big pettinatura afro

MAMMA, BUTTA LA RASTA! (ANZI NO) - IN SUDAFRICA UN PRESTIGIOSO LICEO FEMMINILE VIETA LE PETTINATURE AFRO (RASTA, TRECCINE, CAPELLI CRESPI E VOLUMINOSI). PROTESTE E ACCUSE DI RAZZISMO E ARRIVA IL DIETROFRONT: INTERVENTO DEL GOVERNO E PROVVEDIMENTO SOSPESO

Anna Dichiarante per “Repubblica.it”

 

CAPELLI RASTACAPELLI RASTA

Niente rasta, treccine o capelli crespi e voluminosi. Queste le regole imposte dalla "Girls High School" di Pretoria, in Sudafrica, un prestigioso liceo femminile privato che nei giorni scorsi ha deciso di mettere al bando dalle sue aule tutte le tipiche acconciature afro. Ma le accuse di razzismo sono arrivate a stretto giro, mentre le alunne hanno immediatamente alzato barricate contro il codice di condotta stabilito dal loro istituto: per le ragazze nere, infatti, rispettare quelle regole significa spesso essere costrette a lisciare chimicamente i propri capelli.

 

Così, sono partite le proteste ed è esplosa la rabbia degli studenti, che hanno manifestato sfoggiando acconciature afro e trecce. Anche Mmusi Maimane, il leader del principale partito d'opposizione "Alleanza Democratica", è intervenuto nella polemica con un tweet: "Mia figlia porta una pettinatura afro, è l'unico modo con cui si pettina. Significa che non sarebbe ammessa a scuola?".

 

MNUSI MAIMANEMNUSI MAIMANE

Il clima di protesta ha spinto Panyaza Lesufi, ministro del dipartimento dell'Istruzione nella provincia di Gauteng, a fare visita alla scuola per parlare con insegnanti e alunni, nel tentativo di sedare la rivolta e riportare la calma prima che la situazione degenerasse. E, alla fine, il liceo ha deciso di sospendere il provvedimento senza ulteriori commenti, mentre il ministro ha annunciato un'indagine indipendente sulle segnalazioni arrivate e su quanto accaduto nella scuola.

 

MATHI MTHETWAMATHI MTHETWA

Nel frattempo, la battaglia è approdata anche sui social con l'hashtag #StopRacismAtPretoriaGirlsHigh (stop al razzismo nella scuola superiore di Pretoria), che è immediatamente balzato in cima ai trend tropic. Mentre una petizione lanciata online contro le regole imposte dalla scuola e contro quella che è stata definita una "politica razzista" ha raccolto quasi 15.000 firme.

 

prince pettinatura afroprince pettinatura afro

I promotori chiedono alle autorità di garantire che il codice di condotta del liceo non discrimini le ragazze nere e musulmane, di prevedere sanzioni disciplinari per gli insegnanti che hanno avuto atteggiamenti razzisti e di proteggere le ragazze che hanno protestato. "Siamo discriminate a causa delle nostre pettinature. Vogliono farci stirare i capelli e costringerci a portarli come vogliono loro", ha detto una studentessa all'emittente radio "PowerFm". In realtà, il codice di condotta della scuola non mette al bando specificamente le acconciature afro, ma prescrive che i capelli debbano essere spazzolati e legati in una coda di cavallo e che capelli rasta naturali, treccine aderenti al cuoio capelluto e trecce debbano essere "al massimo di 10 millimetri di diametro".

 

Alcune delle ragazze hanno poi raccontato che gli insegnanti più volte hanno chiesto loro di lisciare i capelli, definendo le loro acconciature "disordinate" e simili a un "nido di uccello". Secondo le testimonianze, un professore avrebbe addirittura dato della "scimmia" a un'allieva. Le alunne hanno anche denunciato che era loro vietato di parlare lingue africane. E soprattutto riguardo a quest'ultimo aspetto è intervenuto il ministro della Cultura Nathi Mthethwa che in un tweet ha espresso il suo sostegno alle ragazze: "Le scuole non devono scoraggiare gli studenti ad abbracciare la loro identità africana, è inaccettabile vietare loro di parlare la lingua africana d'origine all'interno dell'istituto".

il rastatoil rastato

 

D'altra parte, sebbene fosse stata fondata nel 1902 come istituto "multi-razziale", la prestigiosa scuola di Pretoria ha accolto esclusivamente studenti bianchi fino alla fine dell'apartheid nel 1994, ammettendo i neri solo a partire da quella data. Ma, a 22 anni dalla fine del dominio della minoranza bianca e della discriminazione dei neri, il Sudafrica è ancora alle prese con le questioni razziali.

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