gelato

PIOVE, GELATO LADRO - IN UN’ESTATE BALLERINA LA GROM INVENTA IL GELATAIO-METEOROLOGO: COL TEMPO BRUTTO NON SI LAVORA E LE ORE SI RECUPERANO NEI WEEKEND (DI SOLE) - CON ORARI FLESSIBILI E PAGHE INTATTE

Leonard Berberi per il “Corriere della Sera”

 

Uno scorcio alle carte del tempo tra vortici depressionari, temperature e immagini satellitari. Poi, via, a destreggiarsi tra ordinazioni, vaschette e coni. E se piove? Niente, si sta a casa. In attesa del sole.

Gelateria Grom 2Gelateria Grom 2

 

L’intesa è stata firmata da poco. Mette d’accordo, senza aver richiesto lunghe contrattazioni, azienda e sindacati. Introduce, forse involontariamente, la figura del «gelataio-meteorologo». E stabilisce un principio di certo innovativo: se il tempo promette soltanto nuvoloni e acqua il negozio resta chiuso, i dipendenti non lavorano, risparmiano ore e possono recuperare soprattutto il fine settimana, quando — ci si augura — dovrebbe tornare il sereno.

 

Gelateria GromGelateria Grom

A stabilirlo è un contratto integrativo aziendale tra Grom — la catena di gelaterie con 750 dipendenti, 63 punti vendita (compresi Malibu, New York, Osaka, Parigi, Tokyo) — e i sindacati. Un accordo «figlio» di quello dell’agosto 2012, accolto, ai tempi, da parole entusiasmanti dagli esponenti di Filcams-Cgil. «Da allora abbiamo cercato di privilegiare i rapporti di impiego a tempo indeterminato, pur in tempi difficili», ricorda Guido Martinetti, fondatore del marchio insieme con Federico Grom. Che però, come tutti gli altri, deve fare i conti con l’andazzo del mercato.

 

«C’è sempre più l’esigenza di gestire il personale al meglio, soprattutto in un periodo come questo dove i consumi calano tra il 10 e il 30 per cento nel settore della ristorazione e in un’estate che, al Centro e al Nord, è stata tutto tranne che calda e soleggiata».

 

Guido Martinetti e Federico Grom 2Guido Martinetti e Federico Grom 2

La decisione se tenere chiuso il negozio o aprirlo — chiarisce Martinetti — è del direttore del punto vendita stesso. «Non c’è nulla di centralizzato, sono proprio loro, i singoli responsabili, i migliori osservatori del meteo locale, soprattutto in questa stagione dove il tempo cambia spesso nel giro di poche ore».

 

Una decisione, però, che non arriva dal nulla o dall’umore del gestore. Perché il mese scorso tutti i direttori dei negozi Grom hanno imparato i rudimenti della meteorologia. «Tre ore di corso, tenute dal professor Freppaz dell’Università di Torino», ricorda Martinetti. «Abbiamo cercato di dare le informazioni di base sul tempo: dalla capacità di lettura dei dati satellitari fino ad arrivare a capire come evolverà il tempo cercando di calcolare l’attendibilità delle previsioni fornite dai diversi siti web».

 

Guido Martinetti e Federico GromGuido Martinetti e Federico Grom

L’accordo integrativo non riguarda soltanto il periodo estivo, ma dura tutto l’anno ed è legato a ogni tipo di contratto, dall’indeterminato fino a quello a termine. Soprattutto, «non intacca le entrate mensili di ogni dipendente», assicurano dall’ufficio del personale: «Alla fine del mese — maltempo o non — ognuno di loro non si ritroverà meno soldi in busta paga perché in caso di improvvisi cali di attività si “pesca” dalla cosiddetta “banca delle ore”».

 

Insomma: secondo i vertici di Grom non serve maledire il brutto tempo. Anzi. Gli orari sono flessibili, l’azienda ottimizza i costi e non si rischiano alla fine né conti di gestione con segno meno né, di conseguenza, posti di lavoro. «Se poi qualcuno dei nostri direttori decide di voler far altro nella vita — scherza Martinetti — potrà, grazie a noi, riciclarsi pure come meteorologo». 

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