazza si sia resa conto dell'imprudenza commessa, ormai è troppo tardi: «Sono stata - si confida - una c... e non ho pensato alle conseguenze e volevo essere accettata... solo che ho sbagliato perché non ci si accetta così».

revenge porn 4

 

Giulia realizza di colpo (e sulla propria pelle) la differenza fra condivisione e sopruso e in un lampo diventa vittima. Il suo racconto denuncia lo sciacallaggio e un certo voyeurismo da parte dei ragazzi della gang «18», la stessa che imperversa nella Capitale con risse nell'area monumentale (il Pincio a Villa Borghese: aprile 2021) e spedizioni punitive quali il pestaggio di Lorenzo (nome di fantasia) il diciassettenne con un lieve ritardo cognitivo colpevole, secondo loro, di voler fare amicizia con la ragazza di uno della gang («Se stava pe' s... a piskella mia», dice).

 

revenge porn 2

Tornando al caso di revenge porn è ancora Giulia a parlare. La sua è una ricostruzione importante perché racconta le dinamiche dall'interno: «Praticamente - scrive l'adolescente- loro le hanno fatte girare 'ste foto e sto video perché sono dei c... che tra maschi fanno quello che fanno perché sono degli schifosi e praticamente poi sono girate eccetera le hanno viste quasi tutti anche le femmine e mi venivano tantissimi insulti di tutti i tipi...».

 

revenge porn 1

Cuore in mano la ragazza rivela il suo vissuto: «Visto che io non sono una così tanto che se ne frega, sono passata in un momento brutto e ho provato ad ammazzarmi per i troppi insulti e sono finita in coma e adesso ancora ci sono persone che pensano cose negative su di me e si inventano anche ca... Una mia amica anche lei le aveva mandate, ma poi quello non li ha fatti girà, invece a me li ha fatti girare e poi mo' quasi tutta Roma le ha». Giudicata dalla pancia del web, Giulia è precipitata in una crisi profonda e autodistruttiva. È la gogna online per lei, la ragazza che voleva essere accettata ha finito per essere umiliata.

revenge porn 1

 

Sul suo caso, ora, potrebbe essere stata avviata una verifica investigativa dai pubblici ministeri della Procura dei minori che, nel frattempo, ha ritenuto di dover segnalare la vicenda nell'informativa conclusiva sull'episodio dell'aggressione a Lorenzo. Intanto Giulia riceve la solidarietà apparente del ragazzo che ha contribuito a diffondere il video: «Te dico 'a sincera - replica il quindicenne - le ho viste ma non me interessa molto, capita a tutti de sbaglia'».

revenge porn 3FOTO INTIME IN CHATrevenge porn 6REVENGE PORN CHATREVENGE PORNrevenge porn 1revenge porn 2REVENGE PORN BARISTA FELTRErevenge porn 7revenge porn 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...