bochicchio lande

QUEI CONTATTI TRAMITE LA BANCA LONDINESE HSBC TRA BOCHICCHIO E IL MADOFF DEI PARIOLI GIANFRANCO LANDE: AD UNIRLI LA PROMESSA DI FACILI GUADAGNI – NEI PRIMI ANNI DEL DUEMILA HSBC LICENZIÒ IL BROKER DELLE TRUFFE AI VIP PER NON MEGLIO PRECISATE RAGIONI E SI DEDICÒ A INCREMENTARE I PROPRI CLIENTI DIRETTAMENTE TRAMITE LA KIDMAN E GIANFRANCO LANDE, PROMOTORE FINANZIARIO - IL MOTIVO PER CUI BOCHICCHIO NON AMAVA ESSERE ACCOSTATO AL MADOFF DEI PARIOLI

Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera – ed. Roma”

 

MASSIMO BOCHICCHIO

Sono a Londra ai primi del Duemila, mentre impazza l'ubriacatura dei derivati e altri spericolati prodotti finanziari.

 

Uno con la sua galassia societaria (Eim, Egp) l'altro con i suoi algoritmi. Arrivano a sfiorarsi tramite la Hsbc che molla uno (Massimo Bochicchio) per interessarsi ai clienti dell'altro (Gianfranco Lande). Amici no.

 

Nemici neppure. Bochicchio e Lande sembrano piuttosto due volti della stessa promessa: arricchirsi con facilità. E mentre l'uno seduce giornalisti e attori, l'altro punta alla liquidità del mondo calcistico, conquistando allenatori e procuratori sportivi. È Fabio Caleca, manager finanziario consulente delle vittime di Bochicchio, a parlarne agli investigatori: «Sempre secondo Caleca - si legge nelle carte depositate al processo del broker - Hsbc licenziò Bochicchio per non meglio precisate ragioni e si dedicò a incrementare i propri clienti direttamente tramite la Kidman e il noto Gianfranco Lande, promotore finanziario poi condannato in via definitiva per associazione a delinquere, abusivismo finanziario e ostacolo alla vigilanza».

 

MASSIMO BOCHICCHIO

Bochicchio non amava l'accostamento al Madoff dei Parioli: «Perché l'attività del signor Lande - spiegava - e della società, non so neanche i nomi, era una stabile rappresentanza in Italia con un'attività lavorativa svolta solo in Italia con società estere ma in un ufficio di 600metri quadri e 30 dipendenti...».

 

Lui, al contrario, lavora solo. Eppure riesce a impressionare positivamente quanti vanno a trovarlo a Londra come l'osteopata Massimiliano Mariani, suo cliente: «Il dottor Mariani, nel 2014, aveva avuto occasione di visitare in situ gli uffici della società (Tiber, impresa del broker, ndr ) potendone apprezzare il pregevole allestimento nonché gli strumenti di tecnologia di cui i locali disponevano, tra cui molteplici dispositivi di visualizzazione degli andamenti dei principali mercati finanziari globali».

bochicchio

 

Ma è Daniele Conte, fratello dell'allenatore Antonio (truffato per circa 24 milioni), a restituire la foto più ravvicinata dell'habitat di Bochicchio: «So perché me lo riferiva lui e perché l'ho visto nelle sue case di Londra, Roma e Capalbio, che ha acquistato tantissime opere d'arte alla Galleria Mucciaccia di Roma... ricordo di aver visto due quadri di Castellani (Enrico Castellani, ndr ), uno a Londra e uno a Roma del valore riferitomi da Bochicchio di circa 700mila euro l'uno; due litografie di "Marilyn Monroe" di Andy Warhol di cui non conosco il valore; ricordo che portò a Londra per arredare l'ufficio 7 quadri di Mario Schifano di diverse dimensioni ...».

LANDE

 

Le frequentazioni, raccontano i suoi clienti, sono all'altezza. Bochicchio dice Mariani, si circonda di personalità del jet set «dell'imprenditoria, della finanza e dello sport» come «Giovanni Malagò, Marco Tronchetti Provera e Marcello Lippi».

massimo bochicchio e la moglieBOCHICCHIO 2massimo bochicchio 4massimo bochicchio 5QUEL CHE RESTA DELLA MOTO DI MASSIMO BOCHICCHIO massimo bochicchio 2MASSIMO BOCHICCHIO E LA MOGLIE massimo bochicchio 3MASSIMO BOCHICCHIO E LA MOGLIE ARIANNA

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