"I RAPPRESENTANTI DI X IN BRASILE DEPONGANO SU MUSK ALLA POLIZIA" - IL PROCURATORE GENERALE BRASILIANO, PAULO GONET, VUOLE AIZZARE I DIPENDENTI BRASILIANI DELL'EX TWITTER CONTRO IL LORO CAPO - IL MILIARDARIO E' ACCUSATO DI OSTRUZIONE DELLA GIUSTIZIA E ISTIGAZIONE A DELINQUERE DOPO AVER RIATTIVATO ALCUNI ACCOUNT "X" BLOCCATI DAL GIUDICE DELLA CORTE SUPREMA DI BRASILIA, ALEXANDRE DE MORAES - PER GONET, E' DA CHIARIRE SE IL MAGNATE SUDAFRICANO ABBIA IL POTERE DI…
(ANSA) - Il procuratore generale del Brasile, Paulo Gonet, sostiene che i rappresentanti di X in Brasile debbano essere ascoltati dalla polizia nell'inchiesta aperta dalla Corte suprema contro Elon Musk, proprietario del social. In un parere inviato al giudice Alexandre de Moraes, Gonet ha affermato che è necessario chiarire se il magnate sudafricano abbia il potere di far pubblicare i post dei profili vietati dalla giustizia verdeoro perché sospettati di fare disinformazione.
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Musk nei giorni scorsi ha invitato gli utenti brasiliani a usare una Vpn, ovvero un servizio che permette di fingere che il proprio computer sia connesso da un altro Paese, nel caso in cui la sua piattaforma digitale venga oscurata nel gigante sudamericano. Una soluzione che, secondo alcuni esperti, aggirerebbe la legge nazionale.
Con una serie di post, il capo di Tesla ha duramente criticato il giudice accusandolo di "censura" ed ha lasciato intendere che avrebbe disobbedito agli ordini della magistratura contro X. Moraes da parte sua ha inserito Musk nell'inchiesta sulle cosiddette 'milizie digitali', dal nome dei profili sospettati di usare internet per diffondere notizie false.