salwan sabah matti momika brucia il corano in svezia stoccolma

OGGI QUI, DOMANI ALLAH – IERI A STOCCOLMA UN 37ENNE DI ORIGINI IRACHENE HA BRUCIATO UNA COPIA DEL CORANO DAVANTI A UNA MOSCHEA. PRIMA DI DARE FUOCO AL TESTO SACRO DELL’ISLAM, LO SVALVOLATO CI HA INFILATO DELLE FETTINE DI PANCETTA IN SEGNO DI DISPREZZO - SECONDO IL 37ENNE IL CORANO È “UN PERICOLO PER LE LEGGI DEMOCRATICHE” E QUESTO LO HA SPINTO A COMPIERE IL GESTO. ORA L'UOMO È RICEVUTO NUMEROSE MINACCE - QUALCHE SETTIMANA FA LE AUTORITÀ SVEDESI AVEVANO BLOCCATO LO SVALVOLATO PERCHÉ…

 

Estratto dell’articolo di Irene Soave per “il Corriere della Sera”

 

salwan sabah matti momika brucia il corano 2

Un nome iracheno, ieri, ha monopolizzato i social in lingua turca: è quello di Salwan Sabah Matti Momika, trentasettenne di cui in poche ore sono stati resi pubblici nazionalità (irachena), residenza (a Stoccolma, ora è pubblico anche il suo indirizzo), status (richiedente asilo) e principali parentele. Ha ricevuto migliaia di minacce; una denuncia; e le autorità turche hanno subito accusato Stoccolma di essere «complice del suo gesto atroce».

 

I video del «gesto atroce» sono online. Di fronte alla moschea di Medborgarplatsen, nel quartiere centrale di Sodermalm, a Stoccolma, ha bruciato una copia del Corano insieme a un complice, il cui nome però non è trapelato.

 

salwan sabah matti momika brucia il corano 3

Prima di bruciarlo lo ha preso a calci e infilato fettine di pancetta tra le sue pagine — il maiale è l’animale più impuro per i musulmani. La data di ieri, simbolica, era inoltre il giorno principale dell’Eid al-Adha, una tra le festività più importanti della religione musulmana; quel che più conta, soprattutto nei rapporti già tesi tra la Svezia e la Turchia, è che la «manifestazione» messa in piedi da Momika è stata da lui regolarmente annunciata nei dettagli con l’anticipo necessario, e ha ottenuto il permesso delle autorità come ogni manifestazione autorizzata di dissenso.

 

salwan sabah matti momika brucia il corano 1

Momika aveva detto di voler bruciare il Corano in pubblico perché il libro è «un pericolo per le leggi democratiche e per i valori svedesi e umani». La manifestazione era stata inizialmente vietata dalla polizia «per sicurezza», ma due settimane fa Momika aveva fatto e vinto un ricorso: i rischi per la sicurezza, così ha deciso il giudice, non sarebbero stati tali da «impedire il diritto di bruciare il Corano», ma semplicemente da prevedere più polizia a presidio della manifestazione; «rinforzo» che effettivamente è avvenuto. […]

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