CHI VA IN PRIGIONE, IN ITALIA? I PUSHER! SONO IL 31% DELLA POPOLAZIONE CARCERARIA - MA I COLLETTI BIANCHI CHE SFASCIANO LE BANCHE, SPOLPANO APPALTI, INCASSANO E PAGANO TANGENTI SONO TUTTI A PIEDE LIBERO - ECCO TUTTI I DATI DEL RAPPORTO DEL CONSIGLIO EUROPEO SULLE STATISTICHE GIUDIZIARIE

Antonio Stella per il “Corriere della Sera”

 

CARCERECARCERE

Un popolo di santi, poeti e spacciatori. Ecco l'immagine che esce dall'ultimo dossier sulla popolazione carceraria europea pubblicato ieri. Dove forse è in dubbio l'amata sopravvivenza storica dei santi e dei poeti ma sui pusher non c'è partita: nessuno ne ha tanti in galera quanti noi. Sono il 31% dei detenuti. Peccato che tanta (giusta) severità non venga applicata nei confronti di altre categorie.

 

A partire dai «colletti bianchi» che violano le regole della buona economia. Ne abbiamo in galera un quinto rispetto all' Europa, un ventesimo rispetto alla Germania. Una sproporzione che la dice lunga sulle priorità della nostra giustizia. Capiamoci: se 'ndrangheta, mafia e camorra dominano larga parte del business continentale (nel solo porto di Gioia Tauro, scrive linkiesta.it, sono stati sequestrati nel 2016 ben 1700 chili di coca: e gli inquirenti pensano si tratti di un decimo di quanto passa) è ovvio che la lotta al narcotraffico deve essere una priorità assoluta.

CARCERECARCERE

 

Ovvio. I numeri di «Space I - Prison Populations», il rapporto annuale del Consiglio europeo sulle statistiche giudiziarie, curato da Marcelo F. Aebi, Mélanie M.Tiago e Christine Burkhardt dell' Università di Losanna, mostrano però che su alcuni temi la nostra giustizia, per usare un eufemismo, è distratta.

 

CARCERE SOLLICCIANO2CARCERE SOLLICCIANO2

I DETENUTI NELLE CARCERI DELL' EUROPA ALLARGATA

Prima, qualche curiosità. Per cominciare, nel 2015 l' Europa allargata (compresi l'Armenia, l'Azerbaijan, la Russia, la Turchia, la Macedonia e altri ancora) aveva 1.404.398 detenuti. Cioè circa 800 mila in meno dei soli Stati Uniti, dove vive meno di un ventesimo della popolazione mondiale ma un quarto dei carcerati del pianeta. E dove, come ricordava tempo fa il sito web poliziapenitenziaria.it, sono in galera un bianco su 214, un ispanico su 88, un nero su 35. Al punto che, stando a Barack Obama, un bambino nero su nove ha il padre in prigione. Cifre che danno da pensare sull' uso dei due pesi e delle due misure.

 

In Europa sono in carcere 115,7 cittadini su 100.000 abitanti, per il 94,8 % maschi, ospitati in penitenziari per un terzo (33%) sovraffollati. Trattamenti diversissimi, e non solo per il costo del lavoro degli agenti di custodia (in media uno ogni tre carcerati ) e del personale. Basti dire che per la sorveglianza, il vitto, l' alloggio, le spese varie eccetera eccetera il peso di un detenuto sul bilancio è in media di 52 euro e 36 centesimi al giorno.

CARCERE DI PADOVACARCERE DI PADOVA

 

Ma c' è chi spende moltissimo pagando 354 euro come in Svezia o addirittura quasi 481 come a San Marino (quanto un hotel sei stelle deluxe con trattamento principesco), chi molto (129 euro in Germania, 141 in Italia, 273 in Olanda...) chi poco o pochissimo: 22 euro in Turchia, quasi 20 in Romania, 19 euro in Serbia, poco meno di 10 in Macedonia... Fino al record in Georgia: cinque euro e 66 centesimi.

