giovanni battista re kevin joseph farrell

I GIORNI DEL RE! GIOVANNI BATTISTA RE, IL DECANO DEI CARDINALI DAL SOLIDO PROFILO WOJTYLIANO, TORNA IN PRIMA LINEA A 91 ANNI: SARÀ LUI SABATO A CELEBRARE I FUNERALI DI PAPA FRANCESCO E DOVRÀ PRONUNCIARE L’OMELIA PIÙ ATTESA AL MONDO (MA NON VOTERÀ NEL CONCLAVE) – ALTRA FIGURA CHIAVE SARA' IL CAMERLENGO KEVIN JOSEPH FARRELL, L’AMERICANO PROVENIENTE DAI LEGIONARI DI CRISTO, NEMICO DEI RADICALISMI. A LUI TOCCHERÀ SBRIGARE LE ROGNE, DALLE EMERGENZE ALLE SPESE…

Gian Guido Vecchi per corriere.it – Estratti

 

cardinale giovanni battista re foto di bacco

A novantuno anni, anche se a sentirlo parrebbero una ventina di meno, si è ritrovato di nuovo in prima linea. Il cardinale Giovanni Battista Re è il Decano del Collegio cardinalizio che sabato celebrerà i funerali di Francesco. Ieri mattina ha presieduto la prima delle congregazioni generali e la sera stava ancora in piazza San Pietro a guidare il rosario in suffragio di Bergoglio: «Sentendo risuonare nei nostri cuori l’invito “non dimenticatevi di pregare per me”, ascoltato tante volte da papa Francesco, vogliamo questa sera pregare per lui».

 

il camerlengo kevin farrell mette i sigilli nell appartamento privato di santa marta

Viene da Borno, un paesino montano della Val Camonica, nato come il fratello e le cinque sorelle in una famiglia di contadini da generazioni, anche se il padre faceva il falegname e la mamma era casalinga.

 

(...) nel 1963 fu mandato come «addetto» alla Nunziatura di Panama, dal ’67 al ’71 rimase nella rappresentanza in Iran prima di rientrare a Roma a lavorare nella Segreteria di Stato: vi sarebbe rimasto per ventotto anni, undici dei quali passati come Sostituto e quindi numero due, durante il pontificato di Giovanni Paolo II.

 

Wojtyla arrivò a visitare pure Borno e, davanti alla gente del suo paese, lo chiamò «mio stretto, carissimo e fedelissimo collaboratore». Fu il Pontefice polacco a sceglierlo nel 2000 come prefetto della Congregazione per i vescovi e presidente della commissione per l’America Latina, fino a crearlo cardinale l’anno dopo.

maddalena letta giovanni battista re foto di bacco

 

Così ha partecipato ai conclavi che nel 2005 e nel 2013 hanno eletto Benedetto XVI e Francesco. Decano dal 2020, il suo mandato di cinque anni era scaduto all’inizio dell’anno ma Francesco, il 7 gennaio, lo ha prorogato.

 

Non entrerà come Decano nel conclave, avendo più di ottant’anni, ma lo ha già fatto, nel 2013. L’inizio, la fine. Anche allora il decano era ultraottantenne e fu il cardinale Re ad avvicinarsi a Bergoglio dopo l’ultima votazione, a invitarlo ad andare verso la parete del Giudizio e chiedergli, in latino, se accettava l’elezione: « Acceptasne electionem de te canonice factam in Summum Pontificem?»

 

FARRELL E RE CHI SONO LE FIGURE CHIAVE DELLA TRANSIZIONE

Conchita Sannino per "la Repubblica" - Estratti

 

Cardinali diversi. Per radici, formazione, carriere. Non bergogliani per visione. Ma vicini a Francesco. E accomunati, in questa primavera di transito, dal ruolo che il destino della Chiesa assegna loro: custodi e, insieme, traghettatori.

il camerlengo kevin farrell mette i sigilli nell appartamento del palazzo apostolico del vaticano

 

Il camerlengo e il decano: Kevin Joseph Farrell e Giovanni Battista Re. L’americano nemico dei radicalismi, Farrell.

 

A lui toccherà sciogliere le rogne di ore intensissime, dalle emergenze alle spese. E il bresciano, colto porporato di mondo, Re: dovrà pronunciare l’omelia più attesa al mondo in ascolto. Magari per abbracciare le sfide che attendono l’era post-Francesco.

 

Il primo entrerà nel conclave. L’altro, per i suoi 91 anni, non potrà. Farrell ne ha 77: origini irlandesi, statunitense di fatto, com’è noto è oggi figura chiave.

 

Dall’istante in cui si ferma il cuore del Papa, con il Vaticano “apostolica sede vacans”, è lui a predisporre tutto, cura il governo del Palazzo apostolico, di tutti i beni e diritti temporali della Santa sede.

 

PAROLIN, FARRELL E PENA PARRA ANNUNCIANO LA MORTE DI PAPA FRANCESCO

Era il camerlengo del dialogo. L’americano moderato: non a caso il Papa gli aveva affidato, nel 2016, il “Dicastero per laici, vita, famiglia”, terreno a rischio di tensioni. Un’affidabilità che aveva cancellato, nelle felpate stanze, presunte “macchie”: Farrell proveniva dai Legionari di Cristo, su cui si abbatté il pugno duro di Ratzinger; in più era stato pupillo di McCarrick, l’ex arcivescovo di Washington, colpevole di abusi su adulti e minori, morto il 3 aprile.

 

L’altro, Re, venuto su dal cattolicesimo democratico del bresciano, profilo wojtyliano, resta la figura di spicco della Curia: guida con mano ferma il Collegio cardinalizio, riceverà le condoglianze dei capi di Stato arrivati a Roma, compito che toccò al cardinale Ratzinger nel 2005. In quanto decano, Re presiederà sia la liturgia dell’addio a Francesco, sia la “Missa pro eligendo” che precede l’inizio del Conclave.

LA CONVOCAZIONE DEI CARDINALI ELETTORI DA PARTE DEL DECANO DEL COLLEGIO CARDINALIZIO, GIOVANNI BATTISTA RE PAPA FRANCESCO BERGOGLIOgiovanni battista re giorgio assumma foto di baccopierferdinando casini e il cardinale giovanni battista re foto di bacco (1)

 

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