“HO RIFIUTATO DIVERSI FILM PERCHÉ MI PESAVA TROPPO LASCIARE LA PUGLIA” – QUEI FURBONI DEI SALENTINI SONO RIUSCITI A FAR ABBOCCARE ALL’AMO HELEN MIRREN CHE VIVE SEI MESI L'ANNO IN PROVINCIA DI LECCE E A “OGGI” RACCONTA: “ERO A ROMA CON MIO MARITO. LUI PENSAVA A UN CASALE IN UMBRIA, MA IL MIO SOGNO ERA IL MEDITERRANEO. VOLEVO UN POSTO VERO, FUORI DAL TEMPO. TIGGIANO ERA PERFETTO. RECITARE? NON MI RENDE FELICE. LAVORARE IN ITALIA? HO DETTO A CHECCO ZALONE CHE..."
Anticipazione da "Oggi"
«Ricordo la prima sera, sulla spiaggia. Avevo un bicchiere di vino in mano e mi sono detta: “Io devo vivere qui”. Capisce? Non “voglio”, “devo”». In un’intervista concessa al settimanale OGGI, in edicola da domani, l’attrice inglese Helen Mirren racconta il colpo di fulmine per la Puglia, dove trascorre sei mesi all’anno. «Ora voglio aumentare il “dosaggio” salentino. Ho rifiutato diversi film perché mi pesava troppo lasciare questo posto… Dentro, io sono salentina. Infatti, vorrei ribadirlo: Forza Lecce!».
COPERTINA DI OGGI - 4-11 APRILE 2024
Ricorda la scelta: «Eravamo a Roma con mio marito Taylor (Hackford, regista di Ufficiale e gentiluomo, ndr), lui pensava a un casale in Umbria, ma il mio sogno era il Mediterraneo. Sole e mare non mi bastavano: volevo un posto vero, fuori dal tempo, con una cultura autentica. Tiggiano era perfetto», spiega la grande attrice. Che parla anche della regina Elisabetta, da lei interpretata in The Queen (che le valse un Oscar nel 2007): «Quando è salita al trono, avevo 7 anni: è stata la compagna di una vita.
Ed è stata una “collega”, perché ha fatto del cinema ai massimi livelli: ci ha uniti tutti, noi britannici, attraverso una storia. Quando ho accettato il ruolo in The Queen le scrissi che il film avrebbe raccontato il suo periodo più difficile, quello successivo alla morte Lady Diana. E aggiunsi: “Mi auguro che per lei non sia troppo doloroso”. Lei mi rispose che era sicura che, col mio talento, avrei trovato il modo di “proteggerla”».
A OGGI confida che recitare (lo ha fatto in 150 film) non la rende felice: «Vedere crescere i miei melograni e potare le mie rose: è questa la felicità!». Ha lavorato con due soli registi italiani: Tinto Brass e Paolo Virzì (in Ella & John) ma dice di voler recuperare: «Sto studiando con più serietà la vostra lingua. L’ho detto al mio amico Luca (Medici, il vero nome di Checco Zalone, ndr): “Dobbiamo inventarci qualcosa”. E ho trovato meraviglioso Io, Capitano di Garrone: anche con lui mi piacerebbe tanto lavorare».
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