reperti anfore

COCCI DA FAVOLA - TRE INDAGATI A ROMA PER RICETTAZIONE E VIOLAZIONE DELLE LEGGI CHE PROTEGGONO I BENI ARCHEOLOGICI: TUTTO ERA PARTITO DA UN’EX DIPLOMATICA FRANCESE CHE VOLEVA DISFARSI DI VECCHI REPERTI CHE TENEVA IN GIARDINO PER I FIORI, VENDENDOLI ONLINE: MA ERANO ANFORE IMPERIALI - DUE RISTORATORI LI AVEVANO COMPRATI PER IL LORO LOCALE, QUANDO SONO STATI NOTATI DA DUE ARCHEOLOGI IN PAUSA PRANZO E...

R.Fr. per il “Corriere della Sera - Edizione Roma

 

reperti sequestrati

Nelle anfore di età imperiale c'erano dei fiori. Le statuette di epoca romana erano sparse in giardino, a terra, insieme con frammenti di altre sculture antiche, un capitello, qualche pezzo di bassorilievo.

 

Tutto abbandonato nel giardino di una villa a Monteverde di proprietà di una ex funzionaria diplomatica francese, oggi 76enne, che è in attesa di traslocare. E che prima di lasciare la sua abitazione aveva deciso di regalare quei reperti pensando che non valessero nulla, mettendo annunci sul sito «Marketplace».

 

statue sequestrate

Invece erano pezzi unici, molto preziosi, come hanno scoperto casualmente due archeologi del Parco dell'Appia Antica, impegnati nel restauro di alcune parti dell'acquedotto romano, che andando a pranzo in un bar pizzeria di via Frascati, hanno riconosciuto le anfore che due ristoratori titolari del locale scaricavano da un furgone.

 

«Cercavamo qualche oggetto per arredare gli esterni del bar e li abbiamo trovati on line», hanno riferito ai poliziotti del commissariato Appio, diretti da Pamela De Giorgi, subito intervenuti dopo la chiamata al 113 dei due archeologi.

 

I tre, che in qualche modo hanno dimostrato la loro buona fede, sono stati comunque denunciati per ricettazione e violazione delle leggi che proteggono i beni archeologici.

 

L'ex funzionaria, con un passato nel jet set romano degli anni Settanta-Ottanta, ha raccontato di averli avuti in regalo proprio all'epoca da un nobile romano del quale era ospite al suo arrivo nella Capitale, con il quale poi si era separata per vicende legate anche a epidosi di cronaca nera.

 

frammento d anfora

Pensando non valessero nulla, li aveva messi in giardino come arredamento, e adesso se ne voleva solo sbarazzare, anche in modo non clandestino e gratuito. E gli altri due, di 25 e 64 anni, sono andati solo a prenderli per portarli nei loro locali con vista sull'acquedotto.

 

Ma qualcosa nel comportamento in commissariato del più anziano, con qualche precedente penale, non ha convinto i poliziotti, che lo hanno accusato anche di resistenza e minacce a pubblico ufficiale: ha insultato gli archeologi e anche gli agenti.

 

Fra i reperti sequestrati ci sono un'anfora «africana grande» con bollo rettangolare sull'orlo e un'ansa è ricomposta, di epoca imperiale, come anche un'altra anfora simile, una scultura in marmo verde di un mostro mari no, con onde e scogli, alcune tracce di lavorazione in epoca successiva, altri frammenti antichi, una statuetta marmorea raffigurante una lotta fra un centauro e un putino, un'altra di Poseidone e ancora reperti da identificare.

 

POLIZIA

Nel corso della stessa operazione è stato arrestato un 30enne, cliente del bar, sorpreso con un amico a fumare marijuana davanti agli agenti impegnati nella perquisizione: a casa aveva un etto e mezzo di marijuana.

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