I TRAUMI DI PARIGI - FLASHBACK, INSONNIA, SCENE SCIOCCANTI A RIPETIZIONE: MOLTI SOPRAVVISSUTI AL MASSACRO NON RIESCONO PIU’ AD USCIRE DI CASA E LE STRUTTURE PSICHIATRICHE SONO SATURE - A UN MESE DI DISTANZA CHIEDONO AIUTO QUELLI CHE, RIMUOVENDO, AVEVANO RIPRESO LA VITA NORMALE
Manon Rescan per “Le Monde”
kenzo tribouillard un minuto di silenzio a parigi dopo gli attacchi terroristici
Fabrice da quella sera al Bataclan non era più tornato a Parigi. Solo un mese dopo è riuscito a riprendere la metro e a portare i fiori alle vittime dell’attentato. Poi si è recato al centro d’urgenza medico-psicologica presso l’Hôtel-Dieu per farsi valutare i danni morali subiti.
La pallottola gli sfiorò il braccio ma si salvò e, come altri sopravvissuti, pensò di star bene, salvo poi accorgersi che non stava per niente bene. E’ il contraccolpo classico dopo un forte trauma. Dice Nicolas Dantchev, responsabile del servizio psichiatria presso la struttura: «Alcuni riprendono la vita normalmente, tornano subito al lavoro, e percepiscono i sintomi più avanti, fino a tre mesi dopo lo choc: flashback, insonnia, scene scioccanti a ripetizione».
bataclanil concerto al bataclan prima della strage 13
Per questo motivo le consulenze non sono cessate a l’Hôtel-Dieu. Certo, dal 13 novembre, sono diminuite: non sono più 80 appuntamenti al giorno, ma quotidianamente gli psichiatri ricevono circa 15 nuovi pazienti. Oltre ai testimoni del massacro e alle persone che sono arrivate sulla scena subito dopo, ci sono i feriti, i parenti dei deceduti, e quelli che hanno tentato di rimuovere.
Da quel giorno molti di loro evitano i luoghi pubblici e troppo affollati, non tornano sui posti che evocano brutti ricordi. Il trauma è così invalidante che alcuni non riescono più ad uscire di casa. Questi pazienti hanno bisogno di essere seguiti a lungo e di ricevere un trattamento terapeutico. In genere sono indirizzati al servizio di psico-traumatologia, il problema è che a Île-de-France tutte le strutture sono sature, oltre la misura.
A l’Hôtel-Dieu e all’ospedale Tenon (specializzati in psico-traumatologia) non sono più in grado di accogliere pazienti a lunga durata, quindi i pazienti vengono mandati in strutture meno specializzate, comunque insufficienti. C’è bisogno di aiuto e di cure.
un ferito accasciato sul marciapiede
I fondi di garanzie per le vittime e le loro famiglie sono oltre 1,2 miliardi di euro. A favore di commercianti, ristoratori e negozianti colpiti durante l’attentato, ieri sono state approvate tre misure supplementari: esonero dalle tasse per sei mesi per i 450 esercizi commerciali intaccati e 40.000 euro a testa per i 4 negozi nuovi situati a Boulevard Voltaire.
un uomo assiste una ragazza stesa al suolo
Intanto circa 4 milioni di euro di donazioni ricevute da Charlie Hebdo dopo il 7 gennaio saranno distribuiti fra le vittime degli attentati di quei giorni, in cui morirono 17 persone.
vigili del fuoco aiutano un ferito del bataclanmorti e feriti al cafe bonne bierepolizia al bataclan poliziotti prima dell irruzione al bataclanASSEDIO AL BATACLAN 721feriti davanti al BataclanBATACLAN AGENTI FUORI DAL BATACLAN AGENTI FUORI DAL BATACLAN PREPARANO IL BLITZ 28EVACUAZIONE DAL BATACLAN 0EVACUAZIONE DAL BATACLAN 91INCINTA FUORI DALLA FINESTRA DEL SECONDO PIANO DEL BATACLAN MORTI FUORI DAL BATACLAN 02un sopravvissuto attacco isisuna delle 129 vittime dell attaccouna donna viene evacuata dal bataclanuna vittima del bataclanil concerto al bataclan prima della strage 10