poverta stati uniti

GHETTO CHIC – IN LOUISIANA, NEGLI STATI UNITI, I RICCHI RESIDENTI BIANCHI DI BATON ROUGE HANNO CREATO UN’ALTRA CITTA’ PER SEPARARSI DAI QUARTIERI PIÙ POVERI, A MAGGIORANZA DI AFROAMERICANI - QUELLA CHE VIENE DEFINITA “ENCLAVE BIANCA” SI CHIAMA "ST GEORGE", HA 86 MILA ABITANTI, ED E' STATA RICONOSCIUTA DALLA CORTE SUPREMA DELLO STATO AMERICANO - L'ORIGINE DEL MOVIMENTO SECESSIONISTA NEL 2015, QUANDO...

DAGONEWS

 

NUOVA CITTA DI ST GEORGE

I ricchi residenti bianchi di Baton Rouge hanno vinto una decennale battaglia giudiziaria per separarsi dai quartieri più poveri e formare una propria città con progetti per scuole migliori e meno criminalità.  La Corte Suprema della Louisiana ha stabilito venerdì che la nuova città di St George può procedere con l'incorporazione, separandosi dal resto di Baton Rouge.

 

St George avrà 86.000 residenti in un'area di 60 miglia quadrate nel sud-est della parrocchia di East Baton Rouge e avrà un proprio sindaco e un consiglio comunale. I sostenitori della nuova città affermano che l'attuale governo della città-parrocchia è mal gestito, con alti tassi di criminalità e scuole scadenti.

POVERI STATI UNITI

 

Gli oppositori sostengono che il movimento è “razzista” e creerà una “enclave bianca”, poiché separerà un'area ricca della città dalla città e dal distretto scolastico a maggioranza nera. I piani per St George sono iniziati quasi 15 anni fa, quando i residenti hanno deciso di creare un proprio distretto scolastico.

 

I loro piani sono poi diventati più ambiziosi e nel 2015 hanno elaborato una proposta per creare una propria città. La proposta non ha ottenuto abbastanza voti e il movimento si è fermato fino al 2019, quando una seconda votazione per incorporare St George è passata, con il 54% dei residenti che ha votato a favore della separazione.

POVERI NEGLI STATI UNITI

 

Ne seguì una lunga battaglia in tribunale, con il sindaco-presidente Sharon Weston Broome e il sindaco pro tempore Lamont Cole che fecero causa agli organizzatori di St. George subito dopo le elezioni.

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