kamala harris benjamin netanyahu

KAMALA INCOMBE, E “BIBI” HA FRETTA DI CHIUDERE I CONTI CON HAMAS – NETANYAHU NON VUOLE CEDERE IL CONTROLLO MILITARE DELLA PHILADELPHI ROUTE, IL CORRIDOIO TRA L'EGITTO E LA STRISCIA DI GAZA – COME DAGO-DIXIT, IL PREMIER ISRAELIANO SA CHE CON KAMALA HARRIS ALLA CASA BIANCA GLI USA BLOCCHEREBBERO I RIFORNIMENTI DI ARMI ALLO STATO EBRAICO – PER QUESTO NETANYAHU PROSEGUE COL PUGNO DURO PER RAGGIUNGERE I SUOI OBIETTIVI IL PRIMA POSSIBILE: IL MANTENIMENTO DEI PROPRI SOLDATI A TEMPO INDEFINITO DENTRO GAZA E… – IL DAGOREPORT

CON IL CAMBIO DI CAVALLO E HARRIS IN VANTAGGIO, PER “BIBI” È PREFERIBILE UN ACCORDO IMMEDIATO CON L’AZZOPPATO BIDEN, PIUTTOSTO CHE RITROVARSI DOMANI CON KAMALA PRESIDENTE CHE BLOCCA I RIFORMIMENTI DI ARMI – UNA TREGUA VALE UN PUNTO E MEZZO NEI SONDAGGI PRESIDENZIALI MENTRE PER BIDEN SAREBBE IL PENNACCHIO PER UNA USCITA ALLA GRANDE DALLA CASA BIANCA…

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/medio-oriente-qualcosa-cambiato-ndash-colloquio-biden-405668.htm

 

 

Estratto dell’articolo di Vittorio Da Rold per “Domani”

 

BENJAMIN NETANYAHU E KAMALA HARRIS

Sembra il solito gioco delle parti dopo che il segretario di Stato, Antony Blinken ha terminato la sua tre giorni di incontri tra Gerusalemme, Il Cairo e Doha con un nulla di fatto. Benjamin Netanyahu non ha cambiato la sua posizione sul controllo militare israeliano della Philadelphi Route, il corridoio tra l'Egitto e la Striscia di Gaza. […]

 

Ennesima doccia fredda che arriva dopo che sul Washington Post, l'editorialista David Ignatius, uno dei più informati e ascoltati sul tema, ha scritto che, secondo funzionari Usa, Netanyahu avrebbe fatto alcune concessioni nella telefonata delle scorse ore con il presidente americano Joe Biden […]

 

JOE BIDEN - BENJAMIN NETANYAHU

Siamo all’ormai noto costume della dirigenza israeliana che disfa di notte quello che ha accettato di giorno? Oppure Bibi […] ha fretta di raggiungere i suoi scopi che sono la distruzione di Hamas e il mantenimento dei propri soldati a tempo indefinito dentro Gaza, nei corridoi di Philadephia e Netzarim, per aprire al ritorno nella Striscia dei coloni cacciati ai tempi di Ariel Sharon, prima che Kamala Harris, oggi in testa nei sondaggi, prenda il posto di Joe Biden a gennaio e cambi la sua politica nei confronti di un esecutivo Netanyahu, alleato di ferro, ai partiti della destra religiosa messianica?

 

ANTONY BLINKEN - ISAAC HERZOG

Harris avrà meno pazienza di quanta ne abbia avuta Biden verso un paese spaccato e ancora sotto shock del 7 ottobre. Harris probabilmente non prenderà posizioni dure contro Netanyahu fino al 5 novembre, data delle elezioni, per non perdere l’indispensabile sostegno del voto degli ebrei americani, ma dopo quel risultato, se dovesse varcare la soglia della Casa Bianca, cambierebbe i toni e la sostanza nei rapporti tra i due alleati e si tornerebbe alla politica imperiale, dove Washington decide e Tel Aviv esegue.

 

[…]  Kamala Harris di certo farà molto di più per contenere le pericolose ambizioni israeliane che mettono a repentaglio la stabilità dell’intera regione. Da Golda Meir in avanti, Joe Biden ha sempre incontrato tutti i premier di Tel Aviv e proprio per questo non è mai riuscito ad essere troppo perentorio con lo Stato di Israele.

 

JOE BIDEN - BENJAMIN NETANYAHU

Harris, invece, non sarà condizionata da questa storia di relazioni e tratterà Netanyahu in modo “laico” con uno sguardo agli interessi americani prima che a quelli di Israele. Sinwar interessato

 

Nel frattempo funzionari statunitensi ritengono che il leader di Hamas Yahya Sinwar, sia interessato a un accordo per porre fine alla guerra e rilasciare gli ostaggi israeliani tenuti nella Striscia, ma sta temporeggiando nella speranza che l'Iran o Hezbollah attacchino Israele. Lo riferisce sempre il Washington Post.

 

Anche l'Egitto esprime scetticismo sul raggiungimento di un accordo per il cessate il fuoco a Gaza, alla vigilia della prevista ripresa dei negoziati al Cairo. Lo scrive l'Associated Press citando i mediatori del Cairo nelle trattative, sottolineando che le sfide attorno alla cosiddetta “proposta ponte” sembrano minare l'ottimismo per un accordo imminente. […]

BENJAMIN NETANYAHU E KAMALA HARRIS ANTONY BLINKEN - BENJAMIN NETANYAHU

 

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”