 

Segno che i custodi non devono essere pagati benissimo ma soprattutto che i pasti ai detenuti non vengono serviti da master chef. La (scarsa) relazione tra la spesa e il tasso di suicidi Eppure, a guardar dentro a questi dati, c' è qualcosa che colpisce ancora di più: la scarsa relazione tra la spesa giornaliera per ogni carcerato e il tasso di suicidi. Che ad esempio resta relativamente basso (4,7 ogni 10.000 detenuti) in Spagna dove la «retta» onnicomprensiva costa allo Stato meno di 60 euro e s' impenna a 11,9 in Svezia dove la «retta» costa sei volte di più: 354. Sia come sia, il tasso di suicidi si conferma spaventoso: uno ogni quattro morti per cause naturali. E una volta su quattro chi si uccide è in attesa di giudizio.

CARCERI ITALIANE     CARCERI ITALIANE

 

Quanto ai reati, i numeri sono abissalmente differenti da Paese a Paese. I condannati per omicidio o tentato omicidio, ad esempio, sono il 9,2% in Portogallo, il 12,1% in Svizzera, il 13,6% in Irlanda, il 19% in Italia, il 24,2% in Finlandia, il 26,4% in Lituania e addirittura il 39,4% in Albania. Stereotipi più o meno confermati. Ma smentiti su altri fronti. Come quello dei ladri. I Paesi che ne hanno di più in carcere sono nell' ordine la Bulgaria (44,4% della popolazione in cella), l' Austria (31%), la Georgia (29%) e giù giù la Turchia, l' Ungheria, il Liechtenstein... E l' Italia? Nei primi venti non c' è. Perché i nostri vengono presi di rado o perché ce ne sono meno di quanti siano percepiti? Boh...

 

La percezione sulla presenza di stranieri nei penitenziari Certo la percezione è sbagliata sul fronte degli stranieri. Dicono i sondaggi Ipsos di Nando Pagnoncelli che gli italiani pensano che gli immigrati in Italia siano il 30% (nella realtà tra il 7 e l' 8%) e gli islamici il 20%, quando non arrivano al 4%. Lo stesso vale per le carceri. Dove gli immigrati non sono la maggioranza come molti pensano ma il 33%. Percentuale altissima, sia chiaro, rispetto alla quota di popolazione.

CARCERE CARCERE

 

Ma dovuta anche all' impossibilità per chi non ha una casa di godere di pene alternative e comunque inferiore a quella registrata in altri Paesi: 38% dei detenuti a Cipro, 40% in Belgio, 44% in Catalogna, 53% in Austria, 54% in Grecia, 71% in Svizzera e su su fino alle stratosferiche (e un po' irreali) percentuali dei Paesi piccolissimi sui quali svetta San Marino: 100% dei reclusi stranieri. Non un sanmarinese. Manco per sbaglio.

 

CARCERI ITALIANE    CARCERI ITALIANE

Da notare la Germania di Angela Merkel: è il Paese che ha assorbito più immigrati di tutti (il doppio dell' Italia) ma nelle carceri è messo meglio di noi. Prova provata che dipende da «come» il problema è gestito. Ancor più umiliante però, lo dicevamo, è lo spread con la Germania sul versante della guerra a chi infrange le norme che regolano l' economia. Per ogni spacciatore in carcere (6820), a Berlino e dintorni, c' è quasi un «colletto bianco» (5973, cioè l' 11,7% del totale) condannato con sentenza definitiva per reati economici, finanziari, truffe fiscali...

 

Da noi no: nonostante i disastri causati dalla pirateria economica, finanziaria, fiscale, i delinquenti di quel tipo finiscono assai di rado in galera: ne abbiamo 312, pari allo 0,9% dei nostri «ingabbiati». Il 5,2% rispetto alla Germania. Neppure il 3% rispetto agli spacciatori che teniamo in cella. I cattivi maestri che per anni hanno teorizzato che una certa dose di illegalità fa bene all' economia hanno lasciato rovine. Non solo morali.

 

CARCERI ITALIANE  CARCERI ITALIANE

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…