matteo salvini ilaria cucchi

ILARIA CUCCHI QUERELA MATTEO SALVINI – LA SORELLA DI STEFANO HA DECISO DI DENUNCIARE IL LEADER DELLA LEGA PER LE SUE FRASI DOPO LA CONDANNA DI DUE CARABINIERI PER OMICIDIO PRETERINTENZIONALE - SALVINI INCALZATO DALLE DOMANDE DEI GIORNALISTI SI ERA LIMITATO A DIRE “LA DROGA FA MALE”… VIDEO

 

 

 

 

 

 

UN CARABINIERE BACIA LA MANO A ILARIA CUCCHI

 

ILARIA CUCCHI VALUTA LA QUERELA CONTRO IL LEADER DELLA LEGA, CHE DOPO LA SENTENZA CHE CONDANNA I CARABINIERI HA SVIATO LE DOMANDE DI “FANPAGE” PARLANDO DI DROGA

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-salvini-perde-sempre-rsquo-occasione-stare-zitto-rdquo-219114.htm

LE PAROLE DI SALVINI SU ILARIA CUCCHI

 

MATTEO SALVINI

ILARIA CUCCHI QUERELA SALVINI

Giovanni Bianconi per www.corriere.it

 

È una sfida che va oltre i confini della querela, quella lanciata da Ilaria Cucchi all’ex ministro Matteo Salvini. Lei lo considera una sorta di «atto dovuto» nei confronti della memoria del fratello, e dei genitori, che prescinde da come potrà finire un eventuale processo al leader leghista, se e quando ci si arriverà. E’ la risposta che una donna divenuta paladina della battaglia giudiziaria per ottenere verità e giustizia sulla morte del fratello ha ritenuto di dover dare a chi, a commento della condanna di due carabinieri per omicidio preterintenzionale, ha detto che «la droga fa male».

 

ILARIA CUCCHI CON IL SUO AVVOCATO FABIO ANSELMO

Ilaria e il suo avvocato-compagno Fabio Anselmo presenteranno una denuncia contro Salvini per diffamazione non solo alla memoria di Stefano Cucchi, ma anche alla sua famiglia – lei, sua madre e suo padre, i genitori che con sofferenza anche fisica, dignità e costanza hanno portato avanti la domanda di giustizia –, che diventa «parte offesa» delle frasi dell’ex ministro.

 

Militante politica

STEFANO ILARIA CUCCHI

Ipotizzare o lasciar credere che a far morire il ragazzo, dieci anni fa, sia stato l’uso o lo spaccio di stupefacenti significa accusare in qualche modo i genitori e la sorella di averlo abbandonato su quella strada, come dimostrerebbero le reazioni sui social network accumulatesi dopo le parole di Salvini. Aggiunte subito dopo le espressioni di vicinanza e solidarietà alla famiglia Cucchi, e per i destinatari hanno avuto il sopravvento.

matteo salvini sul lago trasimeno 1

 

 La reazione di Ilaria è stata annunciata nell’immediato e ribadita ora, a tre giorni di distanza, dopo aver riflettuto e soprattutto letto sul web le accuse e i giudizi sarcastici o di accusa nei confronti di Stefano e dei suoi familiari, a suo giudizio provocati o alimentati dalla frase di Salvini. La stessa Ilaria che, nel frattempo, non ha avuto remore di proclamarsi in qualche modo una militante politica.

LA STRETTA DI MANO TRA FRANCESCO TEDESCO E ILARIA CUCCHI

 

Diritti dei detenuti

STEFANO CUCCHI E LA SORELLA ILARIA

«Faccio politica da dieci anni — ha spiegato rispondendo domenica in tv a Lucia Annunziata nel programma Mezz’ora in più —. Ci invitano da tutte le parti, in questo momento possiamo andare a tutti i comizi che vogliamo, ma mai sentiamo parlare del rispetto dei diritti», ha spiegato. E il rispetto è quello per i diritti dei detenuti, anche quelli per droga come Stefano Cucchi che però il 22 ottobre 2009 è morto dopo una settimana di reclusione non per gli effetti degli stupefacenti o perché l’avevano arrestato in qualità di presunto spacciatore, ma — come ha stabilito il verdetto di primo grado — a causa le lesioni provocate dal pestaggio di due dei carabinieri che l’avevano fermato. Di qui la replica a Salvini. Giudiziaria, ma anche politica.

ilaria cucchi jacopo brogioni ilaria cucchi fabio anselmo foto di baccoilaria cucchiilaria cucchi all'udienza del processo sulla morte di stefano cucchi 7fiorenza sarzanini ilaria cucchi foto di baccomatteo salvini sul lago trasimeno 7matteo salvini sul lago trasimeno 5ilaria cucchi

 

ILARIA CUCCHIl cast della trasmissione - Ilaria Cucchi è la prima da sinistra

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…